Recuperato McCalebb, la Mps va avanti senza la sua coppia NBA deludente a Barcellona
di Enrico Campana
SIENA. E’ finita a Barcellona la miglior MPS dell’anno, quella del fantastico recupero nel playoff di Euroleague contro l’Olimpiakos, quella galvanizzata dagli show di Hairston e Jaric proclamati MVP del 3° e 4° turno. Sembra proprio così, mentre intanto scaduto il part-time di 4 mesi (contratto bimensile trasformato in un mensile con rinnovo) ha fatto le valigie il nigeriano Akindele che nella fugace apparizione contro il Panathinaikos in semifinale si giocò la conferma (4 punti in 6’54”).
Quella che sembrava la coppia jolly per conquistare la prima Coppa dei Campioni non ha avuto però a sua volta miglior successo nella spedizione spagnola e col pieno recupero di McCalebb coach Pianigiani è tornato alla formula d’inizio stagione dovendo sottostare inoltre alle norme regolamentari delle quote, che consentono di utilizzare 6 stranieri contro gli 8 dell’Euroleague. In realtà Siena può mettere in campo un settimo straniero, Shaun Stonerook, diventato italiano per matrimonio e papabile per la nazionale, anche se fino ad oggi ha sempre rifiutato la convocazione e difficilmente tornerà sulle proprie decisioni nonostante sia facile intuire come gli si propetti una sfida stimolante, quella di poter giocare gli europei, guadagnare le Olimpiadi e poter magari giocare contro il Dream Team a Londra, e quindi di diventare famoso anche in America.
Se Malik Hairston ha giocato una buona semifinale (12 punti) ma è sparito nella finale per il 3° posto (4 punti, 1/5 al tiro in 18 minuti), e non ha trovato posto in formazione nelle ultime 3 gare, quella con Roma che chiudeva la regulas season e le due dei playoff contro la Virtus Bologna e ci potrebbero essere delle sorprese sulla sua permanenza a Siena.
Per quanto riguarda invece Jaric, ha giocato la sua ultima partita in campionato il 24 aprile a Bologna segnando 6 punti, quella di rodaggio con Avellino, alla vigilia di Barcellona, è stata impostata invece sul collaudo del rientrante McCalebb. Una volta a Barcellona Pianigiani decise di affidargli la bacchetta di comando fidando sulla classe, la capacità di giocare in 3-4 ruolo, sulle forti motivazioni, per prima un possibile trionfo bis nella manifestazione, e naturalmente convinto della formula dei 3 play che non offrì i risultati sperati e fu quasi un boomerang, un tasto trascurato per mettere invece l’accento sugli arbitraggi. Tornato in forma giocando 11 gare di campionato con 6,3 punti e 17 minuti, e con ottime percentuali di tiro (il 53 per cento da 2 e il 56 da 3) Jaric mancò la grande occasione segnando in Spagna un solo canestro in 2 gare, 0 punti con 0/3 contro il Panathinaikos in 14’32” di gioco e 2 punti e 1/5 e 0/1 in 11’26” nella finale col Real Madrid. E si capì bene, ma venne ignorato, un piccolo particolare: che la necessità di dare una chance a McCalebb era costato il sacrificio di Zisis, davvero eccezionale questa stagione come play titolare con McCalebb infortunato.
A meno di infortuni, Marko Jaric rimane a Siena fino al termine della stagione in veste di “insurance player”, come definiscono in America quei giocatori definitivi una specie di polizza d’assicurazione che hanno anche funzioni di jolly nel caso di cali di forma di qualche titolare, o per le caratteristiche delle formazioni avversarie, oltre che essere utili per alzare la competitività degli allenamenti. Non c’è quindi nessun caso-Jaric, problemi di spogliatoio o con il tecnico o il club, ma solamente una logica saggia di equilibri tecnici e rispetto dei contratti in essere per la prossima stagione per quanto riguarda il play-guardie. McCalebb ha altri 2 anni di contratto, uno invece Zisis e Carraretto che da parte sua ha subito approfittato del maggior spazio nella formazione più italiana col top stagionale, 15 punti, con 5/7 da 34 punti in gara1 contro la Virtus Bologna.
Il colpo di scena sulla strada del 5° scudetto potrebbe non essere dunque Jaric ma Malik Hairston, il primo giocatore ancora fresco di NBA ingaggiato da Siena. Il suo posto nella formazione della prossima stagione, potrebbe infatti tornare in discussione nonostante la revisione dell’accordo raggiunto a inizio stagione fra Hairston e il suo presidente.
Il segnale di questa possibile “rottura” potrebbe essere l’esclusione nelle ultime due partite di Malik Hairston che avvalora l’ipotesi di un suo ritorno a San Antonio in virtù del miglioramento tecnico. Ma si parla anche delle offerte di un paio di club europei, per cui il moro di Detroit col n.1 sulla maglia preferirebbe transare l’uscita da Siena che ha dichiarato di aver spalmato in due stagioni il contratto annuale in seguito all’esito degli esami medici. La Mps gli offrì, si disse, la possibilità di risolvere i problemi alla schiena e mostrare le sue notevoli potenzialità in cambio di un adeguamento economico. Un accordo che però il suo agente riterrebbe impugnabile.
SIENA. E’ finita a Barcellona la miglior MPS dell’anno, quella del fantastico recupero nel playoff di Euroleague contro l’Olimpiakos, quella galvanizzata dagli show di Hairston e Jaric proclamati MVP del 3° e 4° turno. Sembra proprio così, mentre intanto scaduto il part-time di 4 mesi (contratto bimensile trasformato in un mensile con rinnovo) ha fatto le valigie il nigeriano Akindele che nella fugace apparizione contro il Panathinaikos in semifinale si giocò la conferma (4 punti in 6’54”).
Quella che sembrava la coppia jolly per conquistare la prima Coppa dei Campioni non ha avuto però a sua volta miglior successo nella spedizione spagnola e col pieno recupero di McCalebb coach Pianigiani è tornato alla formula d’inizio stagione dovendo sottostare inoltre alle norme regolamentari delle quote, che consentono di utilizzare 6 stranieri contro gli 8 dell’Euroleague. In realtà Siena può mettere in campo un settimo straniero, Shaun Stonerook, diventato italiano per matrimonio e papabile per la nazionale, anche se fino ad oggi ha sempre rifiutato la convocazione e difficilmente tornerà sulle proprie decisioni nonostante sia facile intuire come gli si propetti una sfida stimolante, quella di poter giocare gli europei, guadagnare le Olimpiadi e poter magari giocare contro il Dream Team a Londra, e quindi di diventare famoso anche in America.
Se Malik Hairston ha giocato una buona semifinale (12 punti) ma è sparito nella finale per il 3° posto (4 punti, 1/5 al tiro in 18 minuti), e non ha trovato posto in formazione nelle ultime 3 gare, quella con Roma che chiudeva la regulas season e le due dei playoff contro la Virtus Bologna e ci potrebbero essere delle sorprese sulla sua permanenza a Siena.
Per quanto riguarda invece Jaric, ha giocato la sua ultima partita in campionato il 24 aprile a Bologna segnando 6 punti, quella di rodaggio con Avellino, alla vigilia di Barcellona, è stata impostata invece sul collaudo del rientrante McCalebb. Una volta a Barcellona Pianigiani decise di affidargli la bacchetta di comando fidando sulla classe, la capacità di giocare in 3-4 ruolo, sulle forti motivazioni, per prima un possibile trionfo bis nella manifestazione, e naturalmente convinto della formula dei 3 play che non offrì i risultati sperati e fu quasi un boomerang, un tasto trascurato per mettere invece l’accento sugli arbitraggi. Tornato in forma giocando 11 gare di campionato con 6,3 punti e 17 minuti, e con ottime percentuali di tiro (il 53 per cento da 2 e il 56 da 3) Jaric mancò la grande occasione segnando in Spagna un solo canestro in 2 gare, 0 punti con 0/3 contro il Panathinaikos in 14’32” di gioco e 2 punti e 1/5 e 0/1 in 11’26” nella finale col Real Madrid. E si capì bene, ma venne ignorato, un piccolo particolare: che la necessità di dare una chance a McCalebb era costato il sacrificio di Zisis, davvero eccezionale questa stagione come play titolare con McCalebb infortunato.
A meno di infortuni, Marko Jaric rimane a Siena fino al termine della stagione in veste di “insurance player”, come definiscono in America quei giocatori definitivi una specie di polizza d’assicurazione che hanno anche funzioni di jolly nel caso di cali di forma di qualche titolare, o per le caratteristiche delle formazioni avversarie, oltre che essere utili per alzare la competitività degli allenamenti. Non c’è quindi nessun caso-Jaric, problemi di spogliatoio o con il tecnico o il club, ma solamente una logica saggia di equilibri tecnici e rispetto dei contratti in essere per la prossima stagione per quanto riguarda il play-guardie. McCalebb ha altri 2 anni di contratto, uno invece Zisis e Carraretto che da parte sua ha subito approfittato del maggior spazio nella formazione più italiana col top stagionale, 15 punti, con 5/7 da 34 punti in gara1 contro la Virtus Bologna.
Il colpo di scena sulla strada del 5° scudetto potrebbe non essere dunque Jaric ma Malik Hairston, il primo giocatore ancora fresco di NBA ingaggiato da Siena. Il suo posto nella formazione della prossima stagione, potrebbe infatti tornare in discussione nonostante la revisione dell’accordo raggiunto a inizio stagione fra Hairston e il suo presidente.
Il segnale di questa possibile “rottura” potrebbe essere l’esclusione nelle ultime due partite di Malik Hairston che avvalora l’ipotesi di un suo ritorno a San Antonio in virtù del miglioramento tecnico. Ma si parla anche delle offerte di un paio di club europei, per cui il moro di Detroit col n.1 sulla maglia preferirebbe transare l’uscita da Siena che ha dichiarato di aver spalmato in due stagioni il contratto annuale in seguito all’esito degli esami medici. La Mps gli offrì, si disse, la possibilità di risolvere i problemi alla schiena e mostrare le sue notevoli potenzialità in cambio di un adeguamento economico. Un accordo che però il suo agente riterrebbe impugnabile.