SIENA. Manca poco alla Mens Sana per fregiarsi del terzo scudetto della sua storia, il secondo consecutivo. Manca poco, ma tanto: la Lottomatica, rinfrancata dalla vittoria in gara-4, si presenta battagliera e desiderosa di prolungare la serie, cercando di capovolgere il pronostico.
A Roma la Lottomatica ha dimostrato che nulla è già scritto e che è in grado di mettere in difficoltà Siena. D'altro canto, difficilmente Siena sbaglia due partite di fila e il miraggio dello scudetto, in casa, davanti al proprio pubblico e a coronamento di una stagione straordinaria è uno stimolo non da poco. Quindi sarà una partita vera, magari non sarà bella, ma sarà viva, pulsante, da vedere.
La Mens Sana ed il suo allenatore sono sereni, in fondo il 3-1 è tutto dalla loro parte, in più – e come potrebbe essere altrimenti – questa potrebbe essere la loro serata, quella che si conclude con una sbornia di felicità.
Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi. Repesa e i suoi non sono clienti facili. E hanno un paio di convinzioni: che la Mens Sana non ha ancora vinto lo scudetto e che può essere battuta. Come per i biancoverdi, anche per i capitolini questa è stata una stagione da incorniciare. Dopo 25 anni di attesa. Ed è anche per questo che non intendono mollare e vogliono giocarsela fino all'ultima sirena. Hanno in mente le parole del loro giocatore guida: "Siamo stati bravi a entrare in campo senza
pensare che quella che stavamo giocando poteva essere l’ultima gara per l’assegnazione del titolo", ha detto Jaaber al termine di gara-4. Resta solo da confermarsi anche al Palasclavo. Se la Mens Sana lo permetterà. E, beh, questa è un'altra storia…