La Mens Sana trova la vittoria attaccando il canestro
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/cut1360402147766.jpg)
MENS SANA SIENA – TRENKWALDER REGGIO EMILIA 82-73 (23-23; 37-39; 62-57)
MENS SANA SIENA: Brown 22, Eze 2, Rasic 3, Kangur 3, Sanikidze 5, Ress 3, Ortner, Lechthaler 2, Neri, Janning 17, Hackett 8, Moss 17. All. Banchi.
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Jeremic 12, James, Taylor 10, Brunner 20, Antonutti 13, Veccia, Filloy, Slanina 3, Cervi 3, Silins, Deguara, Cinciarini 12. All. Menetti.
di Umberto De Santis
MILANO. La foto-ricordo della Mens Sana di stasera è tutta nella gamba fasciata di Tomas Ress che dopo 26’ di partita riceve l’invito di Luca Banchi ad andare sul cubo dei cambi. Reggio Emilia è un osso troppo duro, specialmente quando il tiro da tre non conforta (11/29, 37,9%), e bisogna provare di tutto per non trovarsi a giocare i punti decisivi nei secondi finali. I complimenti vanno a Menetti, coach reggiano fatto in casa, per come ha saputo mettere in campo la squadra e come l’ha preparata a replicare ai giochi studiati dallo staff di Banchi, costruendo un gruppo veramente forte ed equilibrato, che riesce a stare in partita anche se stasera non avrà il consueto apporto di Taylor, il miglior marcatore della serie A.
La Montepaschi parte subito con un 5-0 firmato dai suoi mattatori Brown e Moss, ma la reazione della Trenkwalder è nelle pronte mani di Antonutti 5-4. Al 5’ siena sembra allungare 15-8, ma la reazione di Cinciarini e Jeremic porta gli emiliani avanti 15-16 e a non perdere il contatto con l’efficace Cervi, tanto che il periodo si chiude in parità 23-23. Jeremic in avvio secondo periodo si prende una bomba importante, Brunner si fa spesso gioco dei lunghi senesi (Eze insufficiente e sovente fuori posizione), si viaggia in perfetto equilibrio. A metà tempo la tripla di Sanikidze e la schiacciata di Lechthaler sembrano far allungare la Mens Sana 32-28, però il parziale di 0-9 per gli emiliani li porta decisamente in vantaggio a pochi secondi della fine; solo una bomba di Kangur a fine quarto tiene la Montepaschi a contatto 37-39. Dieci palle perse per i senesi non sono pareggiate dai sette rimbalzi in attacco su quindici complessivi, visto che i reggiani hanno 12/20 al tiro.
La ripresa è combattuta con la Trenkwalder a trovare azioni importanti da Brunner e Antonutti, mentre i biancoverdi hanno punti importanti dal solo Brown. Però l’atteggiamento dei toscani vuole la ricerca del tiro da sotto, scelta che alla fine pagherà. Così si arriva al 26’ e all’ingresso di Ress, che permette una interpretazione più incisiva della gara dei senesi, mentre tocca ai reggiani caricarsi di falli. Banchi trova anche giocate importanti da Rasic e da Janning in crescendo offensivo. La penetrazione di Bobby Brown vale per Siena il vantaggio nel finale di periodo 62-57, ma la gara è ancora tutta da giocare.
Ultimo quarto: Jeremic si prende la tripla di apertura 62-60, Banchi viaggia con la trazione Rasic-Hackett, ma le due squadre sono a contatto 65-62 e Ress torna in panchina, dopo essersi toccato la gamba infortunata. Quintetto basso per Siena, difese dure con gli emiliani a riempirsi di falli anzitempo. Brunner, senza Ress in area, ritrova il canestro 65-64. Ma è il Daniel-time che con la consueta grinta riporta a distanza Reggio, con la tripla di Brown 70-64 con 4’50 da giocare. Taylor e Hackett vanno a segno a ripetizione, al 37’ è 74-68. Il momento risolutore sembra essere nelle mani di Janning, che si prende una tripla cruciale senza paura 77-68 e timeout per Menetti che vede sfuggire il match. La Trenkwalder cerca il canestro con foga, Brunner sfrutta parzialmente i liberi. Nella sagra degli errori esce ancora una volta Matt Janning con la bomba dell’80-69 allo scoccare dell’ultimo minuto. Cinciarini mette due liberi, ma poi Reggio subisce il contropiede sulla rimessa senese. E finisce 82-73, per la delusione dei numerosi e chiassosi tifosi reggiani. Semifinale domani sera (ore 20:30) contro Sassari: l’ultima volta fu un’asfaltata da trenta punti per gli isolani. Semifinale come da pronostico, ma per nulla scontata.