Il tecnico è stato presentato ufficialmente nel segno della continuità di una squadra vincente
di Umberto De Santis – foto di Corrado De Serio
SIENA. Grande fermento in casa Mens Sana per la presentazione del “nuovo” coach Luca Banchi. Ferdinando Minucci ha introdotto l’incontro con la stampa: “La non sorpresa, ma la conseguenza tecnica di una intuizione di sei anni fa, affiancando un coach esordiente con un allenatore di esperienza che ha ricoperto un ruolo importante ed è diventato uno di noi, svolgendo un lavoro fondamentale, specialmente negli ultimi due anni quando Pianigiani è andato in Nazionale. Luca uomo, prima che allenatore, importante per la società, la squadra e il settore giovanile. Banchi qualche estate fa ha ricevuto una offerta importante da una società europea, ma è rimasto con noi. Adesso prende la squadra nel momento peggiore per un allenatore per tanti ovvi motivi: rifondazione del gruppo, sei titoli vinti, successo in campo europeo, confronto col passato. La nostra volontà è di ricostruire senza perdere la voglia di vincere, ma il bilancio è la prima priorità, il tempo del mecenatismo è finito senza i conti in ordine non si va avanti. Luca Banchi è pronto per fare il capo allenatore in questo momento della vita della società, in cui siamo quinti nel ranking europeo, questa è la mia intuizione di manager”.
Maschera una certa emozione, Luca Banchi, nel rispondere alle domande della stampa nel suo nuovo ruolo di capoallenatore: “Con grande orgoglio mi accingo a iniziare questa avventura, spostandomi a destra su una panchina che ha avuto grandi allenatori. Certamente nessuno mi potrà più dire di mettermi seduto (ride), ma anche io dovrò disciplinarmi sempre meglio. Aver fatto parte del percorso di questi 6 anni mi ha fatto maturare la consapevolezza di poter affrontare il ruolo. Il primo pensiero è per le persone che mi sono accanto, che hanno contribuito a realizzare un progetto fantastico, il motore del nostro spirito e della nostra identità. Il mio nuovo ruolo da capo allenatore è un premio ulteriore al lavoro buono svolto per primi da Minucci e Pianigiani in questi anni”. Nuovo staff tecnico? “La mia nomina è arrivata spontaneamente, quasi senza parlarne e senza spostare negli ultimi tempi la concentrazione dalla ricerca del sesto titolo. In questo club c’è rispetto della dignità del lavoro di ognuno, il totoallenatori di questi giorni non ha senso, io stesso sono arrivato a Siena non per amicizie, non per frequentazioni anzi da rivale sul campo negli anni. Le scelte saranno meditate”.
Quali saranno le certezze tecniche di Luca Banchi sul campo nella prossima stagione? Non sappiamo, per esempio, se sul parquet scenderà il prossimo anno Shaun Stonerook, che è un aspetto importante nella chimica di squadra. “Quando siamo partiti sei anni fa, avevamo la nostra idea di basket, ma l’abbiamo sviluppata e affinata negli anni. Un metodo che ha accelerato la costruzione sempre diversa anno per anno del gruppo e che contiamo anche quest’anno ci aiuti a costruire la composizione giusta con i giocatori che avremo a disposizione”.
Nel corso della scorsa estate gli impegni dei giocatori con le Nazionali hanno provocato problemi nella gestione tecnica. Con sette giocatori impegnati anche quest’estate come pensate di lavorare? “La Nazionale è un impegno importante per ogni atleta, abbiamo risposto con una attenzione particolare agli aspetti tecnici e fisici. Abbiamo espresso la pallacanestro che volevamo nel momento chiave della stagione, nei playoff, e se la serie doveva esprimere chi era il più forte in campo, penso che ci siamo riusciti”.
La curiosità di tutti, alla fine, ritorna sulla scelta del vice allenatore? “Non è stato ancora deciso, Minucci vuole scegliere bene ed è altrettanto bene che ci sia pressione su un ruolo che anche io ho contribuito a rendere importante per un team”.