Una partita dai due volti che il Real fa sua nel finale
MENS SANA SIENA-REAL MADRID 68-78
(20-13; 40-28; 62-52) MENS SANA SIENA: Zisis 14, Hairston 7, Carraretto 6, Rakovic 2, Lavrinovic 4, Kaukenas 8, Ress ne, Jaric, Akindele 6, Stonerook 5, Aradori ne, Moss 16. All. Pianigiani REAL MADRID: Tomic 4, Prigioni 2, Suarez 15, Reyes 11, Mirotic 16, Rodriguez 2, Velickovic, Begic ne, Vidal ne, Fisher 3, Llull 10, Tucker 15. All. Messina di Umberto De Santis
SIENA. Tutto esaurito al Palaestra di Siena per la sfida di cartello delle Top 16 di basket tra Mens Sana e Real Madrid. Le assenze e le aggiunte di giocatori sono ormai note a tutti, il neo arrivato Begic non metterà piede in campo, e l’atmosfera è veramente elettrica.
Si sono viste due partite, stasera, una è durata tre quarti e ha visto la Mens Sana sempre avanti in virtù di una grande organizzazione difensiva, con l’intensità che aveva predicato Pianigiani nei giorni precedenti. La puntualità degli anticipi, che procurava 18 palle perse dalle merengues oltre a una certa incertezza al tiro degli ospiti, rendeva inutile la grande forza fisica e la prevalenza al rimbalzo.
Nel primo quarto Zisis conduce i suoi avanti dopo un inizio incerto segnato dai punti di Reyes (chiuderà con 11 punti e 11 rimbalzi, e veniva dato in periodo di crisi). Stonerook e un eccellente Moss spingono fino al +10, e solo Tucker e la tripla di Llull, nervoso fino a prendersi un tecnico per proteste, allo scadere lascia gli ospiti in scia. Nel secondo quarto lo show mensanino prosegue senza incertezze: Hairston e Carraretto (100% al tiro e 10 di valutazione in meno di 8 minuti giocati) sembrano quasi inarrestabili, dall’altra parte nessuno sembra avere in mano le redini del gioco fino alla bomba di Mirotic. Akindele e Jaric esordiscono in casa senza procurare danni.
La ripresa continua il copione del primo tempo, con la Montepaschi in controllo, guidata da uno Zisis sempre più sicuro, anche con un Rakovic quasi impalpabile e un Kaukenas sempre più impreciso col passare del tempo. Alla metà del tempo il lay up di Stonerook e i liberi di Zisis portano il massimo vantaggio per la Mens Sana (55-37). Il Real reagisce solo con Suarez e Tucker. Messina gioca la carta della disperazione e manda in campo Rodriguez che lentamente riuscirà a limitare l’apporto del play senese. Akindele realizza gli ultimi punti della Montepaschi su azione del periodo, una tripla di Fischer e due liberi di Lavrinovic mandano tutti a giocare il quarto che non t’aspetti partendo da 62-52.
Qui comincia un’altra partita, che finirà 6-26 per le merengues. Tutto quello che finora era riuscito, esaurita la benzina di giocatori come Kaukenas e Lavrinovic, difesa al limite dei 24 secondi, tiri contestati, spaziature quasi perfette, crollano sotto i colpi di Mirotic (2/3 da due, 4/4 da tre), Suarez e Tucker, seppelliscono i bianco verdi sotto una selva di tiri da tre punti che annichilisce tutto il palazzetto. E sempre giocando la palla al limite dei 24 secondi, come è buona regola delle squadre di Messina, procurandosi secondi tiri con rimbalzi a volte prepotenti. Ora, fuori Jaric e Akindele, l’attacco della Mens Sana sbatte contro il muro madrildista annullando le velleità fisiche di Hairston e Kaukenas, cui non riescono più le entrate a canestro. Sputare sangue e sudore non basta più, la difesa e l’attacco si disuniscono: e pensare che in tutta la gara sono state perse solo 5 palle! L’ultimo canestro di Moss, l’unico ad aver fatto una gara complessivamente eccellente, chiude la gara 68-78. Era finita anche la benzina di Zisis e Stonerook, in campo oltre 33 minuti ciascuno.