Barcellona più attrezzato anche a parità di cerotti
MENS SANA SIENA – REGAL BARCELLONA 69-77 (25-23, 40-45, 55-65)
MENS SANA SIENA: Brown 15, Eze 2, Carraretto, Rasic 9, Kangur 10, Sanikidze 8, Ress 10, Ortner 3, Lechthaler, Janning, Moss 12. All: Luca Banchi
REGAL BARCELLONA: Sada 5, Huertas 14, Abrines 7, Jasikevicius 3, Todorovic 1, Wallace, Ingles 20, Rabaseda, Mbaye, Lorbek 5, Perez, Jawai 22. All: Xavi Pascual
di Umberto De Santis
SIENA. Nella gara tra le squadre incerottate, la differenza stavolta la fa il budget. Senza Navarro, Tomic e Mickeal i catalani hanno ancora da offrire Todorovic e Abrines alla causa, e un gruppo con individualità capaci di approfittare delle debolezze avversarie, quali che siano. La Mens Sana invece stasera è solo una sottrazione: senza una guardia o un’ala capace di battere l’avversario sul primo passo, senza un giocatore capace di giocare il post basso e senza tiro da tre ficcante fa somma fatica anche a entrare in area, dove Jawai non ha rivali. Parte forte la Montepaschi contro ogni logica mette insieme un 10-0 con il ritrovato Ress e le triple che dilatano fino a 16-2, in appena 4’. La reazione blaugrana è blanda, la tripla di Brown vale il 21-6. Eze per Ress, ed ecco Huertas e Abrines dirigere un parziale dei catalani di 0-13 che li rimette in parità nell’ultimo giro di lancette 23-23 tra lo sconcerto del pubblico di casa. Solo il risveglio di Rasic 25-23 permette ai senesi di chiudere in vantaggio il periodo.
Inizio tattico del secondo periodo, in cui Pascual trova Ingles e Abrines capaci di mettere la testa avanti al 15’ con la tripla di Huertas 29-34. Brown staziona in panchina e la fluidità di gioco ne risente anche troppo, senza Hackett a dargli il cambio. Ma Rasic infila due liberi prima di lasciare il posto proprio a Brown che, pur già in evidente affanno, pareggia 34-34. La gara è ancora in equilibrio, ma tende a spostarsi dalla parte spagnola perché Todorovic e Jawai hanno possesso completo del pitturato senese: proprio il pivot australiano, molto tollerato dagli arbitri per come allunga le mani sugli avversari, schiaccia il pallone del 40-45 per il riposo lungo. Janning non si alza dalla panchina nemmeno per seguire i timeout, o quasi.
Il Barcellona allunga in avvio terzo quarto, Moss tenta le triple ma il divario è a lungo +9 per gli ospiti che non concedono spazio sotto il loro canestro, al limite dell’antisportivo, come viene fischiato a Jawai. Ma Brown e soci non riescono ad approfittarne, Sanikidze ha bisogno di ben due rimbalzi offensivi per trovare due punti faticati 48-54 al 24’. Subito però uno 0-7 per il vantaggio esterno in doppia cifra 48-61 al 27’ con Siena abbastanza in bambola. Ortner ha un sussulto, ma le triple fallite da Kangur e Carraretto, oltre alla difficoltà di entrare in area, permettono agli uomini di Pascual di chiudere sul 55-65 firmato Lorbek.
Banchi deve dare la guida del quintetto a Rasic, sperando di portare Brown a giocare l’ultima parte del periodo con meno stanchezza. Moss schiaccia e Kangur mette la prima tripla della sua gara 60-67. Sada guida il Barça con lucidità 60-69 al 34’: sembra che i blaugrana si accontentino di non infierire. Rientra in campo Brown, ma Ingles è un martello, specie ai liberi. Al 36’ però Kangur mette la bomba che risveglia anche il pubblico: 65-70. Intanto l’Olympiacos ha vinto in casa del Fenerbahce, restringendo le opzioni dei senesi costretti a tentare l’ultimo colpo. Pascual rimanda in campo Jawai, ma Rasic e Kangur accorciano per il -3 69-72 con due minuti sul cronometro. Però le forze non aiutano i bianco verdi ad andare oltre l’ostacolo: cinque tiri di fila sbagliati, mentre dall’altra parte quattro punti di Huertas e un libero di Jasikevicius mettono fine al sogno di Siena. Premiando la volontà che nulla ha potuto contro una condizione fisica esasperante per difetto, il pubblico di casa ringrazia i suoi beniamini per averci provato.
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