Moss trascina i biancoverdi nell'ultima di andata
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MENS SANA SIENA-SUTOR MONTEGRANARO 93-79 (28-24; 57-44; 77-58)
MENS SANA SIENA: Brown 12, Eze 2, Carraretto 7, Rasic 3, Kangur 8, Sanikidze 13, Ress 3, Ortner 2, Lechthaler ne, Janning 10, Hackett 10, Moss 23. All. Banchi
SUTOR MONTEGRARO: Steele 10, Cinciarini 8, Panzini, Perini ne, Slay 9, Freimanis, Campani ne, Di Bella, Mazzola, Johnson, Burns 29, Amoroso 23. All. Recalcati.
di Umberto De Santis
SIENA. La Mens Sana rimedia al passo falso di Venezia ritornando alla vittoria in campionato nel turno casalingo contro Montegranaro. Il tema principale dei biancoverdi è la stretta dipendenza dalle prestazioni di Bobby Brown. Che, non essendo Superman, deve essere gestito fin da subito con oculatezza per non vederlo schiantare in dirittura d’arrivo dei tanti fronti aperti su cui opera Sienaanchi gli concede, dopo i 39 di Istanbul, appena 22 minuti, e per piazzare il break decisivo. Intanto si potrebbe cominciare ad apprezzare Aleksandar Rasic e capire quale quintetto da lui guidato possa essere efficace secondo il verbo del coach grossetano.
Si comincia subito con la fuga dei Campioni d’Italia a suon di triple, 9-0 con Sanikidze e Brown. La Sutor non si sente in gita-premio e risponde colpo su colpo: al 6’ la tripla di Cinciarini fissa per pochi secondi il punteggio sul 14-16. La vena di Amoroso e Burns è eccellente, ma Carraretto, schierato in starting five, fa valere la sua capacità balistica e con due liberi sigla la chiusura di periodo 28-24. Siena impone il suo ritmo, e non senza qualche difficoltà Montegranaro cerca di rispondere. Hackett e Rasic, insieme a un Moss anche lui tenuto prudenzialmente a riposo (38’ contro il Fenerbahce!), portano avanti la Mens Sana in doppia cifra (39-28 al 14’) e a suon di canestri mantiene costante la differenza: 57-44 all’intervallo, con 12/17 da due punti e 8/14 dall’arco.
Nella ripresa, dopo che Recalcati ha catechizzato i suoi su come affrontare il corri e tira dei senesi, Montegranaro tenta di svoltare la gara con un assalto in apertura. Il quintetto formato da Amoroso, Burns, Cinciarini, Steele e Slay, si riporta a contatto intorno il 26’ con la tripla di Steele che vale il 62-56. Tuttavia è un fuoco di paglia: si scatena Bobby Brown con sette punti in fila in appena un minuto che tolgono il respiro agli ospiti e rimettono la gara sui binari preferiti dalla Montepaschi. Lo sforzo collettivo dei padroni di casa porta a chiudere di fatto il match nei minuti restanti del terzo periodo, che termina su un eloquente 77-58. Alla Mens Sana basta controllare la situazione per portare in fondo una gara che non ha più niente da dire, visto che nella panchina di Montegranaro Recalcati non ha jolly da spendere, togliendosi tuttavia la soddisfazione di vincere il parziale 16-21. E con Daniel Hackett a infilare due liberi consecutivi (6/6 in totale stasera, forse un piccolo record per il giovane atleta senese), la partita va in archivio con un netto 93-79. Per noi l’MVP dell’incontro oggi sono due: uno è David Moss (23p in 27’ con 4r, 3assist, 1recupero) ormai giocatore fondamentale di questa squadra che non smette mai di crescere sul piano individuale. Il secondo è Viktor Sanikidze: la doppia doppia (13 punti + 12 rimbalzi) ci restituisce il giocatore che si è guadagnato il soprannome di “Air Georgia” dall’appannamento conseguente la faticosa estate passata in Nazionale.
Il prossimo turno di campionato, ultimo di andata, vedrà la Montepaschi sul campo di Sassari, appena raggiunta al secondo posto. Sfida non importante per la Coppa Italia (si ritroveranno eventualmente in semifinale), quanto per il prestigio di lasciare l’avversaria due punti dietro. Ma sempre alle spalle di Varese, che sembra ricalcare le orme di quella Mens Sana che, appena sette anni fa, conquistò un insperabile secondo scudetto: partiti vincenti anche in pre-season, con sempre maggior fiducia, con gli avversari che si sfaldavano dietro, primi senza cedimenti. Fateci caso.