Trinchieri: "Alla Mens Sana anche l
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di Umberto De Santis
SIENA. Il dopopartita nei commenti dei due coach. Comincia Andrea Trinchieri: “Abbiamo dimostrato dove può portare il lavoro, la dedizione, lo spirito di sacrificio e l’unità di intenti. Siamo arrivati vicini, anche se non abbastanza, a vincere questa Coppa Italia. Qualcuno potrebbe pensare che io sia deluso, ma deluso ha un’accezione negativa, come se pensassi che i miei giocatori non abbiano fatto tutto quello che potevano. Invece sono esclusivamente dispiaciuto perchè i miei ragazzi hanno fatto molto di più. Abbiamo disputato delle Final Eight bellissime, abbiamo giocato bene e messo il naso davanti contro Siena. Forse l’unica cosa che ci è mancata in un momento di grande pressione è un po’ di lucidità dovuta alla stanchezza. Però se Green avesse segnato qual tiro libero dall’angolo sul -5 a due minuti dalla fine forse staremmo raccontandoci una storia diversa. Abbiamo comunque fatto una bellissima figura e sono estremamente orgoglioso della nostra prestazione”.
SIENA. Il dopopartita nei commenti dei due coach. Comincia Andrea Trinchieri: “Abbiamo dimostrato dove può portare il lavoro, la dedizione, lo spirito di sacrificio e l’unità di intenti. Siamo arrivati vicini, anche se non abbastanza, a vincere questa Coppa Italia. Qualcuno potrebbe pensare che io sia deluso, ma deluso ha un’accezione negativa, come se pensassi che i miei giocatori non abbiano fatto tutto quello che potevano. Invece sono esclusivamente dispiaciuto perchè i miei ragazzi hanno fatto molto di più. Abbiamo disputato delle Final Eight bellissime, abbiamo giocato bene e messo il naso davanti contro Siena. Forse l’unica cosa che ci è mancata in un momento di grande pressione è un po’ di lucidità dovuta alla stanchezza. Però se Green avesse segnato qual tiro libero dall’angolo sul -5 a due minuti dalla fine forse staremmo raccontandoci una storia diversa. Abbiamo comunque fatto una bellissima figura e sono estremamente orgoglioso della nostra prestazione”.
“Il nostro secondo quarto – ha continuato l’allenatore della Pallacanestro Cantù – è stato di grandissimo impatto. Lo stesso impatto avremmo dovuto averlo nell’ultimo periodo quando si è decisa la partita. Però oggi si è scoperto perchè Siena vince tante partite. Noi abbiamo cercato di fare ciò che facciamo sempre, ma la loro fisicità ha fatto sì che lo facessimo peggio del solito. Il numero di contatti di Siena ci ha portato un po’ fuori dalle consuete traiettorie Mi è mancato qualche ricambio per le rotazioni, il quarto fallo di Micov le ha messe in ris alto. E poi l’esperienza. Abbiamo solo due giocatori che hanno fatto finali: Marconato e Mian. Alla Mens Sana anche l’autista del loro autobus ha fatto dieci finali…”.
Grandissima soddisfazione per Simone Pianigiani in questi “quattro giorni di follia” come da lui stesso definita la Coppa Italia: “Abbiamo vinto l’ultimo trofeo del 2010, il primo del nuovo anno e tutti ci avevano detto che non eravamo favoriti, che il cambiamento rispetto all’assetto degli anni passati era troppo forte. Abbiamo fatto una grande performance avendo di fronte un’ottima avversaria nel momento in cui sta producendo il suo miglior gioco, un progetto che va avanti da un anno e mezzo. Le dieci finali vinte non mi hanno fatto dimenticare le finali perse, perché in Eurolega si gi ocano tante “finali” e un allenatore queste se le ricorda. Oggi ero già contento di essere arrivato in finale, con tutti i nostri problemi, le nostre difficoltà, alla fine di una partita dura abbiamo vinto quasi in controllo. Abbiamo dimostrato a tutti di esserci, questo era importante, poi vincere o perdere è relativo, questa squadra ha fatto vedere il percorso importante che ha fatto. Segreti nella Mens Sana non ce ne sono, io credo solo al lavoro, alla dedizione totale, a questo gruppo di giocatori che si sono trasformati in gruppo, con un plauso ai miei collaboratori che individuano i particolari, i dettagli che fanno grande il team e che io insegno ai giocatori, e chi ha messo in piedi gli atleti dopo tanti acciacchi. Sapete che io non parlo dei singoli, sono stati tutti meravigliosi.
Anna Cremascoli è la proprietaria della Pallacanestro Cantù col fratello Paolo: “Sono orgogliosa dei miei ragazzi. E sono grata a tutti loro per averci fatto vivere per tre giorni un bellissimo sogno”.
Nasconde bene dietro a un sorriso il tumulto di emozioni che sta tenendo a bada: “Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, unita e forte sotto ogni aspetto. Ci credevamo tutti e questo è molto bello. E’una cosa che unisce ancora di più l’uno all’altro. Faremo sicuramente tesoro di questa esperienza e posso dire che c i ripresenteremo ancora più determinati il prossimo anno per concretizzare il sogno che ci è sfuggito ora. Comunque, se a inizio stagione mi avessero detto di firmare per la finale di Coppa Italia avrei messo non una firma ma dieci. E’che quando senti il profumo della grande impresa è difficile fermarti alla semplice partecipazione. Vuoi vincere”.
Chiosa Ferdinando Minucci: “Questa vittoria ha un sapore speciale. Avevamo la pressione sulle spalle perché, non lo nascondiamo, siamo arrivati qui come favoriti. Tanti pensavano che fosse l’anno buono per veder perdere Siena, invece…. E’ difficile, ora come ora, esprimere in pieno le sensazioni. La più forte, però, è che abbiamo un gruppo solido, chi viene da noi riesce sempre a dare il massimo e questa è la nostra migliore capacità. Magari altrove ci sono giocatori più forti , ma noi abbiamo sempre la certezza di dare il massimo ogni volta. Poi, se qualcuno ci è superiore, lo accettiamo perché fa parte dello sport”. Dediche particolari? “E’ un successo di tutti, questa volta più del solito perché eravamo in emergenza, senza il play titolare e con le guardie che si sono sacrificate per il bene comune. Non è vero che le vittorie stancano, forse succede agli altri ma non a noi. C’erano tante persone che hanno affrontato un lungo viaggio per sostenerci e meritano un ringraziamento. Un grazie anche al nostro sponsor, che ci permette di dire la nostra nel professionismo”.
La squadra è ripartita nella primissima mattinata di oggi alla volta di Siena, essendo previsto un allenamento nel pomeriggio per iniziare la preparazione della sfida di mercoledì sera al Palaestra alle ore 20:45 contro il Partizan Belgrado, per il quarto turno di Eurolega, decisiva per il superamento del turno stesso. Non c’è tempo per gioire di questa straordinaria vittoria, il presente incombe. Jaric dovrebbe aver superato l’affaticamento muscolare, gli altri dovrebbero stare tutti bene.
Ecco anche il commento di alcuni giocatori. Comincia Rimantas Kaukenas con grande entusiasmo “Una sensazione incredibile. Questa è stata la Coppa più difficile da vincere. Ci vuole tanta energia, tante emozioni, sono contentissimo, per tutti i miei compagni, per la squadra, per la società ma soprattutto per la mia famiglia, per mia moglie, per le bimbe: vi amo! E amo anche tutta la gente di Siena”. Nikos Zisis ha fatto un capolavoro: “Complimenti a tutti, è una coppa straordinaria. Ho dormito poco dopo la semifinale perché non avevo giocato bene quindi volevo assolutamente dare il massimo e vincere.” David Moss è incontenibile, si è visto anche nell’intervista in televisione negli spogliatoi: “La mia prima Coppa, non potete capire la mia felicità, è bellissimo, con i miei compagni. Sono davvero contento. Abbiamo giocato una grande partita, intensa, con il cuore. Adesso lasciatemi festeggiare.”