Profumo di derby in Inghilterra: Real-Barça e CSKA-Olympiacos
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di Umberto De Santis
SIENA. Si sono completati i playoff con la disputa della bella (ovvero gara 5). In Spagna erano di fronte Barcellona e Panathinaikos; in Grecia Olympiacos vs. Anadolu Efes. Hanno vinto le due squadre che giocavano in casa, e che parteciperanno entrambe per la quarta volta negli ultimi cinque anni alle Final Four, vincendone una a testa (Barça 2010 a Parigi, Olympiacos 2012 a Istanbul: titoli 2009 e 2011 al Panathinaikos, che in Inghilterra non ci sarà). Nel programma londinese ci sarà spazio per due semifinali: una sarà il superclasico iberico Barcellona – Real Madrid; dall’altra parte del tabellone la rivincita della finale dello scorso anno, tra CSKA e Olympiacos. Due partite sentite e avvincenti, senza pronostico, in quanto andrà in campo l’elite europea del basket.
Barcellona-Panathinaikos. Gara 5 richiama il pubblico catalano (8000 persone contro le usuali 5000) e gli spagnoli sentono di non poter sbagliare. Zona in difesa, indigesta agli uomini di Pedoulakis, con il play Diamantidis che si carica di tre falli nei primi cinque minuti e togliendosi di fatto da una bella fetta di partita. Ukic non è all’altezza di sostituirlo, Navarro e Huertas hanno buon gioco a spingere sull’acceleratore (28-14, poi 44-33 all’intervallo). Stephane Lasme, un quattro originario del Gabon, ha tuttavia la forza per resistere ai lunghi di Xavi Pascual, il Pana riscopre la capacità di difendere limitando il Barça (20-20 il parziale del secondo tempo) ma senza riuscire mai a rimettere veramente la gara in discussione, ricevendo contributo positivo dai soli Gist e Maciulis. Finisce 64-53 (Navarro 15; Lasme 16). Pedoulakis, coach greco, a fine gara si è lamentato della terna arbitrale guidata dall’italiano Lamonica: l’ultima di una serie di lamentele un po’ stucchevoli e inutili.
Olympiacos – Anadolu Efes. La squadra turca arriva al Pireo senza Sasha Vujacic. L’ex campione NBA (2 titoli con i Lakers) è stato messo fuori squadra per essersi dato alla dolce vita, dopo un infortunio alla spalla e dopo essersi lasciato con la tennista Sharapova. Farmar però è in grado di condurre la squadra fino in fondo, e la gara che ne viene fuori è intensa. Dopo un primo quarto di schermaglie, l’Efes allunga con le triple del secondo periodo fino a +15 con Tunceri. Dall’altra parte è Papanikolaou con due triple nel finale a restituire il sorriso all’Olympiacos che va al riposo comunque sul 33-41. Nel terzo quarto Spanoulis conduce la lenta rimonta con sorpasso di Printezis, ma Gonlum con due liberi lascia in vantaggio i suoi 54-55, ma Farmar si deve fermare per un colpo al volto non sanzionato dagli arbitri. Il team di Bartzokas vince l’ultimo periodo 28-17 con un crescendo rossiniano negli ultimi minuti: nulla possono Lucas e Savanovic (5° fallo al 35’)contro Law, Printezis e l’oscuro ma fondamentale lavoro di Hines. Risultato finale: Olympiacos – Anadolu Efes 82-72 (Spanoulis 19; Lucas 14).