APF COSTONE SIENA-FLORENCE FIRENZE 63-47
Parziali: 18-13, 28-25, 46-37
APF COSTONE SIENA: Bonaccini 4, Barbucci 12, Dragoni 15, Poletti 9, Bianconi, Renzoni 5, Sardelli 11, Sabia 3, Pierucci 2, Pastorelli 2, Nanni, Ginanneschi. All. Fattorini
FLORENCE FIRENZE: Stefanini 5, Ciantelli 19, Mascio, Palchetti, Gabbrielli, Diakhate, Mortelli 6, Ciulli 4, Puccini, Consumi, Colantoni. All. Brienza
ARBITRI: Celentano e Pierallini
SIENA. L’Apf Costone non la ferma più nessuno e, con un altro balzo dei suoi, salta sulla preda di turno, questa volta la Florence Firenze, che nulla può sotto le artigliate micidiali delle senesi che nell’ultima frazione dilagano. Questa la sintesi, quasi epica, del derby tradizionale tra Siena e Firenze, giocato in un PalaNannini deserto a causa delle note disposizioni ministeriali, in un clima davvero surreale.
Nonostante ciò le due squadre si sono date battaglia in campo aperto, disputando una partita abbastanza equilibrata fino a metà della 3^ frazione, dopodiché le senesi, aumentando anche l’intensità difensiva e risultando molto precise in quella offensiva, hanno preso il largo. Ma andiamo con ordine: sin dalle prime battute, la gara è sempre stata sotto il controllo delle padrone di casa; Fattorini per la circostanza recuperava Arianna Dragoni che al 30’ però si è vista costretta ad abbondare il campo per un infortunio alla caviglia destra. Il 7-2 del 4’ indica la volontà da parte delle bianconere di regolare alla svelta la pratica gigliata, ma le ragazze di Brienza, trascinate da una Ciantelli mai doma, riescono ad impattare al 7’ (11-11), per poi subire il -5 alla prima sirena. Poi la panchina senese inizia a chiedere un pressing difensivo che mette in ansia le viola che sono costrette a subire il 20-13 al 7’, distacco che viene limato in chiusura di quarto che vede le bianconere andare al riposo con sole 4 lunghezze all’attivo.
Le ospiti si fanno intraprendenti a inizio 3^ frazione, portandosi a un solo punto (30-29 al 24’), ma proprio da questo avvicinamento Bonaccini e compagne trovano la spinta giusta per l’allungo che poi si rivelerà vincente. Alla 3^ sirena sono 9 i punti a favore del Drago e la Fornace che come già detto perde Dragoni, ma non la lucidità per infierire sulle avversarie a suon di canestri, con Barbucci, Sardelli e Poletti che mettono nel mirino la retina avversaria. Quando al 35’ Renzoni fa esplodere la sua granata, il tabellone indica +18 (58-39) e fine del chiasso, con le costoniane che in scioltezza riescono a gestire le ultime battute, con l’inserimento anche delle seconde linee.
E adesso cala il sipario sul campionato, almeno fino al 15 marzo.