Protagonista nel finale di gara lo stizzito presidente romano
di Umberto De Santis
SIENA. Il giudice sportivo, nel consueto rapporto del lunedì post-gara, ha comminato sanzioni sia alla Montepaschi che a Claudio Toti, presidente di Lottomatica Roma, per certi episodi del finale di partita che non sono passati inosservati. Cominciamo dal presidente: «Inibizione a Claudio Toti a svolgere attività federale e sociale fino al 23 maggio 2011 per comportamenti non regolamentari tali da fomentare la reazione del pubblico e perché, al termine della gara, entrava senza autorizzazione nello spogliatoio degli arbitri tenendo nei confronti degli stessi un atteggiamento irriguardoso». Infatti, e chi era alla partita lo ha visto bene, Claudio Toti si è reso protagonista di atteggiamenti incresciosi, tali da «fomentare la reazione del pubblico»: addirittura ha preso una palla di carta che gli era arrivata vicina mentre si dirigeva verso la zona della stampa e l’aveva tirata al pubblico, oltre a gesti non proprio garbati, visti da tutto il palazzetto.
Il giudice ha multato pure la Mps con una «ammenda di Euro 2.000,00 per offese collettive frequenti nei confronti di un tesserato ben individuato nonché nei confronti degli arbitri». Ma fino all’esplosione dell’ira di Toti, che stava vedendo sfumare negli ultimi secondi di gara tutto il lavoro di una vita nel basket, nessuno l’aveva preso di mira, nemmeno i cori degli ultras che pure nello scambio di invettive con i supporters romani – sempre le solite da anni, quindi da poter derubricare a “colore”- era stati attivi fin dall’inizio della gara.
Oltretutto due dei tre arbitri avevano avuto una conduzione di gara ampiamente insufficiente, e approssimativa, con un Capurro pasticcione e distratto. I più attenti spettatori senesi lo ricordano protagonista negativo altre volte sul parquet del Palaestra, e ciò a prescindere se pro o contro i colori biancoverdi. Dagli spalti ci è sembrato più volte di capire che Lamonica vedeva i fischi sbagliati e allargava le braccia, sconsolato. La Lottomatica ha perso la gara con i falli commessi sulle penetrazioni degli esterni senesi, che hanno generato maggiori tiri liberi per la Mens Sana, di cui quattro realizzati nell’ultimo minuto. Il solo Bo McCalebb è andato a canestro 12 volte, segnando 8 canestri e subendo 3 falli che hanno prodotto 5/6 ai liberi. Mentre tutte le altre voci statistiche sono in sostanziale equilibrio, comprese le palle perse (18/18). Magari la Virtus Roma avesse sciorinato simili prestazioni in altre gare, nella sconfitta interna con Varese (89-92), quelle esterne a Sassari (86-85), Montegranaro, Caserta o Pesaro, chiudendo la regular season sotto il 50% di vittorie (14-16) con una squadra costruita per l’Euroleague.