L'Olimpia di Armani sbaglia meno in una gara mediocre
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – MENS SANA SIENA 72-68 (23-15, 26-33, 41-43)
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Giachetti, Hairston 9, Fotsis, Chiotti, Bourousis 14, Melli 9, Bremer, Langford, Gentile 22, Green 5, Radosevic 7, Basile 6. All: Sergio Scariolo
MENS SANA SIENA: Sousa, Brown 24, Eze 2, Carraretto, Rasic 5, Kangur 7, Sanikidze 4, Ress, Ortner, Neri, Janning 11, Moss 15. All: Luca Banchi
di Umberto De Santis
MILANO. Daniel Hackett non si è nemmeno seduto in panchina, Keith Langford sì, ma rimarrà spettatore della gara. Banchi non può contare ancora in pieno su Ress, che ha difficoltà a muoversi agilmente in campo. Hairston invece, dato col mal di schiena, sembra in ottima forma. Per i padroni di casa è l’ultima occasione per rimanere credibili nell’ancor lunga corsa verso lo scudetto; per la Mens Sana il rammarico di trovarsi un incontro di alto livello nel momento peggiore della forma si manifesta con una certa approssimazione collettiva e la negativa performance ai tiri liberi, un inusuale 18/31 che basta da solo a giustificare una partita persa. Troppa tensione per una gara mediocre per le due formazioni, resa ancora più mediocre da un arbitraggio eccessivamente fiscale.
Un inizio dell’Olimpia Milano di buona levatura, subito 5-0 con la tripla di un Bourousis veramente attivo. Siena sembra avere il freno a mano tirato e subisce l’inerzia dei padroni di casa che intorno al 5’ sono avanti 11-5 con Gentile. La tripla di Kangur, migliore dei suoi, spezza un po’ il ritmo milanese, ma l’abbrivio del pivottone greco è devastante 18-12 all’8’ fino al conclusivo 23-15. Ma la Montepaschi è dura da domare, e con un parziale di 1-14 molto aiutato dai nervi a fior di pelle di Bourousis che, ricevuto fallo da Moss (che viene sanzionato) se la prende con il mondo intero fino a farsi fischiare tecnico e antisportivo, al 16’ si porta sul 24-28. Gentile rallenta la corsa dei toscani che riallungano con Janning e la tripla di Rasic (uno dei pochi a giocare con raziocinio) 26-33, ma sbagliano occasioni decisive per dare un taglio definitivo alla gara, visto che l’Olimpia va al riposo con soli tre punti nel carniere del secondo periodo. Il 6/22 finale nel tiro dalla lunga distanza darà la misura della mancanza di alternative realizzatrici quando da lontano siamo in serata negativa: questa la chiave in attacco. In difesa stavolta Siena subisce la forza di Bourousis (14p ma anche 10 rimbalzi) e la potenza ignorante di Alessandro Gentile, che non trovano contro veri marcatori, a parte lo splendido Kangur (che ahimè stasera stecca in attacco 1/6 al tiro in 33’, ma soprattutto il 2/7 ai liberi tutto nell’ultimo minuto).
Terzo periodo a senso unico con la terna a massacrare Eze fose per farsi perdonare i fischi su Bourousis del primo tempo: quattro falli contro Siena in 3’30”, ma non sufficienti per pareggiare 31-33 al 24’. Altri due liberi per Green che pareggia, poi Gentile porta avanti i suoi 35-33 senza che la Montepaschi abbia fatto canestro. Brown va a segno, ma i senesi sono nervosi. Janning si sblocca, Bourousis commette il 4° fallo, Bobby Brown dalla lunetta pareggia 39-39 con 2’50” da giocare. Banchi continua a difendersi con la zona, ma la gara è troppo spezzettata per appassionare. Si chiude con Milano avanti, che sfrutta il post basso.
Le difficoltà di andare al tiro sono palesi anche all’inizio dell’ultimo quarto, fino alla tripla di Basile 46-41. Brown prende l’iniziativa in coppia con Rasic confezionando un parziale di 0-8 chiusa da Radosevic per il 48-49 al 34’. L’Olimpia riparte con un altro parziale 5-0 cui risponde Moss da tre 58-56 al 37’, ma rimbalzi e molti secondi tiri per l’EA7 che faticosamente si mantiene avanti 60-57 con 2’32”. Gentile è il protagonista dei biancorossi, ma Brown risponde colpo su colpo. Melli ha due liberi per il +5, Janning penetra per il -3, poi Radosevic commette due falli che lo mettono fuori gara. Kangur continua però a litigare coi liberi, ma il rimbalzo in attacco innesca Janning che pareggia con la bomba del 65-65. Con 45 secondi da giocare Melli prima infila una tripla mortale, poi concede tre liberi ancora a Kangur che ne mette uno solo 68-66. Il rimbalzo è di Bourousis, che subisce fallo, ma fa solo 69-66 dalla lunetta, concedendo 15 secondi a Siena per tentare la tripla del pareggio. Marques Green ci mette tre secondi per mandare ai liberi Brown, che riporta il punteggio a meno uno 69-68. Timeout di Scariolo, fasi confuse culminate in un antisportivo inesistente contro Kangur. Green mette un libero, e gli rimane la palla in mano con 7 secondi sul cronometro. Non paghi della malefatta, gli arbitri si inventano letteralmente un secondo antisportivo a Brown, che permette a Hairston di concludere l’incontro sul punteggio di 72-68. Sembra quasi la fotocopia della partita di Pesaro (antisportivi ad Hackett e Rasic nei secondi finali), con giacchette nere non in grado di capire l’incontro nervoso e tenerlo in pugno perché comunque abbastanza corretto: messi a dirigere una gara di Euroleague, sarebbero considerati semplicemente ridicoli.