Milano, dominata in gara 5, lotta fino alla fine
MENS SANA SIENA – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 84-73
(19-18, 42-31, 63-44)
MENS SANA SIENA: McCalebb 16, Zisis 15, Andersen 7, Carraretto, Thornton 3, Lavrinovic 22, Kaukenas, Ress 2, Michelori, Lechthaler, Stonerook 11, Aradori 8. All: Pianigiani
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Giachetti, Mancinelli 10, Hairston 15, Fotsis 5, Cook 4, Rocca 4, Filloy, Bourousis 18, Melli 3, Bremer 3, Gentile 9, Radosevic 2. All: Scariolo
di Umberto De Santis
SIENA. Può essere la sera della verità finale, ma nessuno dei due coach ha sorprese in serbo nel roster. Pianigiani si riaffida nuovamente a Bootsy Thornotn in luogo di Moss, Scariolo conferma i dodici che ha scelto per tutta la serie. Non mancano neppure le ultime protagoniste di queste finali, le rumorosissime trombette tanto avverse alle orecchie e al coach dell’EA7 Emporio Armani, di un pubblico che “sente” questa nuova rivalità con Milano oltre la possibilità di rimanere nella storia del basket in maniera veramente indelebile e difficilmente ripetibile, con il sesto scudetto consecutivo da cucire sulle maglie del prossimo anno. Palazzetto rigorosamente esaurito in ogni ordine di posti dove dominano i colori bianco e verde. Carraretto in quintetto da una parte, Mancinelli dall’altra e si comincia. Palla a Milano e tripla di Mancinelli che replica dopo un minuto: 0-6. Andersen si sblocca 2-6. Si stringe la difesa senese che recupera palla e accorcia con la bomba di McCalebb. Al 4’ Fotsis per il 5-11, ma Stonerook rimanda al mittente 10-11. Siena nervosa sbaglia facili contropiedi (3/13 da due nel periodo), Pianigiani manda Lavrinovic in campo sul 10-15 e il pivot si guadagna subito un canestro. Mancinelli va in doppia cifra con due liberi 12-17, a un minuto dal termine Stonerook e Lavrinovic ricuciono 16-17. Antisportivo a Zisis con 35”, Cook ne mette uno, l’azione milanese è una palla persa malamente che frutta una bomba del pivot lituano che porta la Mens Sana per al prima volta in vantaggio in serata 19-18 sul fil di sirena.
Kaukenas sembra fuori partita (0/5 all’intervallo), allora ci pensa Aradori 21-18. Zisis ci mette la firma, e Gentile ferma la prima fuga della Montepaschi 23-20 al 12’. La sesta palla persa con l’ennesimo fallo per fermare il contropiede chiama il timeout a Scariolo. Tripla di Bremer e tap in di Lavrinovic 27-23. Sale in cattedra Zisis, forse il più riflessivo tra i giocatori in campo, ma Bourousis è attivo in attacco, mentre la zona milanese fa acqua e Scariolo perde le staffe. Tecnico sacrosanto, Zisis in doppia cifra 38-28 al 18’. Il parziale di 7-0 viene chiuso da Bourousis con un due+uno a 26” dal riposo. Segue una magia da sotto di McCalebb, e tutti negli spogliatoi sul 42-31. L’Olimpia tira meglio (11/25, 44% tiri totali), ma i saldi negativi in rimbalzi (9 offensivi per Siena) e palle perse lasciano 9 tiri in più alla Mens Sana, che trova nell’attacco a canestro molti liberi (15/17 contro 5/7). Si riprende col contropiede di Lavrinovic a cui replica Bouorusis. Invitato a tirare Stonerook non perdona da tre 47-33. Tripla di Fotsis scaduti i 24 secondi, ma non se ne accorgono solo gli arbitri; azione senese con McCalebb finita la quale si ritorna come prima 49-33. Scariolo si gioca la carta Melli, finora abbandonato in panchina. Ennesimo contropiede della Montepaschi, ennesimo fallo sull’uomo lanciato al tiro. Scariolo sente la gara sfuggire e richiama i suoi al consulto con un tempestivo timeout, ma McCalebb riprende la gara con due liberi 51-33. Milano non segna più, e il solito Lavrinovic fa 55-34 al 25’. Gentile è l’unico a trovare la via del canestro per l’Olimpia grazie ai suoi mezzi fisici straordinari, fino alla tripla di Melli. Replica Aradori con un minuto sul cronometro in cui arrivano solo due liberi di Andersen, 63-44.
Rocca ha ancora voglia di provarci e segna in apertura di periodo. Cook va con la bomba, Zisis spende un fallo su Gentile lanciato in contropiede, 64-49. Da tre punti anche Hairston, forse la parola fine deve ancora arrivare 64-52, più di 7 minuti da giocare. Hairston schiaccia di prepotenza, ma il rientrante Lavrinovic ci mette una pezza sul lato opposto, un due+uno che rimanda Milano a -15. Ne gode Hairston dall’altra parte e appena dopo, anche McCalebb: non c’è regali né corsie libere per nessuno sotto i ferri. Ora Siena tenta di rallentare il gioco convulso, 13 punti al 35’ è un bottino da difendere. Tripla di Bourousis allo scadere dei 24 secondi, e contropiede vincente di Hairston subito dopo 72-64 con 4’11” e si riparte da capo. Azione difficile, ma Zisis infila la bomba che infiamma il pubblico, Gentile ricaccia l’urlo con la sua, di tripla. E’ il play greco però a menare le danze di una gara senza fine, segna due liberi e nega il canestro facile a Bourousis, che dalla lunetta fa uno su due 77-68. Tre minuti alla fine, Hairston non ci sta a perdere contro la sua ex-squadra 77-71, ma è Shaun il capitano, ancora di nuovo ritenuto punto debole, a scaricare la bomba decisiva. La palla persa nell’azione seguente da Cook vale la schiacciata di Lavrinovic, pubblico in delirio, 1’50” non è finita che dopo las virgolata sul ferro della bomba di Hairston, preda dei senesi. E’ la resa definitiva 84-73.
La Mens Sana entra nella leggenda con il sesto titolo consecutivo, impresa unica nella storia del basket italiano; il settimo in totale della sua storia.
