"Obiettivo riportare Siena ai livelli che le sono consoni", afferma il presidente Ricci
di Umberto De Santis
SIENA. Un cantiere aperto, un edificio a cui, dopo il primo pilastro delle fondamenta che è stata la ripartenza del settore giovanile, vengono piazzati due pilastri fondamentali per fare la prima squadra. Stiamo parlando della Mens Sana 1871, la nuova società di basket affiliata col numero 054199 alla Fip dalla Polisportiva omonima del presidente Piero Ricci. Un Ricci che, tra qualche risposta e qualche diniego sul recente passato chiamato Mens Sana Basket (“indagini ancora aperte”) e una chiosa sul sistema poco trasparente imperante non solo a Siena ma in tutta Italia che ha permesso che potessero accadere certe cose – un discorso più da direttore di Confindustria quale è – si è voluto concentrare per una volta sul futuro del basket biancoverde e senese.
Salvo imprevisti improbabili, dopo molti colloqui con l’istituzione federale, l’accesso tra le 64 squadre che comporranno la nuova serie B sarà ratificato il prossimo 18 luglio. La presentazione anticipata, quindi, del direttore sportivo e dell’allenatore nelle persone rispettivamente di Lorenzo Marruganti e Matteo Mecacci dovrebbe essere utile a chiudere un momento di polemica e di incertezza che si trascinava tra i tifosi in quest’ultimo periodo. Una scelta forte e concreta di due elementi che la categoria, con i suoi incerti, la conoscono bene e non nascondono, in conferenza stampa, le difficoltà a cui si andrà incontro: “Tutti” dice Marruganti in un passaggio “vorranno vincere contro di noi, saremo presi in giro” e ribadito da Mecacci “Su 64 partenti solo tre andranno di sopra”.
Abbiamo chiesto a Ricci se sono arrivati in coppia, visto che a febbraio avevano concluso insieme una sfortunata esperienza a Lucca dove, pur nelle primissime posizioni in classifica, erano stati abbandonati da un momento all’altro da una proprietà che si era letteralmente volatilizzata condannando l’Arcanthea a una fine precipitosa quanto ingloriosa (esclusione dal campionato in corso). Due senesi, come era stato l’identikit della prima ora. Per Marruganti è stato un ritorno nella realtà in cui aveva mosso i primi passi nel basket, addetto stampa Mens Sana nel 1985. Mecacci era in una ristretta lista di allenatori locali presi in considerazione dallo staff tecnico della Polisportiva. Per chi scrive un allenatore “avversario” cresciuto nelle giovanili della Virtus Siena sempre apprezzato per capacità tecnica e intensità agonistica da dieci anni a questa parte, poi sbocciato verso la DNA degli adulti: ha tutti i crismi per fare bene.
Ricci ha insistito sul concetto di work in progress della nuova società di basket in cui si aspetta di aggiungere altre figure per completare l’organico, non trascurando l’idea di poter riassorbire qualcuna di quelle della Mens Sana Basket se ce ne sarà l’occasione. In un intervento Alessandro Lami, portavoce del Comitato la Mens Sana è una fede, chiede trasparenza e ricorda che la fiducia dei tifosi non sarà acritica come nel recente passato. Ricci ha buon gioco a rivendicare la trasparenza della Polisportiva che è una Onlus – fra l’altro “depauperata” con il fallimento MSB di circa 1,4 milioni di euro – e che grazie alla trasparenza dei suoi bilanci “ha potuto ottenere l’attenzione dello sponsor” non locale che sarà presentato verso il 15 agosto per espressa clausola contrattuale. Ma la voglia di superare le polemiche sembra permeare tutte le persone presenti in conferenza stampa e, dopo la conferma dell’iscrizione al campionato che prenderà il nome di serie B, si comincerà la campagna abbonamenti. Mentre quella per la composizione del roster comincia subito “un po’ in ritardo, ma recupereremo” avverte Marruganti. L’avventura è lanciata.