La 38esima edizione della Coppa Italia oscurata dall'assemblea di Lega di sabato
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di Umberto De Santis
SIENA. A meno di quarantott’ore dall’inizio delle Final Eight di Coppa Italia la notizia dell’infortunio di Josh Carter ha fatto il giro di Siena, ma in serata un tweet del giocatore ha rassicurato sulla sua presenza, domani alle 13, nella partita Mens Sana Siena – Acea Roma, che inaugurerà la 38esia edizione della manifestazione. La Mens Sana, sponsorizzata Montepaschi, ha una storia recente importante in questa Coppa: 6 vittorie nelle ultime nove edizioni, compreso lo scorso anno con una finale incredibile (18-0 in apertura) su Varese. E come lo scorso anno Siena non entrerà come favorita di turno. Il ruolo – come e più dello scorso anno – tocca all’Olimpia Milano, che giocherà in casa ed ha raggiunto, con l’acquisto di Hackett, una completezza e una “chimica” di livello assolutamente straordinario.
Straordinariamente difficile sarà pronosticare chi potrebbe sbarrarle il passo verso la vittoria annunciata. Il campionato 2013-14 ha mostrato tali segni di costante equilibrio da rendere difficile capire le sfumature che faranno la differenza fra le formazioni che scenderanno in campo. Certo la dolorosa rinuncia a Cinciarini per repentino infortunio mette su un gradino più basso la Grissin Bon, costretta a puntare forte sull’ultimo arrivato Kaukenas, che in una formazione con un gioco collaudato si è magicamente subito inserito. Ma di fronte avrà Cantù. La squadra dal rendimento – fra campionato e coppe – più costante fino ad oggi. Milano completa il quadro del lato destro del tabellone affrontando come ultima gara del venerdì il Banco Sardegna di Meo Sacchetti, formazione di talento, ma imprevedibile negli umori, che dovrebbe recuperare Marques Green e Drew Gordon: importante sarà l’atteggiamento delle squadre in campo, dove Sassari cercherà di giocare la sua pallacanestro veloce nella quale si esaltano le caratteristiche dei suoi giocatori.
Dal lato sinistro del tabellone la vincente di Siena-Roma (che parte ad handicap avendo rescisso con Jordan Taylor nell’imminenza della partenza per Milano), se la vedrà con quella di Enel Brindisi – Umana Venezia. La squadra rivelazione del campionato, meritatamente capolista fin dall’inizio, si troverà contro una Reyer che era partita con tanti favori nei pronostici, poi persa nelle sue incertezze (il tonfo di Siena è stato clamoroso, in verità) e rifiorita intorno al nuovo coach Markovski, anche se ultimamente ha perso un poco di brillantezza e chiaramente tutti la tengono in giusta considerazione. Fermiamoci così a venerdì. Giocando tutti i giorni le incognite sono talmente tante che solo i bollettini delle infermerie del sabato mattina ci potranno aiutare a presentare le partite del pomeriggio. E’ la bellezza della Coppa Italia, questa incertezza e intensità che nasce dalla sfida secca dentro/fuori e che può provocare risultati a sorpresa. Una occasione d’oro per gli outsiders e l’ultima di quest’anno, perché nelle sette gare della finale scudetto vince sempre il più forte.
Ma al netto delle assenze e degli infortuni dell’ultima ora, mediaticamente le prove che offriranno le squadre sul parquet rischiano di essere oscurate dall’assemblea di Lega, che è stata repentinamente convocataper sabato, giornata di semifinali. Che si parlasse in Lega di un cambio di passo nella conduzione e negli obiettivi e quanto fosse necessario un ricambio al vertice, in cui Valentino Renzi ha già fatto il suo tempo con due mandati, è cosa nota da molti mesi. Ma l’accelerazione improvvisa verso una nomina quasi plebiscitaria per Ferdinando Minucci (un nome già gettonato in estate, che sembrava frutto di una congiura per togliere a Siena il comandante in capo), provocata dalla signora Cremascoli, ha colto tutti di sorpresa. Certo la dirigenza Olimpia, dietro le quinte a favorire con il suo ok la candidatura forse dopo aver ricevuto Hackett su un piatto d’argento, ha avuto un peso decisivo: il basket tricolore non può fare a meno dello sponsor Armani a prescindere dal risultato sportivo (quello lo darà il campo come è sempre stato da quando lo stilista ha abbinato il suo brand alla società milanese). E poiché stiamo scrivendo del grande elettore di Renzi, che ha fatto una carriera da dirigente sportivo di importante spessore, possiamo ritenere che l’affiatamento e la concordia fra i due farà uscire presidente Minucci già nella riunione di sabato. In carica o in pectore fa poca differenza: vinte le resistenze di Roma, che avrebbe preferito puntare su un D’Antoni – d’antan, e parzialmente quelle di Bologna, visto il realismo di Villalta, per la Lega si apre un periodo di cinque mesi in cui gettare le basi del rinnovamento del basket italiano già dal campionato 2014-15.