Nel quarto conclusivo, Lynn Greer trascina i suoi anche a +18
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FENERBAHCE ULKER – MENS SANA SIENA 81 – 68 (19-15 , 40-35, 58-48 )
FENERBAHCE ULKER: Ukic 11, Turkcan 13, Onan 9, Greer 9, Lavrinovic D. 7, Vidmar 8, Peker, Savas 9, Kinsey 3, Mutaf, Tomas 11, Preldzic 1. All. Spahija
MENS SANA SIENA: Mc Calebb 18, Zisis 7, Carraretto 3, Rakovic 6, Lavrinovic S. 12, Kaukenas 9, Ress 3, Michelori, Ingrosso, Stonerook 6, Aradori 4, Moss. All. Pianigiani
Note: rimbalzi F. 45 (30+15) – M. 24 (18+6); tiri liberi F. 20/28 – M. 15/1; palle perse F. 17 – M. 11; assist F. 14 – M. 12 ; Falli F. 24 – M. 26; tiri 2 punti F. 17/31 (54%) – M. 13/37 (35%), tiri 3 punti F. 9/24 (35%) – M. 9/21 (42%)
di Umberto De Santis
SIENA. Alla Sinan Erdem Arena sono arrivati 15.000 spettatori per vedere la Montepaschi Siena, la bestia nera del Fenerbahce negli ultimi anni. Pianigiani esordisce con Zisis in quintetto, che dà ordine e tranquillità di gioco, e una buona difesa giocando a zona e costringendo gli avversari a tiri forzati, pur concedendo loro molti rimbalzi offensivi, vista anche la stazza fisica superiore. Purtroppo Rakovic ci mette del suo con due falli in attacco e tre palle perse nei primi 5 minuti, subito sostituito con Lavrinovic.
Ma la chiave sarà la difficoltà a tirare in area per tutta la partita, con Moss inesistente e Kaukenas a sparacchiare a caso e un muro umano turco a tratti mostruoso. Turkcan e Ukic, dopo il break mensanino (10-13) spingono il Fenerbahce a chiudere il quarto in leggero vantaggio. Nel secondo periodo l’ ingresso di Mc Calebb non migliora la prestazione al tiro da due visto che l’area continua a essere ben fortificata, ma il tiro dalla lunga distanza non sembra per lui un ripiego (chiuderà con 4/6 da due e 3/4 da tre oltre a 5 recuperi) e il buon lavoro di Ress, così la Montepaschi rimane aggrappata alla gara nonostante gli 8 punti di Tomas e la fisicità di Savas, che fa sotto canestro i suoi comodi contro Lavrinovic e Michelori e porta a casa i suoi 9 punti tutti nel quarto. Si chiude 40-35 con due bombe di Aradori e Carraretto.
Nel terzo quarto il Fenerbahce non riesce a concretizzare la supremazia nel pitturato ma rimane in costante vantaggio, grazie a Onan e Vidmar, a dimostrazione – se ce ne fosse bisogno – della profondità della panchina di Spahija, per noi il solito monumentale Stonerook (7 rimbalzi, ma 1/5 da tre)in difesa. Nel tempo solo 14 punti molto sofferti. Poi, nel quarto conclusivo, entra in scena Lynn Greer che trascina i suoi fino al +18 (81-63) insieme a un Turkcan superlativo da 10 rimbalzi, a cui ris pondono Mc Calebb e Kaukenas per il finale 81-68. Una sconfitta che ci poteva stare, vista l’attuale differenza tra i due team, ma che ci dovrebbe far ben sperare per il prosieguo del torneo. Interessante tecnicamente la presenza in campo di Zisis e Mc Calebb insieme e l’ uso della difesa a zona. Ma forse sarebbe bastato un Rakovic più attento a fare i blocchi in attacco e un migliore uso collettivo dell’arresto e tiro per sperare in qualcosa di più.