Ricominciare il basket d'alto livello sarà un'impresa lunga e faticosa
di Umberto De Santis
SIENA. Forze disgreganti si stanno muovendo intorno alle spoglie della Mens Sana Basket spa. Se le voci fossero realtà, a Siena si rischierebbe di veder andare in onda un’altra telenovela stile Fortitudo Bologna. Voci che nella giornata di ieri attribuivano al liquidatore Egidio Bianchi, che ci ha poi personalmente e categoricamente destituite di ogni fondamento, la possibilità insieme a quel che rimane della dirigenza del periodo minucciano di avere in tasca ben due accordi. Il primo, per una ricca sponsorizzazione. Il secondo, una promessa addirittura del presidente federale Petrucci per un posto in Gold. Ripetiamo che il dottor Bianchi ha smentito tutto come fantasie. Le voci si sono diffuse all’indomani di un incontro tra il presidente della Polisportiva Piero Ricci e i genitori dei ragazzi delle giovanili.
Incontro che ha messo le basi per la pronta ripartenza di una nuova Mens Sana, che non può che essere sempre una sezione della Polisportiva, cosa che in molti, dopo il passaggio anni indietro alla forma societaria della Spa, sembravano aver dimenticato. “A luglio, con l’inizio della nuova stagione agonistica – ha detto Ricci – ricomincia l’attività per tutti quelli che vorranno continuarla nella Mens Sana al miglior livello possibile. E la copertura economia delle giovanili è stata raggiunta, ma è evidente che gli annunci si faranno a bocce ferme”. Per il discorso prima squadra invece ancora ci sono molte cose da chiarire. Nonostante la crisi generale ci sono molte società, sette/otto, che hanno avanzato richiesta alla Fip di passare a un campionato superiore. La Stella Azzurra Roma, una potenza nel settore giovanile, addirittura viene data in procinto di acquistare i diritti della BNB Bari (attraverso le formule consentite dal regolamento) per avere un posto assicurato in Silver l’anno prossimo.
E, senza andare lontano né rivangare storiacce recenti, anche Firenze ambisce legittimamente ad un posto al sole. E bene che si dica che per una società di prima affiliazione come sarà la prossima Mens Sana non ci sono diritti acquisiti. La vecchia, non appena saranno conclusi gli atti formali che sanciscono la fine dell’attività come la dichiarazione di fallimento o in subordine la mancata iscrizione al prossimo campionato, perde tutto e si disgrega. E come in tante situazioni analoghe che abbiamo visto negli anni passati, la nuova dovrà attendere un congruo periodo per riprendersi il vecchio nome e i cimeli dal curatore fallimentare. Se l’azione della Polisportiva si concretizzerà con una iscrizione a un campionato, comincerà una lunga trattativa dall’esito non scontato con la Federazione. La Treviso ex-Benetton ha ricominciato dalla Promozione, eppure il palmarès, in quel momento, parlava molto bene per lei.
E Petrucci, dovendo dare le naturali precedenze, non potrà regalare nulla ai tifosi della Mens Sana: ci sarà da mettersi in fila e aspettare il turno, se ci sarà un posto forse in DNB. Le cose non cambierebbero neppure nel caso che la truppa di coach Crespi riuscisse a regalare un altro scudetto alla città. Si stabilirebbe soltanto un nuovo record. Il campionato 2014-15 sarebbe il primo nella storia del basket italiano a cominciare senza che nessuno porti lo scudetto di Campione d’Italia sulla maglia per aver vinto il precedente. A parte il primo nel 1922…