Società e annessi devono chisrire le reali intenzioni
di Umberto De Santis
SIENA. Dopo un mercoledì da paura – in cui qualcuno aveva sparso anche la voce che Massimo Macchi e il figlio Filippo si fossero addirittura dati alla fuga, di fronte ai problemi di affitto sede e campo di gioco, richieste in scadenza di lodi esecutivi (Zivanovic) e altri in arrivo (10 lodi per un totale di 48.000 euro circa), parco giocatori inondato di offerte di altre società (Poletti a Verona, poi Pacher e Marino), malore del presidente con ricovero compreso – la Mens Sana Basket 1871 ha fatto quadrato intorno ai suoi dirigenti. In sede, nella giornata di giovedì, Filippo Macchi era presente con in tasca l’accordo con il procuratore Zivanovic che faceva rientrare la temuta escussione della fidejussione in Legapallacanestro mentre la squadra, fino ad oggi, si è trasferita al palazzetto di Colle Valdelsa per proseguire gli allenamenti.
E’ partita anche la prevendita per la gara di domenica contro Bergamo. Nella giornata di venerdì sono stati promessi il pagamento parziale degli stipendi dei giocatori che saranno tutti regolarmente in campo. Raggiunto anche un accordo con la Polisportiva per la grana affitti, di cui non è stata dichiarata la consistenza economica, ma è un accordo sul filo dell’equilibrista a cento metri di altezza con vista vuoto.
Quindi sappiamo che i ricciarelli si mangeranno a Natale con una parziale tranquillità. Ovvio che salvare la squadra sul piano finanziario e retrocedere su quello sportivo non è una scelta lungimirante, per cui occorre lavorare fin da subito per completare gli stipendi e prepararsi alle prossime scadenze, tra cui i primi lodi il prossimo 10 gennaio. Secondo Macchi con l’anno nuovo arriveranno anche i pagamenti degli sponsor che non hanno ancora onorato gli accordi di dicembre, rinviandoli per opportunità di chiusura bilanci. Nell’emergenza nessuno ha parlato del varato aumento di capitale: i versamenti dei soci per la loro parte sarebbero stati sufficienti per evitare tutti questi problemi economici ma, per quanto dichiarato tecnicamente divisibile, che è solo un escamotage per non impegnare dal punto di vista civilistico somme di denaro né adesso né in caso di arrivo di un liquidatore, sarebbe anche l’ora che i soci Macchi, Consorzio, Associazione tifosi e Polisportiva si e ci chiarissero in merito a quali sono le reali intenzioni di tutti.