Art.12, comma 4: la sanzione ripetuta va scontata, ma la Giudicante accogli il ricorso
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ROMA. Il giudice sportivo della Fip aveva analizzato i provvedimenti disciplinari relativi a gara 5 tra Cimberio e Montepaschi. Daniel Hackett, già squalificato una volta per l’affaire Twitter e Bobby Brown a sua volta sanzionato per la gara contro l’EA7 Emporio Armani del 3 marzo ( squalifica per 1 gara per comportamento offensivo nei confronti degli arbitri, a fine gara (30,1/1b RG) [rec.] (22,4 RG) Sostituita con ammenda di Euro 3.000,00. (12,4 RG), essendo recidivi ai sensi del comma 4 dell’articolo 12 dovrebbero esser appunto fuori dalla gara di domani sera al PalaEstra di Siena. Di seguito il comunicato stampa della Fip:
Campionato Serie A – Playoff, Semifinali – Gara del 03-06-2013
ACHILLE POLONARA (Gioc. CIMBERIO VARESE) squalifica per 1 gara per comportamento reciprocamente offensivo nei confronti di tesserati avversari; fatto che non degenerava per il pronto intervento dei dirigenti di entrambe le squadre. Sostituita con ammenda di Euro 3.000,00.
ADRIAN GERARD BANKS (Gioc. CIMBERIO VARESE) squalifica per 1 gara per comportamento reciprocamente offensivo nei confronti di tesserati avversari; fatto che non degenerava per il pronto intervento dei dirigenti di entrambe le squadre. Sostituita con ammenda di Euro 3.000,00.
DANIEL LORENZO HACKETT (Gioc. MONTEPASCHI SIENA) squalifica per 1 gara per comportamento reciprocamente offensivo nei confronti dei tesserati avversari; fatto che non degenerava per il pronto intervento dei dirigenti di entrambe le squadre.
ROBERT DOUGLAS BROWN III (Gioc. MONTEPASCHI SIENA) squalifica per 1 gara per comportamento reciprocamente offensivo nei confronti dei tesserati avversari; fatto che non degenerava per il pronto intervento dei dirigenti di entrambe le squadre.
Nel provvedimento viene anche sanzionato il terreno di gioco:
CIMBERIO VARESE ammenda di Euro 3.000,00 per esposizione di striscioni offensivi, per offese e minacce collettive frequenti del pubblico agli arbitri nonché nei confronti di tesserati avversari, per lancio di oggetti non contundenti (palle di carta, una bottiglietta di plastica vuota) collettivo e frequente colpendo i tesserati avversari all’uscita del campo, per lancio di oggetti contundenti (monete) collettivo sporadico colpendo senza danno i tesserati avversari all’uscita del campo.
Ma il 29 maggio, dopo gara 2 vinta dalla Cimberio con due liberi di Green quasi allo scadere e seguiti dal disperato tentativo di Brown, il PalaWhirlpool era stato sanzionato con la squalifica:
Provvedimento del 29 maggio 2013 CIMBERIO VARESE squalifica del campo di gioco per 1 gara per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri nonché nei confronti di un tesserato ben individuato,per minacce verbali collettive e frequenti del pubblico agli arbitri, per lancio di oggetti non contundenti (palle di carta) collettivo sporadico senza colpire, per lancio di oggetti contundenti (monete, accendini, una bottiglietta chiusa, una scarpa) collettivo frequente colpendo senza danno, perché , in occasione del terzo periodo, il lancio di oggetti contundenti e non contundenti, provocava temporanea sospensione della gara. Nella determinazione della sanzione si è tenuto conto delle attenuanti generiche. Sostituita con ammenda di Euro 12.000,00.
Si legge bene che le contestazioni fatte dall’autorità federale giudicante ai padroni di casa sono sempre le stesse. Il regolamento in proposito parla chiaro: la seconda volta la squalifica del campo è effettiva. Perché gli atleti si e il terreno di gioco no? Due pesi e due misure? Certo non ci voleva altro per rendere più che incandescente il clima di domani sera. Nel tardo pomeriggio si è diffusa la voce che la Mens Sana Basket abbia presentato ricorso. Quindi ecco l’ultimo colpo di scena, riassunto dal comunicato ufficiale della società di viale Sclavo: “La Commissione Giudicante Nazionale, nella seduta odierna, in parziale accoglimento del ricorso della società Mens Sana Siena applica ai tesserati Daniel Lorenzo Hackett e Robert Douglas Brown III la sanzione della deplorazione”. Perciò come non detto, come non scritto.