Ramagli: "Contro una squadra che ha talento, personalità e giocatori di qualità sarà bel test"
di Umberto De Santis
SIENA. Sulle ali dell’esordio assoluto vittorioso contro il Latina in serie A2 per la Mens Sana Basket 1871, la settimana è scorsa veloce cercando il recupero di Marini, non sceso in campo domenica scorsa per una caviglia gonfia. Una prova brillante, quella contro i laziali al secondo anno consecutivo nella categoria, che lascia intravedere interessanti margini di miglioramento che potrebbero portare più lontano del prevedibile la formazione di coach Ramagli. Il quale così presenta la difficile trasferta di Scafati: “Abbiamo lavorato con intensità e buona attenzione perché Scafati sarà un test significativo. Ripresentare in trasferta la stessa personalità vista nel proprio campo contro una squadra che ha talento, personalità e giocatori di qualità ed esperienza sarà sicuramente un bel test. Scafati è un posto che conosco bene, con tanta passione e un presidente che porta da tanti anni questo progetto che ha permesso alla città di vivere anche il massimo livello nazionale con un pubblico corretto e appassionato. Coach Perdichizzi può contare su un roster di talento con tanti punti nelle mani, cito a memoria il play Josh Mayo, che ha fatto cose importanti anche in A, in coppia col centro Simmons. E poi il gruppo degli italiani esperti come Portannese, Rezzano e Loschi, Baldassarre o Spizzichini, gente che ama giocare la sua pallacanestro. Davvero un bel test”.
Dalla città campana giungono notizie che parlano di una buona settimana di allenamenti per la Givova, CoachPerdichizziha così fotografato la gara che si andrà a giocare domenica alle ore 18: “Vogliamo esordire dinanzi ai nostri supporters nel migliore dei modi e dare continuità alla buona prestazione contro Casalpusterlengo. Incontriamo una buona squadra, molto fisica, che gioca una pallacanestro dinamica, che predilige il gioco in contropiede ed è razionale in attacco”.
Da Latina arriva un complimento per il pubblico mensanino, da sempre famoso per essere un vero sesto uomo per la squadra. E viene dal giocatore che ha più impressionato tra i laziali, il centro William Mosley: “L’impatto con il loro pubblico è stato importante. Io amo giocare nei palazzetti gremiti, sia in trasferta che in casa, perché è per me è un incremento di energia, ma chiaramente è difficile disputare una partita in un palazzetto pieno se sei la squadra ospite. A volte la folla è così rumorosa che non si riesce a sentire nemmeno la voce del playmaker che chiama lo schema”.