Josh Carter al personal best di stagione
UMANA VENEZIA: Peric 11, Giachetti 3, Rosselli, Linhart 5, Vitali 2, Taylor 7, Smith 20, Akele, Magro 2, Johnson 10, Crosariol 6. All. Markovski
MENS SANA SIENA: Viggiano, Hunter 4, Cournooh 2, Haynes 10, Carter 23, Janning 2, Ress 5, Ortner 5, Nelson 12, Udom ne, Cappelletti ne, Green 8. All. Crespi
di Umberto De Santis
SIENA. La Mens Sana ha dimostrato che lo spirito della squadra è più forte dei guai societari – ormai noti a tutti – che psicologicamente avrebbero potuto influire sulla prestazione a Venezia. La conduzione tecnica del gruppo si è compattata bene e lo spirito e la voglia di arrivare in alto con umiltà va oltre una Reyer che ha ben altro spessore di quella incontrata all’andata. Il premio per Carter e compagni è il ritorno alla vittoria esterna dopo quattro stop consecutivi. L’Umana Venezia si dimostra un gruppo di grande potenzialità, che nei momenti importanti però smarrisce la disciplina e presta il fianco a forzature, che provocano 22 palle perse vanificando la solidità a rimbalzo (VEN 43-SIE 28), e concessioni gratuite all’attacco avversario. Quattro vittorie nelle prossime dieci gare sono sufficienti alla Mens Sana per guadagnare l’obiettivo principale della stagione a questo punto: la conquista dei playoff. Ma aver difeso così autorevolmente il quarto posto in classifica solitario e meritato lascia sperare in qualcosa di più.
Siena parte bene con la tripla di Carter e la Reyer è subito costretta ad inseguire 5-14 al 5′ con uno Spencer Nelson efficace tra gli ospiti. Linhart ha la tripla che dà la scossa a Venezia, ed è Magro in chiusura a dare sostanza alla rimonta Reyer 14-17. Aaron Johnson si fa strada a suon di penetrazioni, Smith trova canestri importanti e Peric con un gioco da tre punti porta avanti Venezia per la prima volta. Si continua sul filo dell’equilibrio e Andre Smith, pur con 9 palle perse nel primo tempo, trova al tripla di tabellone per andare in vantaggio all’intervallo 33-32.
L’Umana vuole ingranare una marcia superiore nel terzo periodo, Crosariol prende possesso dell’area anche perché Hunter non pratica il tagliafuori, e il lungo ex Oldenburg fa 39-34 al 24′. Si sveglia Erick Green, Peric trova un bel canestro da fuori, poi la Montepaschi infila il parziale 0-12 che ribalta il punteggio 41-48 al 29′ quando Smith infila la tripla, lasciato colpevolmente ed eccessivamente libero dall’arco. Ancora Peric accorcia, poi due liberi di Ress fissano il punteggio al 30′ 45-50.
Ultimo quarto: Giachetti e Smith dall’arco riportano Venezia sul 51-50. Siena risponde con Haynes da sotto, e si va avanti alcuni minuti con un botta e risposta incessante. Donell Taylor non è efficace al tiro, ma ha un assist intrigante per Crosariol 55-54. Carter trova una tripla splendida, come splendida è la risposta della bomba di Smith 58-57 a 4’28”. Carter però è “on fire” e riporta avanti Siena con due triple (+5, 58-63, a 3’). Markovski ferma il tempo col timeout ma non trova una giusta risposta dai suoi per un minuto intero, poi Taylor trova due punti all’inizio del giro di lancette conclusivo, subito dopo due tiri liberi sbagliati di Nelson che avrebbero potuto chiudere l’incontro. E’ lo stesso Spencer Nelson a farsi perdonare l’eeore segnando il lay up del nuovo +5 su superbo assist di Ress, poi l’errore di Taylor fa involare Haynes in contropiede per la bimane del +7. Venezia deve provarci: Peric accorcia ma Vitali deve mandare Green in lunetta e il senese è glaciale 62-69. Aaron Johnson foza due entrate con successo, spinge la Reyer sul 66-69 con appena 30” da giocare. Smith manda in lunetta Carter, solo dopo aver lasciato passare troppi secondi. L’MVP della partita realizza entrambi i liberi a disposizione, la rimessa veloce dei veneziani finisce nelle mani di MarQuez Haynes, sempre più a suo agio nel nuovo ruolo di playmaker, e la palla muore nelle sue mani, 66-71. La Reyer rimandata un’altra volta, ma ai playoff mancano ancora dieci partite e tutto può ancora succedere.