Elezione con maggioranza-record
di Enrico Campana
SIENA. Elezione-record con maggioranza record – anzi da Guinness, il 100% – alla presidenza della Lega Nazionale Pallacanestro (che significa oltre 200 club, dalle Alpi all’Etna) per Fabio Bruttini.
Il primo a complimentarsi col nuovo n.1 della galassia dei dilettanti è stato il presidente della Fip Dino Meneghin, l’ha seguito a ruota Gaetano Laguardia. Il manager senese, 56 anni, non aveva fatto la minima campagna per questa poltrona e ancora una settimana fa era ancora titubante. E ha dissimulato il suo sentimento, tanto che alle 13 aveva già lasciato l’hotel di Bologna dove i delegati gli hanno affidato il mandato di arrivare alla scadenza del ciclo olimpico. Scelta obbligata per affidare a un pontiere prestigioso, sia come uomo di basket che come imprenditore il rilancio dopo che l’ex presidente era finito in carcere per una storia di mazzette ricevute da imprenditori al fine di avere delle licenze da parte dell’ufficio tecnico del comune ligure del quale era responsabile.
Bruttini è stato salutato da un lungo applauso, alle 18 era già nel palazzetto della Virtus per assistere al debutto della squadra Under 17 campione d’Italia e subito dopo si è portato al Palasport per il debutto casalingo della squadra ammiraglia del club ricevendo un lungo applauso prima dell’inizio di Consum.it-Ferentino. Pur con le migliori intenzioni i suoi giocatori e il coach anche se avanti di 14 punti (40-16), non sono riusciti a fargli il regalo che avrebbe coronato una giornata indimenticabile, vincere la seconda gara e cominciare la stagione in testa alla classifica. Certo Spizzichini è un giocatore individualmente forte, ma non ha il timing in regia di Matteo Imbrò e Amedeo Tessitori è apparso completamente fuori forma, e si è notato che squadra ha bisogno di tornare a lavorare di più sui fondamentali per evidenziare la sua vera forza che non sono i nuovi arrivati ma i vari Bianconi, Rovere e Pascolo e naturalmente Tessitori, il miglior lungo italiano sotto i 20 anni, e cioè i gioielli degli scudetti e della politica vincente della società.
Un’ultima nota non proprio simpatica: sarà stato che questa presidenza è maturata come un blitz, tanto che la Lega Nazionale pallacanestro aveva presentato a Milano il campionato senza un presidente quando con bastava anticipare l’elezione di 15 giorni, visto l’esito scontato dell’assemblea, ma 24 ore dopo l’elezione il sito ufficiale non metteva una riga dell’elezione plebiscitaria con una dichiarazione del neo-eletto, il suo profilo e i nomi dei 9 consiglieri. In compenso c’era in apertura la presentazione di Virtus-Ferentino con una lunga intervista di coach Mecacci. Complimenti, naturalmente, a chi gestisce il campionato perchè ha perso un’ottima occasione per dare rappresentatività a questa scelta.
Ecco comunque gli eletti della 35.a assemblea: Presidente: Fabio Bruttini (Virtus Siena). Consiglieri: per la A Maurizio Modolo (Trieste), Julio trovato (Pms Torino), Francesco Venza (Orlandina), per la B Walter Fusco (Scauri), Elio Parietti (Cecina), Marco Tajana (Lb Basket), per la C Umberto Arletti (Salus Bologna), Oscar Lucati (Montebelluna), Ezio Vaghi (Saronno). Arletti che è stato presidente pro tempore dovrebbe essere nuovamente essere il vice-presidente, ma non c’è nessuna comunicazione ufficiale in proposito.
E mancando un profilo del neo-presidente, ci sembra giusto presentarlo anche se lui è Mister Understatemen per antonomasiat. Bruttini ha giocato nella Mens Sana della promozione in A ai tempi in cui il padre era presidente della Polisportiva (e c’è la firma del padre, il cav.Mario sotto la targa in bronzo che ricorda l’inaugurazione nel 24 ottobre 1976). La carriera di giocatore ha risentito di uno stop per problemi alla schiena, poi ha giocato alla Virtus dal ’76 al ’79 è stato consigliere e poi presidente dall’89 del club di “Don Basket”, alias il sacerdote coach.filosofo educatore prf.Armando Perucatti artefice di quella Scuola di basket e vita che gli ha permesso, appunto, di gestire un’eredità di grande valore così da essere scelto da oltre 200 società senza il minino distinguo o obiezione. E’ anche imprenditore di riferimento e membro del Collegio Nazionale della Federcomlegno e della Confindustria di Siena. Tutto lavoro, famiglia, basket e contrada (Chiocciola), meritatissima la medaglia d’Oro al Mangia 2011.