SIENA. Se fosse vero, come sembra, che la Tramec Cento ha tenuto a riposo precauzionale – risentimento muscolare – il suo Donato Cutolo per ritrovarlo mercoledì 4 febbraio in buone condizioni a Siena nella gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia, vorrebbe dire che la pressione, in questo momento, è tutta sulla formazione bolognese, chiamata a ribaltare il risultato dell’andata, un -3 che è piccola cosa, ma può pesare come un macigno.
Coach Albanesi deve aver fiducia in un gruppo che nel secondo quarto era arrivato a un meritato +14. E deve temere la maggior tenuta fisica dimostrata dai giocatori della Mens Sana 1871. Entrambe le squadre, dopo l’incontro di giovedì, hanno disputato la partita domenicale di campionato. Mentre la Gecom vinceva in casa contro Monsummano, formazione tignosa più di quanto la classifica faccia apparire, la Tramec, a pochi chilometri da casa, si è fatta travolgere dalla Eternedile Fortitudo (che ha presentato in campo il nuovo acquisto Marco Carraretto, ex-capitano senese di anni migliori), e dai suoi 5mila sostenitori. E sembra che tanti ne troverà nella città del Palio, visto che la Mens Sana ha più di duemila abbonati.
Così spegne i facili entusiasmi Marco Mecacci, coach della Gecom: “Sarà una partita difficile come già all’andata. Una gara dove siamo andati sotto nel punteggio, ma poi abbiamo avuto la forza mentale prima che quella fisica di rimetterla in piedi e vincere con merito. La differenza canestri non esiste, 3 punti non si possono difendere, noi dobbiamo pensare solo a vincere. Dovremo saper interpretare la gara senza porci il problema se Cutolo ci sarà o meno. Non sarà facile, siamo alla quinta partita in diciotto giorni, dovremo “raccattare” tutte le energie rimaste. I giocatori ci tengono, il nostro pubblico ci tiene. Speriamo che vengano tutti a spingerci verso questa impresa”.