Milanesi aggressivi e sicuri ed è 3-1
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – MENS SANA SIENA 88-83
(12-24, 33-37, 60-54)
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Giachetti, Mancinelli 17, Hairston 10, Fotsis 4, Cook 10, Rocca 2, Filloy, Bourousis 19, Melli 11, Bremer 7, Gentile 6, Radosevic 2. All: Scariolo
MENS SANA SIENA: McCalebb 18, Zisis 7, Andersen 9, Carraretto 8, Lavrinovic 17, Kaukenas 6, Ress, Michelori, Lechthaler, Stonerook 11, Aradori 3, Moss 4. All: Pianigiani
di Umberto De Santis
MILANO. Aria rancida a Milano dove si deve vincere per allungare la serie. Ci dispiace, il Forum non sarà mai un tempio del basket: troppo lontani gli spettatori dal campo, troppo dispersivo, troppo parterre di gente che non mastica basket, ma solo apparenze. Si parte con una squadra determinata in campo che con Moss e Stonerook prende subito il sopravvento. Pianigiani lascia fuori per turnover regolamentare Thornton, Scariolo ricomincia con i dodici prescelti. La reazione milanese è timida, mentre la Montepaschi sciorina del gran basket, neanche troppo aggressivo, ma efficace. Il quarto si chiude con il chiaro vantaggio esterno 12-24, nel frattempo l’EA7 si è affidata ai giovanotti come Melli, cui riesce anche la tripla. Nel secondo periodo l’Emporio Armani riparte con uno spirito più costruttivo, trova un recupero importante grazie a una discreta dose di falli dei senesi che ben presto si ritrovano in bonus. L’abbrivio conquistato permette alla truppa di Scariolo di rifarsi sotto con le giocate di Mancinelli, e con la Mens Sana meno precisa al tiro. Si va al riposo lungo sul 33-37. Fotsis apre il terzo periodo, Milano si sente sicura e aggressiva, oltre che ben tutelata, infila un parziale di 11-0 facendo chiamare timeout a Pianigiani (che dirà in sala stampa “Secondo me ci sono state cose molto particolari, è successo di tutto”): diventa difficile trovare la via del canestro ed è il 23’. Andersen interrompe il digiuno (personale e di squadra), ma la gara è completamente riaperta. Al 25’ un positivo Mancinelli per il +8 Armani. La zona senese comincia a dare qualche risultato, 50-46 sotto il segno del pivot australiano. Zisis ispira, Milano cerca la giocata solista, tentando la fuga che sul finire del tempo la vede avanti 60-54 con l’entrata prepotente di McCalebb a chiudere il quarto. 19 palle perse di Siena sono veramente troppo per le abitudini mensanine, e in difesa non si contrastano più le penetrazioni di Mancinelli e Bourousis: il fischio per l’attaccante biancorosso è assicurato, ed è meglio mantenere saldi i nervi. Ultimo quarto, l’ora della verità: contropiede di Bo, tripla di Gentile, che entra in partita 63-56 con 8’54. Mancinelli porta i suoi a +10, Zisis segna, ma senza bonus sul fallo che l’arbitro non vede. C’è un buco profondo nel pitturato mensanino, la scelta però sembra pagare: con 5’ da giocare, manca ancora una vita, Siena piazza un perentorio 0-8 che rimette tutto in discussione: 77-75 sull’asse McCalebb-Lavrinovic. Dal timeout di Scariolo Milano riparte all’attacco della zona senese con gli esterni e con le triple di Hairston e Gentile. A 2’ dalla fine 80-77, Bourousis (che arriva a 19 punti, entrando finalmente nella storia di queste finali) da sotto. L’ultimo sussulto toscano è del capitano Stonerook con la tripla e di Ksistof Lavrinovic per il -1 con 28” secondi da giocare. Cook si ritrova tre liberi in mano, sbaglia l’ultimo ma l’Olimpia acciuffa immediatamente la palla con il rimbalzo di Fotsis, inevitabili liberi per Hairston (e stasera i viaggi in lunetta sono stati redditizi per l’Armani 18/21, mentre la Montepaschi ha 20/26) e la gara muore sul definitivo 88-33 per il tripudio del pubblico milanese. Si torna a Siena, per forza o per amore, e Scariolo ha così evitato il cappotto.