7 punti di Ress nel finale caldissimo portano Siena alle Top 16
MENS SANA SIENA – MACCABI TEL AVIV 89-87 (21-23, 44-41, 59-65)
MENS SANA SIENA: Kasun 10 , Brown 16, Carraretto 2, Rasic, Kangur 12, Sanikidze 2, Ress 12, Ortner 6, Lechthaler, Janning 9, Hackett 13, Moss 7. All: Luca Banchi
MACCABI TEL AVIV: Logan 4, James 22 (12r), Smith 10, Hickman 13, Eliyahu 19, Roth, Pnini 3, Caner-Medley, Ohayon 10, Shermadini 2, Thomas 4, Landesberg. All: David Blatt
di Umberto De Santis
SIENA. Ortner nel quintetto di partenza è il fattore nuovo rispetto all’andata, e forse potrà significare cambio delle gerarchie all’interno del roster mensanino, almeno in Eurolega: era già stato così a Berlino contro l’Alba. Dall’altra parte, Blatt preferisce Eliyahu a Caner-Medley, mentre Shemadini sembra ai margini delle rotazioni. Due squadre che si equivalgono, come si vide alla Nokia Arena, dove una migliore gestione della palla avrebbe potuto arridere alla Montepaschi, che non ha riverenze da fare alla squadra avversaria. Eliyhau mette il primo canestro della gara ma Moss replica da tre: il pubblico numeroso sulle gradinate del Palaestra aspetta uno spettacolo vibrante. Maccabi spinge subito forte, Ohayon è un signor playmaker, 5-9 con le penetrazioni di James e Smith, Siena registra la difesa e Brown va da tre 10-11 al 5’. La squadra di Tel Aviv tiene a lungo il vantaggio minimo, Janning ha nelle mani la tripla del 20-21 all’inizio dell’ultimo minuto, poi anche il libero del pareggio. James (spesso immarcabile per i lunghi senesi) coi liberi stampa il punteggio del quarto 21-23. Un po’ di confusione in attacco a inizio periodo della Mens Sana ma il Maccabi (già 8 palle perse) non scappa grazie alle bombe di Carraretto e Kangur e alla schiacciata in volo di Kasun 30-30. Brown firma il primo vantaggio senese ma Shermadini schiaccia subito dopo 34-35 al 17’ e Kangur lo conferma con una tripla 39-35 e Blatt chiede subito timeout. Shawn James, anche passeggiando, pareggia al rientro in campo tanto da far riflettere i toscani con la sospensione chiesta da Banchi. Curioso come, per preservare lo spettacolo, gli arbitri tollerino evidenti cambi di piede perno illegali, tant’è questo è il basket del 2012. Ma il pressing dei gialloblu (vittime Hackett e Kangur) provoca il sorpasso del delizioso Hickman: lo stesso Kangur può farsi perdonare di due palle perse malamente con una bomba mortale 42-41 con 27 secondi sul cronometro. L’ultima azione spetta al Maccabi: Caner-Medley subisce però la stoppata di Tomas Ress e, sul velocissimo contropiede, Moss finalizza l’azione vincente, 44-41.
Alla ripresa James continua a essere il fattore fondamentale dell’attacco israeliano pareggia e sorpassa 46-50 da solo in appena due minuti. Ortner chiude il parziale, Sanikidze (finora inconcludente) ferma la fuga 50-54. Siamo al 25’ e Brown tenta di cavare le castagne dal fuoco con un due+uno che riduce le distanze 53-56. Hickman va ko dopo una tripla vincente 55-61, Kasun prova a ritagliarsi spazio in area ma il Maccabi difende il vantaggio coi denti, tanto che si va al mini-riposo sul 59-65. La Mens Sana sconta lo 0/5 da tre del periodo: ma la mano dei tiratori non si raffredderà ulteriormente. Moss si ripresenta in campo segnando, e una buona difesa mette in condizioni Kangur di infilare la bomba 64-65. Banchi crede molto nel tiro dalla lunga gittata, e sarà accontentato in gara con 13/27 48% dai suoi ragazzi. Pnini rimette le distanze 64-68, ma Hackett e Kasun riportano sotto la Montepaschi, infiammando il pubblico 71-72 con 6’06” da giocare. E lo scatenato Daniel infila una tripla che vale il 74-72 con l’assist dell’appena rientrato in campo Bobby Brown. Uno scoordinato Thomas rimette le cose al punto di partenza e si va nei 5’ finali. 80-80 con appena tre minuti da giocare, la gara scivola sulla tenuta nervosa dei protagonisti. E ai liberi Brown non fallisce il vantaggio bianco verde; Eliyahu fa lo stesso, con 1’53”. Innesta la quarta Ress (vero mattatore del finale) con la tripla, sull’azione seguente dei gialloblu Hackett prende un rimbalzo imperioso; Ma l’attacco sfuma e sul rilancio del Maccabi è Kangur a svettare, stavolta. Con la palla in mano, ancora Ress inventa l’entrata del +5 che esalta il Palaestra 87-82. Eliyahu, con appena 3:6 secondi, fa 87-84, e tutti ricordano che all’andata Siena ha perso di due. Timeout di Banchi e il rapido fallo israeliano manda Ress in lunetta, che di nuovo non trema 89-84 e sospensione Blatt. E Hickman, sul filo della sirena trova una bomba che impatta si la differenza canestri, ma lascia la vittoria alla Montepaschi. 89-87, forse non basta per rimettere in discussione la leadership del girone (ora saldamente nelle mani di Malaga, vincente ieri sul Prokom) ma, con la quarta vittoria di fila, consolida la terza posizione della Mens Sana che vede il traguardo delle Top 16 farsi sempre più vicino. Il pivot di Salorno, Tomas Ress, 32 anni, MVP dell’incontro in quella che sembra già da ora la sua più proficua annata in carriera: la vecchia guardia non muore mai.