Per tacere dei milioni nei "fondi neri"...
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/cut1325927294342.jpg)
di Umberto De Santis
SIENA. Non c’è pace per gli scudetti della Mens Sana Basket Siena. Ieri (18 luglio) è arrivata la nota della Procura Federale, in cui si è scritto che “In riferimento all’indagine sul fallimento della Mens Sana Siena Basket, la Procura Federale ha emesso in data odierna provvedimento di deferimento al Tribunale Federale nei confronti di “Fallimento Mens Sana Basket Spa”, Ferdinando Minucci, Olga Finetti, Cesare Lazzeroni, Paola Serpi, Luca Anselmi e Jacopo Menghetti.” Giuseppe Nigro stamani, su La Gazzetta dello Sport, riferisce che il provvedimento interesserebbe anche Marco Lombardi, l’avvocato fiorentino nominato curatore fallimentare della società di pallacanestro. In ballo ci sono i reati di frode sportiva regolati dagli articoli 59 e 61 che potrebbero portare alla revoca di quattro dei sette scudetti consecutivi vinti in Viale Sclavo. E’ positivo che sia stato tirato in ballo il curatore, altrimenti la società fallita, di fronte alle indagini doverose della Procura Federale, non avrebbe modo alcuno di difendersi. Ma avrà voglia, avendo già valorizzato la vendita di coppe e trofei, di presentarsi in difesa del passato della Mens Sana Basket, il dottor Lombardi?
Il nodo del contendere è la creazione di fondi neri per permettersi giocatori che altrimenti non sarebbero andati a giocare a Siena. Pagamenti in nero sono stati provati, alcuni giocatori e il coach hanno già provveduto a restituire all’Agenzia delle Entrate quanto dovuto. Sufficiente per chiedere la revoca degli scudetti? Nella richiesta danni presentata al Tribunale di Firenze, il curatore ha presentato a 14 imputati (non solo i 6 chiamati dalla Procura Federale FIP), di cui anche a Siena nel processo penale è stato chiesto il riconoscimento di “Associazione a delinquere”, è stata formalizzata la strabiliante cifra di 33 milioni di euro. 8,5 milioni di euro all’anno per quattro anni trasformati con mille astuzie in fondi neri. Sarebbero stati sufficienti a pagare regolarmente i giocatori alla luce del sole, reggendo la tassazione? Qualcuno potrebbe fare il conto: meglio di tutti il dottor Lombardi, ovviamente.
Otto e mezzo. Sono tanti, in un fatturato complessivo che, a seconda della stagione, viaggia tra i 13 e i 24 milioni di euro. Riteniamo difficile, complesso e azzardato che la Procura Federale possa arrivare ad una conclusione prima che la giustizia civile e penale stabilisca se i versamenti in nero ai giocatori fossero o meno soltanto una scusa per distrarre fondi molto più cospicui per l’arricchimento personale degli imputati, oppure che venissero integralmente girati ad atleti e procuratori. Al che il fronte degli indagati si dovrebbe ulteriormente allargare… Ma per dimostrare tutto questo occorre che ci sia qualcuno abilitato a scendere in campo a difendere la Mens Sana fallita. Gratis e con il rischio di riaprire la pagina del fallimento del 4 luglio. Se il problema era l’INPS non versata, nel mentre si provvedeva ad agire giudizialmente sugli ex amministratori del disastro, non si sarebbe potuto trattare l’entità e la dilazione del debito – l’unico consistente che risulti nei bilanci rivisti dal curatore – e salvare la società trovando nuovi sponsor, opera facilitata dallo splendido campionato che stavano facendo Marco Crespi, i suoi ragazzi e un pubblico favoloso?