Mens Sana Siena-La Fortezza Bologna 107-81
(25-19, 56-39, 88-61)
Mens Sana Siena: McIntyre 7, Carraretto 9, Sato 16, Eze 8, Lavrinovic 16; Stonerook 12, Kaukenas 14, Ress 7, Lechthaler 8, Cournooh 7, Centanni 3, Metreveli. All: Pianigiani.
La Fortezza Virtus Bologna: Ford 19, Blizzard 9, Arnold 25, Rigetti, Boykins 10, Giovannoni 4, Chiacig 2, Maraschini, Malagoli, Lestini, Vukcevic. All. Pasquali
Arbitri: Pasetto, Duranti, Masi.
Per gentile concessione di Enrico Campana
FIRENZE. Non chiamiamole più amichevoli ma preseason, come fanno gli americani.
Oltre 4 mila spettatori, di cui un migliaio senesi e moltissimi ragazzini fiorentini festanti e arruolati (alla faccia della storia, di Montaperti e Campiglia…) come neo-mensanini, per l’apertura di lusso della stagione del basket con le “V nere” bolognesi (nei polls gli sfidanti più accreditati per lo scudetto n.4) riportano il Palamandela dietro nel tempo, quando il grande di basket era di casa in riva all’Arno. Ma non parliamo di nostalgie, e di miraggi, il management di “casa Minucci” è professionale, l’unica nota stonata, retro, è solo lessicale, che si parli ancora di “amichevoli” per un incontro di questa portata, un importante spot per il campionato ormai dietro l’angolo (via il 5 ottobre).
Uno special-event ben reclamizzato non soltanto con tanto di annunci a pagamento, un avversario di lignaggio, con la stella sulle maglie, che però ancora una squadra non è e che forse si aspetta altri colpi di scena, come dire?, alla Zamparini. Un partitone vero, ma che offre un interessantissimo sotto-clou progettual, un investimento che garantisce nuova preziosa linfa. Parliamo del festival giovanile caratterizzato da una lunga giornata di incontri, dimostrazioni, tifo per la loro squadra del cuore, nato dalla collaborazione con un pool di attivissime società fiorentine, l’Affrico, la Pall.Fiorentina Affrico, la Laurenziana Basket e la Freccia Azzurra che faranno capo sia per i budget per l’indirizzo tecnico alla Mps col suo progetto Basketball Generation.
Dietro una squadra d’eccellenza, quella di Pianigiani con un look da figaro, che non può mandare in campo per infortunio i due superacquisti, l’ex reatino Morris Finley e il solista Harry Domercant, la Montepaschi apre dunque ufficialmente la sua stagione a Firenze con un’operazione di marketing felicissima occupando spazi strategici importantissimi. E che se non sbagliamo magari potrebbe rappresentare anche un’alternativa prestigiosa e insperata, per le barriere storiche fra le due grandi città toscane.
Pensiamo ad esempio alla riforma dell’Euroleague che richiede palasport da 10 mila posti (e minimo 8 mila paganti!) dal 2009, in attesa del nuovo impianto che dovrebbe sorgere nella Cittadella dello Sport dell’Arbia, la Mens Sana potrebbe accamparsi a Firenze utilizzando una città-palcoscenico e potendo così contare su migliaia di ragazzini con le loro famiglie. Non pensiamo di sbagliare a ragionare così quando vediamo muoversi per una preseason addirittura il presidente Mussari e il direttore generale del Monte dei Paschi, e vederli dialogare nel parterre con alcuni notabili gigliati, come il rampante Matteo Renzi, il pupillo rutelliano che dalla poltrona di n.1 della Provincia vorrebbe passare a quella di sindaco.
La Mps ha giocato col consueto accanimento, due tempi d’intensità stellare, il 2° e il 3°, quelli che hanno scavato un solco di 33 punti (82-49), senza nessun divario di rendimento fra i titolari e i giocatori arrivati dalla panchina, a cominciare da Shaun Stonerook che in 17 minuti ha fatto tanto quanto il miglior virtussino in tutta la gara, con il 100 per cento da 2 (2-2), il 67 da 3 (2-3), il 100 nei liberi (2-2), 4 rimbalzi, 5 assist, e 3 recuperi, il primo dei quali subito al suo ingresso, azione che ha alzato d’improvviso lo spettacolo e spento l’arrendevole squadra bolognese nella quale era difficile riconoscere fuoriclassi veri (quali Arnold, Sharrod Ford mentre Righetti e lucevi sono spariti), e che mancava del gioiellino finlandese Koponen impegnato in nazionale contro l’Italia.
Ironici commenti del Commando mensanino all’indirizzo dei bolognesi (“siete al cinema, siete al cinema!”) per una difesa che non fa onore a una squadra che si chiama “La Fortezza” Mps perfetta che ha dato gloria anche a Carraretto nel quintetto iniziale e al baby David Cournooh messo a guardia di Boykins, e ha segnato una bomba anche Centanni nell’unico minuto giocato. Beni “bancabili” ormi i vari Lavrinovic, Sato e Kaukenas, sta migliorando tecnicamente jump-Eze, acquisto indovinato quello dell’atlatesino Lechthaler (8 punti in 7 minuti, se Lavrinovic va via ecco trovata la copia…).
Dopo un inizio in soggezione per il calibro dell’avversario, Earl “The pearl” Boykins, un piccolo (1,63) grande uomo della NBA che è in una fase di studio ma che ha offerto un campanile da 3 a fil di sirena che valeva i 25 euro del biglietto, McIntyre ha dato il via al festival degli assist, ben 22 contro 9, roba da Guiness se non fosse per la pochezza tecnica della difesa della squadra di Renato Pasquali. Ad un certo punto, lo scout di Ettore Messina aveva già contato ben 12 canestri su back door dei senesi a metà gara.
“La Montepaschi comincia davvero a preoccuparmi”, ha ammesso Claudio Crippa, l'ha scritto nel suo taccuino in previsione dell’altro special-event del 17 settembre quando al Palasclavo scenderà il Cska di Mosca, campione d’Europa.