I tifosi senesi si aspettano la conferma delle buone cose viste in Supercoppa
di Umberto De Santis
SIENA. La Mens Sana è in attesa di capitolare dopo tanti anni di trionfi, le altre in attesa di prenderne il posto. E’ la legge naturale dello sport, ma intanto la Supercoppa sfuggita un anno fa a Rimini, è ritornata a impreziosire la bacheca senese. Crespi aspetta una ulteriore verifica, con la gara interna contro la Vanoli Cremona, prima di campionato, la conferma dei progressi che il gruppo messo in piedi in estate sta producendo in quantità notevole, visto che nella partita contro Varese non ha per nulla sofferto il presunto ritardo di preparazione che ci si attendeva, visto che la Cimberio era reduce da un torneo valido per un posto in Euroleague.
Il momento è buono per il gruppo, c’è la consapevolezza di poter dire qualcosa di importante in Italia e, visti anche i precedenti, non c’è tecnico o critico che pensa a sottovalutare la Montepaschi. Poi mercoledì ci sarà la seconda prova, altrettanto se non più difficile, giocando praticamente in campo neutro a Firenze contro il Galatasaray. La squadra turca di un certo Ataman, dal passato senese importante, non è partita a sua volta col piede giusto, avendo perduto la Supercoppa turca o coppa del Presidente come dicono da quelle parti, contro il Fenerbahçe di Obradovic …
La Vanoli invece è un semioggetto misterioso che sta per planare ai PalaEstra senese. La vicinanza di entità del budget fa passare la voglia di sottostimarla, un lusso che i supporters senesi non si possono più permettere. Ora tocca di nuovo a quelli che disertavano il palazzetto negli anni indietro in cui ci si “annoiava a vincere” tornare a far sentire la voce del tifo che si è rivelata così importante lo scorso campionato (code polemiche comprese). Crespi ha potuto svolgere una preparazione ottima con pochi problemi, a parte il recupero di Hackett e Ress e l’indisposizione che ha colpito Rochestie proprio nel giorno della Supercoppa in cui ha giocato con la febbre e infatti ha giocato solo pochi preziosi minuti, quando uscito Hackett, si era creata una certa confusione in campo. Forse chi ha giocato meno troverà spazio domenica pomeriggio. In attesa di Cremona, Crespi presenta così la partita: “Prima giornata, prima partita in casa a pochi giorni dall’aver gioito davanti al nostro pubblico per la vittoria della Supercoppa. La partita con Varese ha aggiunto dettagli positivi al processo di identità della squadra. Abbiamo recuperato Rochestie, che martedì scorso era totalmente debilitato da un virus intestinale. Domani mi aspetto che chi ha giocato meno e non in modo brillante contro Varese abbia ancora più energia. Cremona è una squadra che vuole giocare a ritmi alti, che ha in Chase e Rich le prime punte della squadra ma anche tanti giocatori che possono portare punti. Gresta ama allargare il campo anche con cinque giocatori che possono punirti da 3 punti”.
Al contrario il tecnico cremonese Gresta i suoi problemi li ha avuti: squadra nuova per molti elementi, con un assetto societario allargato ai nuovi soci o sponsor. Precampionato con momenti esaltanti, alternati ad altri di buon basket specialmente in attacco (leggi Chase in particolare), forse deficitario in difesa. A Cremona c’è curiosità di vedere all’opera i giocatori biancoblù, sia i nuovi (tra i quali il lettone Ernests Kalve) che i riconfermati per valutarne il primo impatto in una partita che conta, al di là del risultato numerico che il campo sancirà: si chiede una prestazione convincente, non necessariamente la vittoria.