Bianchi conferma lo stop, Ricci annuncia nuova società e nuova prima squadra
di Umberto De Santis
SIENA. L’annuncio ufficiale che la storia della Mens Sana Basket è finita è arrivato poco dopo le ore 18 con le parole di commiato del liquidatore Egidio Bianchi. Dopo aver riunito i genitori dei ragazzi delle giovanili, ha chiaramente spiegato che con la disputa delle finali nazionali Under 15 (cominciano il 28 giugno a Padova), l’attività sarebbe cessata e che ogni tentativo di salvataggio esperito non aveva avuto successo. Si sapeva, ma sentirselo dire ha lasciato emozionati e senza parole i presenti. Ragazzi svincolati e in libera ricerca di una squadra, il saluto del responsabile Michele Catalani e poco più, nel comprensibile imbarazzo di tutti. Se la data della fine potevano essere il 9 giugno o il prossimo 4 luglio, quando arriverà la sentenza che adesso è ampiamente scontata, il giorno della fine reale è mercoledì 11 giugno 2014.
Alle 19 altro incontro, ma stavolta con il presidente della Polisportiva Piero Ricci. Il socio di maggioranza della Spa prende atto che la storia del basket professionistico a Siena è al capolinea ma ai presenti, tra cui rappresentanti del Comitato, conferma due cose: la prima è che l’intero settore giovanile riparte dal 1° luglio con una nuova affiliazione di cui è stata presentata richiesta alla Fip. Seconda, che ci sarà l’inizio di attività di una nuova prima squadra, che avrà una sua propria affiliazione. In mattinata Ricci è stato a Roma e si è incontrato con il vicepresidente federale Gaetano La Guardia. Il via alla nuova storia è stato dato, nella prima quindicina di luglio la Fip farà presente in base alle richieste avanzate dalla Polisportiva 1871 cosa potrà concedere alla neonata società, nel rispetto dei diritti acquisiti dalle squadre più anziane e dei regolamenti federali. E nel rispetto anche del budget che Ricci – che quindi ha in mano una sponsorizzazione – potrà preparare insieme con lo staff amministrativo che adesso, dopo aver presentato quello tecnico, è chiamato a comporre. Quindi non è lecito per nessuno avventurarsi in considerazioni su Lega Gold, Silver, DNB o altre ipotesi.
La fine di un percorso di giovanili con chiaro sapore professionistico riporta la Mens Sana a valori sportivi più vicini alla tradizione: verrà eliminata la foresteria creata ai tempi dei quattrini di babbo Monte, che ha dato titoli alla società e l’affermazione personale al coach di casa Simone Pianigiani, prima dell’avventura degli scudetti in serie. Ma non c’è da chiedere molto di più di una ripartenza che, se per le giovanili sembra abbastanza semplice, per una prima squadra è un percorso ancora pieno di incognite e dagli esiti tutt’altro che scontati. Poco importa se dalla prossima Supercoppa mancherà la finalista perdente di Coppa Italia e una delle due finaliste scudetto, il vecchio blasone non esiste più. Ci vuole determinazione ed entusiasmo per non perdersi nelle secche del semiprofessionismo a cui sembra destinata la nuova squadra. Ma gli step seguiranno successivi con l’esito della Camera di Consiglio, l’arrivo del curatore fallimentare, le prime decisioni Fip sul nuovo affiliato che, ricorda Ricci, sarà sempre e solo Mens Sana. Poi l’inizio di un nuovo cammino, in attesa di recuperare le vestigia del vecchio e di ritornare in auge nella massima serie.