SIENA. Assegnati entrambi gli incarichi a disposizione di preparatore atletico alla Mens Sana Basket 1871 SSd a R.L.: Michele Iacomucci seguirà la prima squadra e supervisionerà l’intera area tecnico atletica della Mens Sana, Leonardo Conti avrà in responsabilità le squadre giovanili. I loro contratti, entrambi di un anno, sono stati firmati con il direttore sportivo Lorenzo Marruganti, palesemente soddisfatto per un altro comparto strategico della prossima stagione che va a posto.
Michele Iacomucci è nato il 7/10/1970 a Pesaro. Ottenuto il diploma Isef a Urbino ha lungamente seguito il Fano Calcio, prima di trovare una vera e propria fede nel basket: a Ferrara, quindi a Omegna poi a Trapani. La sua carriera l’ha trascorsa lavorando sempre con tecnici di spessore quali Luca Dalmonte, Giorgio Valli, Stefano Cioppi, Giampaolo Di Lorenzo e più di recente Ugo Ducarello. Al telefono con lui, la costruzione delle sue frasi sembra quella di Valentino Rossi, con il quale sembra condividere effervescenza ed espansività…
“Va là – ci dice – siamo romagnoli un po’ speciali stante l’appartenenza marchigiana, Anzi con tutti gli anni che sono stato fuori pensavo di aver perso la calata, ma evidentemente mi ha fatto bene tornare negli ambienti di casa. Perché Siena? Perché Siena è Siena, mica potevo dire di no. Per la bellezza della città e per quello che ha rappresentato nel basket”.
A Pesaro è venuto a trovarti coach Moretti, d’ora in poi sarà una presenza fissa nel tuo lavoro…
“Paolo mi ha fatto veramente un’ottima impressione. Rimettersi in gioco al fianco di uno come lui, vuol dire avere da subito tante idee innovative che ora bisognerà verificare se sono tutte fattibili, Quindi sono già pieno di stimoli”.
Qual è la responsabilità di un preparatore cui verrà chiesto di mettere subito in tiro la squadra?
“Beh, è una gran bella responsabilità. Forse in questa fase della preparazione seconda solo a quella del coach. Anche perché nel nostro lavoro non c’è mai una ricetta buona per tutti. So che avrò un bel gruppo che dovrò far concentrare sull’aspetto del lavoro e sulla ricerca di un rapporto di simbiosi con me e tra di loro”.
Parlano di te come una persona brillante ed espansiva…
“Davvero? Io a volte penso di essere timido. Comunque non nego che nell’ambiente giusto l’esser di mentalità aperta mi ha sempre aiutato”.
Leonardo Conti è molto più giovane. Lui nasce a Castiglion Fiorentino il 2 dicembre del 1995. A sentirlo è un predestinato in quanto la sua gioventù l’ha passata a giocare da playmaker (fino alla promozione) nell’ammirazione di Bobby Brown, Terrel McIntyre e Bo McCalebb. Ma anche Shaun Stonerook che cita in cima alla lista. Non è proprio un nuovo arrivo in casa Mens Sana perché negli anni passati ha collaborato con Sorrentino e Tibiletti all’Academy della Polisportiva. Ringrazia tutti coloro con cui ha lavorato e lo hanno voluto in precedenza e ringrazia la Società per averlo voluto ancora; con Franceschini e Semplici ha già una conoscenza avviata.
“Ho cercato di sfruttare le occasioni che negli anni scorsi mi sono state offerte per migliorare. Ho sicuramente sviluppato un metodo di lavoro da quello che mi è stato trasmesso da chi ho avuto accanto. Sono molto felice di essere ancora alla Mens Sana”.
Un ritorno con più responsabilità nel settore giovanile con obbiettivi probabilmente nuovi?
“Sono pronto. Il mio obbiettivo è di dare il mio pieno contribuito alla Società. Mi occuperò soprattutto dei giovani e so che avrò nuove professionalità con cui entrare in contatto e molto da imparare”.
Toglici una curiosità, qual è la parte più difficile del lavoro coi giovani, quello sulla testa o quello sui muscoli?
“Senz’altro la testa. In un momento in cui il fisico è in pieno sviluppo e ci si sente capaci di ogni impresa, è importante come non mai imparare e capire l’assoluta necessità di avere rispetto per il proprio corpo, cercando di raggiungere con costanza i traguardi che ci si impone quanto a prestazione e potenziamento”.
Coach Paolo Moretti nel commento dei nuovi due arrivi è addirittura euforico. “Coperti i ruoli dei responsabili di area tecnica – ci dice – possiamo pensare al momento di un primo contatto coi giocatori per sentire se hanno bisogno di qualche aiuto nella preparazione personale e far sì che possano arrivare al prossimo raduno nelle condizioni più dignitose. Cominciando dal più giovane, Leonardo, che ancora non conosco, vorrei complimentarmi con lui per la fresca laurea in Scienze Motorie a Perugia, un traguardo importante della sua carriera ed aggiungo che mi sono piaciute le sue prime parole perché interpretano bene tanto il nome della Società, cioè Mens Sana in Corpore Sano, quanto lo spirito che intendiamo mettere nella nostra futura attività. Con Michele, invece c’è già feeling: un uomo maturo, mio coetaneo, con tantissima esperienza maturata con coach di talento che ora, con grande entusiasmo, è pronto a mettere a disposizione della nostra Società. Mi attendo molto dalla nostra futura collaborazione”.
Assegnati entrambi gli incarichi a disposizione di preparatore atletico alla Mens Sana Basket 1871 SSd a R.L.: Michele Iacomucci seguirà la prima squadra e supervisionerà l’intera area tecnico atletica della Mens Sana, Leonardo Conti avrà in responsabilità le squadre giovanili. I loro contratti, entrambi di un anno, sono stati firmati con il direttore sportivo Lorenzo Marruganti, palesemente soddisfatto per un altro comparto strategico della prossima stagione che va a posto.
Michele Iacomucci è nato il 7/10/1970 a Pesaro. Ottenuto il diploma Isef a Urbino ha lungamente seguito il Fano Calcio, prima di trovare una vera e propria fede nel basket: a Ferrara, quindi a Omegna poi a Trapani. La sua carriera l’ha trascorsa lavorando sempre con tecnici di spessore quali Luca Dalmonte, Giorgio Valli, Stefano Cioppi, Giampaolo Di Lorenzo e più di recente Ugo Ducarello. Al telefono con lui, la costruzione delle sue frasi sembra quella di Valentino Rossi, con il quale sembra condividere effervescenza ed espansività…
“Vah là – ci dice – siamo romagnoli un po’ speciali stante l’appartenenza marchigiana, Anzi con tutti gli anni che sono stato fuori pensavo di aver perso la calata, ma evidentemente mi ha fatto bene tornare negli ambienti di casa. Perché Siena? Perché Siena è Siena, mica potevo dire di no. Per la bellezza della città e per quello che ha rappresentato nel basket”.
– A Pesaro è venuto a trovarti coach Moretti, d’ora in poi sarà una presenza fissa nel tuo lavoro…
“Paolo mi ha fatto veramente un’ottima impressione. Rimettersi in gioco al fianco di uno come lui, vuol dire avere da subito tante idee innovative che ora bisognerà verificare se sono tutte fattibili, Quindi sono già pieno di stimoli”.
– Qual è la responsabilità di un preparatore cui verrà chiesto di mettere subito in tiro la squadra?
“Beh, è una gran bella responsabilità. Forse in questa fase della preparazione seconda solo a quella del coach. Anche perché nel nostro lavoro non c’è mai una ricetta buona per tutti. So che avrò un bel gruppo che dovrò far concentrare sull’aspetto del lavoro e sulla ricerca di un rapporto di simbiosi con me e tra di loro”.
– Parlano di te come una persona brillante ed espansiva…
“Davvero? Io a volte penso di essere timido. Comunque non nego che nell’ambiente giusto l’esser di mentalità aperta mi ha sempre aiutato”.
Leonardo Conti è molto più giovane. Lui nasce a Castiglion Fiorentino il 2 dicembre del 1995. A sentirlo è un predestinato in quanto la sua gioventù l’ha passata a giocare da playmaker (fino alla promozione) nell’ammirazione di Bobby Brown, Terrel McIntyre e Bo McCalebb. Ma anche Shaun Stonerook che cita in cima alla lista. Non è proprio un nuovo arrivo in casa Mens Sana perché negli anni passati ha collaborato con Sorrentino e Tibiletti all’Academy della Polisportiva. Ringrazia tutti coloro con cui ha lavorato e lo hanno voluto in precedenza e ringrazia la Società per averlo voluto ancora; con Franceschini e Semplici ha già una conoscenza avviata.
“Ho cercato di sfruttare le occasioni che negli anni scorsi mi sono state offerte per migliorare. Ho sicuramente sviluppato un metodo di lavoro da quello che mi è stato trasmesso da chi ho avuto accanto. Sono molto felice di essere ancora alla Mens Sana”.
– Un ritorno con più responsabilità nel settore giovanile con obbiettivi probabilmente nuovi?
“Sono pronto. Il mio obbiettivo è di dare il mio pieno contribuito alla Società. Mi occuperò soprattutto dei giovani e so che avrò nuove professionalità con cui entrare in contatto e molto da imparare”.
– Toglici una curiosità, qual è la parte più difficile del lavoro coi giovani, quello sulla testa o quello sui muscoli?
“Senz’altro la testa. In un momento in cui il fisico è in pieno sviluppo e ci si sente capaci di ogni impresa, è importante come non mai imparare e capire l’assoluta necessità di avere rispetto per il proprio corpo, cercando di raggiungere con costanza i traguardi che ci si impone quanto a prestazione e potenziamento”.
Coach Paolo Moretti nel commento dei nuovi due arrivi è addirittura euforico. “Coperti i ruoli dei responsabili di area tecnica – ci dice – possiamo pensare al momento di un primo contatto coi giocatori per sentire se hanno bisogno di qualche aiuto nella preparazione personale e far sì che possano arrivare al prossimo raduno nelle condizioni più dignitose. Cominciando dal più giovane, Leonardo, che ancora non conosco, vorrei complimentarmi con lui per la fresca laurea in Scienze Motorie a Perugia, un traguardo importante della sua carriera ed aggiungo che mi sono piaciute le sue prime parole perché interpretano bene tanto il nome della Società, cioè Mens Sana in Corpore Sano, quanto lo spirito che intendiamo mettere nella nostra futura attività. Con Michele, invece c’è già feeling: un uomo maturo, mio coetaneo, con tantissima esperienza maturata con coach di talento che ora, con grande entusiasmo, è pronto a mettere a disposizione della nostra Società. Mi attendo molto dalla nostra futura collaborazione”.