di Enrico Campana
SIENA. Fossi stato in lui non avrei ma lasciato Siena. Credo sarebbe stato l’anno buono per vincere l’Eurolega, anche se la Final Four non si giocherà più a Torino ma ancora a Parigi. Ma per un americano di 32 anni che "tiene famiglia" è naturale tirare a fare cassa. E perciò il ricordo della sua gloriosa epopea saranno i quattro scudetti più il resto e la figlioletta col nome della cittadina che l’ha reso famoso (a proposito: e se fosse stato maschio, l’avrebbe chiamato Simone o Ferdinando, o Pianigiuccio o Minuccio come nel medioevo in cui al primogenito si affibbiava il cognome per caratterizzare la dinastia?).
Il 30 luglio scadeva l’opzione della Mens Sana per T-Mac. Non credo ci sia stata una controfferta, non credo si straccino le vesti in viale Sclavo, e mi permetto di fare una considerazione, sperando che non venga distorta malignamente. Col tiro da 3 allungato, McIntyre avrebbe potuto diventare un’arma a doppio taglio, se non un boomerang, meglio scegliere altri percorsi, giusto credere in Aradori e nel 25enne gigante serbo Milovan Rakovic, una specie di Mastrolindo. Se affina la tecnica può essere devastante da sotto, anche perché poco conosciuto nel basket dei bigs. Come ho scritto da molto tempo sul nuovo regolamento, tema totalmente assente nella cronache del basket contro ben 6 conferenze stampa sulla nazionale prima di andare in campo, roba da Guiness, per cui certi messaggi di qualità (con la parole Supersimo tende al bianchinismo?), le squadre cercano il pivottone. Anche questo argomento scontato, vero presidente Minucci, quando dicevo che con Eze in Europa non si poteva portare a casa la Coppa? Elemento – il medesimo pivotttone – di vittoria due anni fa del tetragono Panathiniakos con Nikola Pekovic che, ci informa dalla Grecia Kostas Daskalopoulos, andrà alla NBA con i Minnesota Timberwolves), mentre l’anno scorso ha vinto la transition del Barcellona che giocava bene come Siena, ma aveva più freschezza e più levatura internazionale, dopo aver fatto collezione di delusioni.
Via Terrel McIntyre, 1,75, 31 anni, che segue il suo destino da globetrotter d’Europa fra Reggio Emilia, Capo d’Orlando, Ferrara, Braunschweig, Gravelines, una parentesi Usa a Fayetteville, Siena esplora il futuro, naturalmente in Italia non c’è rischio alcuno, l’Europa è diversa, la sudditanza è una cosa da italietta, all’estero è diversa, leggere la dicotomia dei risultati degli ultimi 5 anni, divenuta addirittura una contraddizione misteriosa. Pietro Aradori ha 10 anni di meno del Mac, naturalmente l’impatto per ora non è lo stesso del Moro ma può anche giocare ala piccola, porta rimbalzi, recuperi, è bravo nel passaggio, vedremo se diventerà quella bandiera italiana che non è riuscito ad essere Carlton Myers. Peccato che l’Euroleague, impeccabile in quanto a comunicazione-informazione, sia renitente alle cifre, e non indichi quelle che sono una pietra di paragone utile come per la NBA.
Ma anche Siena, che ho elogiato per la serietà in questo senso, quest’anno non offre dettagli. Vedi l’annuncio (il giorno dello sciopero dei giornali) sul triennale di Pietro il Grande, il Most Valuable Player assieme a Luca Bechi che avrà sempre la paternità di averne fatto un campione, del concorso del Trasimeno Flippers Camp. Sono certo però che non mancherà di fornire questo piccolo dettaglio essendo partecipata Fises. Istituzione che raccoglie denaro pubblico e presiede allo sviluppo territoriale, partecipata con 181.011 azioni ordinarie contro le 245.938. Anche questo è un record significativo, una maggiore istituzione cittadina umilmente azionista di minoranza (!) di una Spa nata solo nel ’95, è segno di un credito e di capacità. E’ come, mutatis mutandis, se il San Paolo fosse azionista di minoranza del Pinerolo calcio, o la più grande banca americana socio di minoranza di una squadra della D-League, di Fayetteville o di Cedar Rapids… Il Panathinaikos, campione d’Europa 2009 e del decennio, ha chiuso con Jasikevicius (guadagnava 6 milioni di euro due stagioni fa, l’anno scorso 3,5 milioni) e dunque Nikola Pekovic, e aspettano la decisione di Spanoulis, tentato dai cugini. Restano Drew Nicolas e Mike Baptiste, la squadra per ora è meno competitiva, passa in seconda fascia. Dall’ Olympiakos, vicecampione d’Europa, con l’arrivo di coach Ivkovic è andato via Linas Kleiza, che ha firmato con Toronto Raptors per quattro anni per 14.8 milioni di dollari, ma deve aspettare la decisione di Denver che potrebbe trattenerlo. Se va a Toronto dovrà dividere il ruolo con Bargnani e Belinelli, non è un bell’affare, ecco perché conviene al Mago provare – irrobustendosi – a giocare più sotto canestro.
Anche il Barkley greco con sangue afro, Sofocles Scorchianitis, è andato a L. A. per firmare con i Clippers. Ivkovic scarica Josh Childress, niente da fare forse per Romain Sato, ha chiesto infatti all’Olympiakos il talentuoso Bjelica, col quale ha un pre-contratto la Benetton. Che può perderlo senza indennizzo solo nel caso di chiama NBA entro il 20 luglio. Altrimenti l’Olympiakos deve pagare il buy out alla Benetton, e di questi tempi nessuno sputa sui quattrini. Altra notizia dall’Ellade su Kiki Clark (ex Scavolini), sotto contratto con l’Aris, c’è il neopromosso Brindisi che ha perso la sua star Thomas. Sul sito dell’Euroleague, naturalmente, l’ingaggio di Aradori è top-list,come ho detto cambiando l’ordine dei fattori e le regole il risultato (campionato, non la Coppa) sarà lo stesso, rimane solo da vedere dove finiranno Domercant ed Eze, mentre sul roster dei verdi non leggo ancora “Confermato Sato”. Come mai? Vedremo, forse di tratta di scelte mediatiche più che rispettabili.
Ma tornando a Malaga, con tutto il rispetto per T-Mac, non credo che sia la squadra giusta, se vuole vincere l’Eurolega, perché quella di Aito rimane la terza squadra spagnola e non esce dalla “seconda fascia” con le conferme di Carlos Jimenez e del capitano Berni Rodriguez (30 anni). Credo che il Barcellona pagherà lo scotto del titolo, anzi, ha già cominciato a pagarlo con lo 0-3 nella finale scudetto con il Caja Laboral che veniva da una maratona di 5 gare, e il Real messiniano dovrà prendere una strada decisa meno “messianica”.
Il Barcellona al posto dell’alterno senegalese N’Dong mette uno slavo super, il 25enne Kosta Perovic, torre di 2,17 prelevato con un contratto di 3 anni dal Valencia e decisivo nella finale di Eurocup contro l’Alba Berlino, e in passato in maglia NBA a Golden State per 7 gare. Importante anche il rinnovo di Terence Morris, l’ala forte (31 anni, 2,07) cha ha giocato le ultime tre finali di Euroleague con tre squadre diverse, Maccabi, Cska e Barcellona. Messina ha ottenuto il rinnovo (biennale)di Felipe Reyes (2,03,30 anni) a fianco di Ante Tomic, parte Darius Lavrinovic destinazione Ulker-Fenerbahce, che col cambio di panchina (da Tanjevic allo sloveno-montenegrino Neven Sphajia) sta facendo un ottimo mercato e potrebbe salire in prima fascia, vedi la conferma di Roko Ukic (ex Roma e NBA), l’ingaggio di Marko Tomas (Ex Cibona e Real, 16,3 p, 3° cecchino di Euroleague) e della talentuosa giovane guardia turca Atsur Engin (1,93, 23 anni), mentre a fianco di Oguz savas (2,13, 22 anni) mette l’esperto Kaya Peker (2,08, 29 anni), strappato ai rivali dell’Efes che hanno firmato la guardia Earwin Dudley (E-double-double) e Cenk Aykol che lascia Avellino.
Tornando al Real, Messina punta sul play Sergio Rodriguez (1,91, 24 anni) che torna a Madrid dopo una breve parentesi nell’Estudiantes e aver trovato posto fra i Knicks nella NBA, e su una giovane ala inserita da Scariolo nel gruppo per i mondiali in Turchia, Pablo Aguilar, 20 anni, 2,03, che arriva da Granada dove ha segnato 9,4 punti e catturato 5,1 rimbalzi. Si divide il ruolo con Velicklovic e Sergio Llull. Predrag Daniovoc ha dato, infine, la panchina a Vlada Jovanovic, assistente per 5 anni di Dule Vujosevic che allenerà a Mosca e ha preso il miglior prospetto serbo, quel Boban Marlijanovic, 221 centimetri, solo 21 anni, 9 punti e 5,3 punti con Hemostada e un play di carattere e lettura, Sergey Bykov, cervello della Dinamo Mosca e della nazionale russa.
SIENA. Fossi stato in lui non avrei ma lasciato Siena. Credo sarebbe stato l’anno buono per vincere l’Eurolega, anche se la Final Four non si giocherà più a Torino ma ancora a Parigi. Ma per un americano di 32 anni che "tiene famiglia" è naturale tirare a fare cassa. E perciò il ricordo della sua gloriosa epopea saranno i quattro scudetti più il resto e la figlioletta col nome della cittadina che l’ha reso famoso (a proposito: e se fosse stato maschio, l’avrebbe chiamato Simone o Ferdinando, o Pianigiuccio o Minuccio come nel medioevo in cui al primogenito si affibbiava il cognome per caratterizzare la dinastia?).
Il 30 luglio scadeva l’opzione della Mens Sana per T-Mac. Non credo ci sia stata una controfferta, non credo si straccino le vesti in viale Sclavo, e mi permetto di fare una considerazione, sperando che non venga distorta malignamente. Col tiro da 3 allungato, McIntyre avrebbe potuto diventare un’arma a doppio taglio, se non un boomerang, meglio scegliere altri percorsi, giusto credere in Aradori e nel 25enne gigante serbo Milovan Rakovic, una specie di Mastrolindo. Se affina la tecnica può essere devastante da sotto, anche perché poco conosciuto nel basket dei bigs. Come ho scritto da molto tempo sul nuovo regolamento, tema totalmente assente nella cronache del basket contro ben 6 conferenze stampa sulla nazionale prima di andare in campo, roba da Guiness, per cui certi messaggi di qualità (con la parole Supersimo tende al bianchinismo?), le squadre cercano il pivottone. Anche questo argomento scontato, vero presidente Minucci, quando dicevo che con Eze in Europa non si poteva portare a casa la Coppa? Elemento – il medesimo pivotttone – di vittoria due anni fa del tetragono Panathiniakos con Nikola Pekovic che, ci informa dalla Grecia Kostas Daskalopoulos, andrà alla NBA con i Minnesota Timberwolves), mentre l’anno scorso ha vinto la transition del Barcellona che giocava bene come Siena, ma aveva più freschezza e più levatura internazionale, dopo aver fatto collezione di delusioni.
Via Terrel McIntyre, 1,75, 31 anni, che segue il suo destino da globetrotter d’Europa fra Reggio Emilia, Capo d’Orlando, Ferrara, Braunschweig, Gravelines, una parentesi Usa a Fayetteville, Siena esplora il futuro, naturalmente in Italia non c’è rischio alcuno, l’Europa è diversa, la sudditanza è una cosa da italietta, all’estero è diversa, leggere la dicotomia dei risultati degli ultimi 5 anni, divenuta addirittura una contraddizione misteriosa. Pietro Aradori ha 10 anni di meno del Mac, naturalmente l’impatto per ora non è lo stesso del Moro ma può anche giocare ala piccola, porta rimbalzi, recuperi, è bravo nel passaggio, vedremo se diventerà quella bandiera italiana che non è riuscito ad essere Carlton Myers. Peccato che l’Euroleague, impeccabile in quanto a comunicazione-informazione, sia renitente alle cifre, e non indichi quelle che sono una pietra di paragone utile come per la NBA.
Ma anche Siena, che ho elogiato per la serietà in questo senso, quest’anno non offre dettagli. Vedi l’annuncio (il giorno dello sciopero dei giornali) sul triennale di Pietro il Grande, il Most Valuable Player assieme a Luca Bechi che avrà sempre la paternità di averne fatto un campione, del concorso del Trasimeno Flippers Camp. Sono certo però che non mancherà di fornire questo piccolo dettaglio essendo partecipata Fises. Istituzione che raccoglie denaro pubblico e presiede allo sviluppo territoriale, partecipata con 181.011 azioni ordinarie contro le 245.938. Anche questo è un record significativo, una maggiore istituzione cittadina umilmente azionista di minoranza (!) di una Spa nata solo nel ’95, è segno di un credito e di capacità. E’ come, mutatis mutandis, se il San Paolo fosse azionista di minoranza del Pinerolo calcio, o la più grande banca americana socio di minoranza di una squadra della D-League, di Fayetteville o di Cedar Rapids… Il Panathinaikos, campione d’Europa 2009 e del decennio, ha chiuso con Jasikevicius (guadagnava 6 milioni di euro due stagioni fa, l’anno scorso 3,5 milioni) e dunque Nikola Pekovic, e aspettano la decisione di Spanoulis, tentato dai cugini. Restano Drew Nicolas e Mike Baptiste, la squadra per ora è meno competitiva, passa in seconda fascia. Dall’ Olympiakos, vicecampione d’Europa, con l’arrivo di coach Ivkovic è andato via Linas Kleiza, che ha firmato con Toronto Raptors per quattro anni per 14.8 milioni di dollari, ma deve aspettare la decisione di Denver che potrebbe trattenerlo. Se va a Toronto dovrà dividere il ruolo con Bargnani e Belinelli, non è un bell’affare, ecco perché conviene al Mago provare – irrobustendosi – a giocare più sotto canestro.
Anche il Barkley greco con sangue afro, Sofocles Scorchianitis, è andato a L. A. per firmare con i Clippers. Ivkovic scarica Josh Childress, niente da fare forse per Romain Sato, ha chiesto infatti all’Olympiakos il talentuoso Bjelica, col quale ha un pre-contratto la Benetton. Che può perderlo senza indennizzo solo nel caso di chiama NBA entro il 20 luglio. Altrimenti l’Olympiakos deve pagare il buy out alla Benetton, e di questi tempi nessuno sputa sui quattrini. Altra notizia dall’Ellade su Kiki Clark (ex Scavolini), sotto contratto con l’Aris, c’è il neopromosso Brindisi che ha perso la sua star Thomas. Sul sito dell’Euroleague, naturalmente, l’ingaggio di Aradori è top-list,come ho detto cambiando l’ordine dei fattori e le regole il risultato (campionato, non la Coppa) sarà lo stesso, rimane solo da vedere dove finiranno Domercant ed Eze, mentre sul roster dei verdi non leggo ancora “Confermato Sato”. Come mai? Vedremo, forse di tratta di scelte mediatiche più che rispettabili.
Ma tornando a Malaga, con tutto il rispetto per T-Mac, non credo che sia la squadra giusta, se vuole vincere l’Eurolega, perché quella di Aito rimane la terza squadra spagnola e non esce dalla “seconda fascia” con le conferme di Carlos Jimenez e del capitano Berni Rodriguez (30 anni). Credo che il Barcellona pagherà lo scotto del titolo, anzi, ha già cominciato a pagarlo con lo 0-3 nella finale scudetto con il Caja Laboral che veniva da una maratona di 5 gare, e il Real messiniano dovrà prendere una strada decisa meno “messianica”.
Il Barcellona al posto dell’alterno senegalese N’Dong mette uno slavo super, il 25enne Kosta Perovic, torre di 2,17 prelevato con un contratto di 3 anni dal Valencia e decisivo nella finale di Eurocup contro l’Alba Berlino, e in passato in maglia NBA a Golden State per 7 gare. Importante anche il rinnovo di Terence Morris, l’ala forte (31 anni, 2,07) cha ha giocato le ultime tre finali di Euroleague con tre squadre diverse, Maccabi, Cska e Barcellona. Messina ha ottenuto il rinnovo (biennale)di Felipe Reyes (2,03,30 anni) a fianco di Ante Tomic, parte Darius Lavrinovic destinazione Ulker-Fenerbahce, che col cambio di panchina (da Tanjevic allo sloveno-montenegrino Neven Sphajia) sta facendo un ottimo mercato e potrebbe salire in prima fascia, vedi la conferma di Roko Ukic (ex Roma e NBA), l’ingaggio di Marko Tomas (Ex Cibona e Real, 16,3 p, 3° cecchino di Euroleague) e della talentuosa giovane guardia turca Atsur Engin (1,93, 23 anni), mentre a fianco di Oguz savas (2,13, 22 anni) mette l’esperto Kaya Peker (2,08, 29 anni), strappato ai rivali dell’Efes che hanno firmato la guardia Earwin Dudley (E-double-double) e Cenk Aykol che lascia Avellino.
Tornando al Real, Messina punta sul play Sergio Rodriguez (1,91, 24 anni) che torna a Madrid dopo una breve parentesi nell’Estudiantes e aver trovato posto fra i Knicks nella NBA, e su una giovane ala inserita da Scariolo nel gruppo per i mondiali in Turchia, Pablo Aguilar, 20 anni, 2,03, che arriva da Granada dove ha segnato 9,4 punti e catturato 5,1 rimbalzi. Si divide il ruolo con Velicklovic e Sergio Llull. Predrag Daniovoc ha dato, infine, la panchina a Vlada Jovanovic, assistente per 5 anni di Dule Vujosevic che allenerà a Mosca e ha preso il miglior prospetto serbo, quel Boban Marlijanovic, 221 centimetri, solo 21 anni, 9 punti e 5,3 punti con Hemostada e un play di carattere e lettura, Sergey Bykov, cervello della Dinamo Mosca e della nazionale russa.