La partita di Milano consegna a Crespi una squadra volitiva e combattente
di Umberto De Santis
SIENA. La Mens Sana Siena è partita alla volta di Nymburk alle 7 del mattino via Firenze/Praga, Domani sera alle 18:30 se la vedrà con la squadra locale per il secondo turno di Eurocup. Formazione interessante, questo Nymburk, che è forse l’unica formazione ceca di un certo livello, partecipa al campionato VTB dell’Est europeo e vince ininterrottamente lo scudetto della Repubblica Ceca dal 2004, periodo in cui ha pure conquistato nove coppe nazionali. Una di quelle società che non piacciono a Jordi Bertomeu, perché espressione di una cittadina turrita di appena 14.000 abitanti a un tiro di schioppo (una cinquantina di chilometri) dalla capitale Praga: poco business inversamente proporzionale alla passione, evidentemente.
Agli ordini del tecnico lituano Kestutis Kemzura c’è un roster valido dove spicca una vecchia e gloriosa conoscenza della Mens Sana: Vlado Ilievski, protagonista di battaglie e di scudetti senesi. Gli appassionati italiani conoscono bene Aubrey Coleman, visto a Biella e ricordano Radoslav Rancik, a Treviso nel 2008-9. L’americano Simmons (15,5p di media, 23 ad Haifa la scorsa settimana) e l’austriaco Mahalbasic, centro di 2,10 (12p, 16 ad Haifa) sono da considerare le pedine più pericolose a disposizione di Kemzura, insieme a Dylan Page, esterno USA, secondo miglior realizzatore della squadra dietro l’intramontabile Rancik (classe ’78).
Non c’è tempo quindi per andare in palestra a migliorare i dettagli fatti rilevare dal coach nell’intervista post partita di Milano, perché il calendario impone i suoi ritmi pazzeschi. Eurocup, campionato e poi la kermesse della Coppa Italia: tanto videotape e comunicazione verbale tra un viaggio e un altro, per spiegarsi e dare corpo alla nuova realtà. Per paradossale che possa sembrare, la sconfitta del Forum è assolutamente positiva per il gruppo mensanino. Dopo aver visto in televisione la debacle offerta dall’Olympiacos, si poteva avere la tentazione di rinunciare alla lotta, adesso che la corazzata del basket sono loro. Invece solo la sfumatura di dettagli ha impedito ai bianco verdi di giocarsi la chance del tiro finale dopo aver mantenuto l’equilibrio per tutta la gara. Haynes si è confermato cavallo di razza e potrebbe trovare qui la consacrazione a 27 anni. Anche Hunter va per 27 e, come tutti i lunghi, il meglio deve ancora venire. Il gruppo diviso fra giovani e meno giovani vede questi ultimi –Ress, Nelson, Ortner – smaliziati quanto entusiasti della creatura che si sta sviluppando e, anche grazie all’aiuto del format Final Eight che vede Milano, Sassari e Cantù dallo stesso lato del tabellone, che nell’immediato futuro potrebbe regalare gradite sorprese.
Intanto domani, perché un successo anche in una coppa minore non dispiace a nessuno e allunga il palmarès, occorre pensare al Nymburk. Dopo aver ceduto il passo ai favoritissimi del Khimki, trovare fuori casa due punti sarebbe una impresa importante, oltre a mettere in seria difficoltà i cechi che la scorsa settimana li hanno lasciati in trasferta dal Maccabi Haifa. Bisogna che Green si scrolli di dosso la timidezza palesata al cospetto di Moss a Milano e, con e in alternativa insieme a Cournooh a MarQuez Haynes, dare continuità all’azione in attacco e offrire ai compagni tiri aperti ad alta percentuale. Crespi: “Eurocup, sfida affascinante contro una squadra di grandi qualità. Ci sono giocatori conosciuti da tutti, penso a Welch e al suo passato NBA, oltre a Ilievski ex-biancoverde. La squadra di Kemzura gioca un basket ad alto punteggio (97p nell’ultima di VTB), con un bel tiro da tre specie del loro quattro che apre il campo a tante penetrazioni degli altri. Partita complessa quindi, come al solito, ma importante sarà il nostro approccio emotivo di sfida della squadra”.