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EFES PILSEN ISTANBUL – REAL MADRID 60 – 77
(12-13, 24-35, 35-54)
EFES PILSEN ISTANBUL: Wisniewski 3, Akyol ne, Roberts 2, Tunceri 14, Thornton 10, Gonlum 8, Arslan 3, Radulijca 3, Vujcic 7, Nachbar 6, Murray 2, Guler 2. All. Perasovic
REAL MADRID: Tomic 14, Prigioni 6, Suarez 5, Reyes 10, Mirotic 2, Rodriguez 8, Velcckovic 1, Begic 5, Vidal 3, Fischer 2, Llull 17, Tucker 4. All. Messina
di Umberto De Santis
SIENA. Partita fondamentale per il cammino in Eurolega per la Mens Sana che però la vive… alla tv. Alla Sinan Erdem Arena oltre 14mila spettatori sono pronti a portare l’Efes Pilsen (reduce da una pessima coppa nazionale chiusa al primo turno perso contro il Besiktas), ai quarti di finale. Contro il Real Madrid di Ettore Messina, provatissimo per la sconfitta in finale in Copa del Rey contro l’avversaria di sempre, il Barcellona. Nella squadra turca manca Rakocevic, per un infortunio dell’ultima ora.
Subito Gonlum ad aprire la marcature. Le difese si stringono immediatamente e il primo quarto sarà una sagra del tiro al piccione. Pareggia Reyes, poi un 7-0 delle merengues con la tripla di Suarez. Le difficoltà in attacco dell’Efes vengono momentaneamente mascherate dalla bomba di Wisniewski al 7’ (7-11). Prigioni non riesce a giocare il pick’n’roll, entra Rodriguez anche perché il tiro da tre latita (1/8 nel primo quarto, 8/25 alla fine con Suarez 1/6 e Mirotic 0/2, i protagonisti della rimonta contro Siena), Thornton, Mirotic e Gonlum chiudono un quarto moscio 12-13.
Nel secondo quarto parte subito Begic con 5 punti in fila a cui risponde solo la tripla di Raduljica, poi il centro ex-Zalgiris commette fallo su Vujcic e lascia il posto a Tomic. Si sveglia Tucker, ma Velickovic è inconcludente, come stanco appare improvvisamente il quintetto turco (16-24 al 15’). Rientra Gonlum e con Murray firma il -4, ma Tomic è immarcabile (14p, 6r), il Real gioca con equilibrio perfetto che non lascia spazio al contropiede avversario che sbatte contro la difesa schierata madridista. Nel batti e ribatti esce la tripla di Llull per fermare il cronometro sul 24-35. Siena può cominciare a crederci.
Nella ripresa ti aspetti il ritorno dei turchi. Nachbar e Wisniewski sono pressoché nulli, Prigioni e Suarez fanno il loro comodo e il Real fugge via: Thornton non basta, Llull imbuca due bombe prima e dopo un timeout televisivo che non schiarisce le idee ai padroni di casa. A metà tempo Reyes per il 29-48, e la supremazia madrilista al rimbalzo indiscutibile (alla fine sarà 28 a 40r). Rientrano prima Arslan e poi Rodriguez e la musica non cambia. Fischer e ancora Rodriguez per il massimo vantaggio dei blancos 32-54. Un lay up di Vujcic per finire il terzo quarto con eloquente 35-54.
Perasovic, nell’ultima frazione, rimanda in campo Nachbar che sembra scuotersi con una bomba. Segna Lawrence, ma ancora Llull gela il palazzetto con una tripla: Messina ha sotto controllo la gara, e così la vuole mantenere. E sempre l’ennesima tripla di Llull (17p, 5/8 da tre) e un lay up di Reyes per fermare il cronometro al 35’ per un time out sul 45-66. Ora Perasovic tenta la carta dell’orgoglio: rientra Thornton (10p, 7r), atleta di carattere, con Guler e Tunceri (tripla) in campo ma la rimonta è impossibile. Messina manda in campo Vidal, l’ultimo giocatore in panchina, e Velickovic per fare passerella, Nachbar segna gli ultimi due tiri liberi per concludere l’incontro con un perentorio 60-77, che non lascia margini di discussione.
Ora l’Efes Pilsen è atteso da una trasferta durissima a Siena che sarà il vero spareggio del girone per sapere chi arriverà alle spalle del Real Madrid nel girone G. Pianigiani e tutta la truppa biancoverde possono già affilare le armi, le delusione del dopo-Real casalingo potrebbe diventare solo un ricordo un po’ antipatico.