di Enrico Campana
SIENA. Arbitropoli sembrava aver definito i contorni di un malaffare con l’avviso di garanzia inviato a 41 personaggi del mondo arbitrale per la B e la C (arbitri, commissari e dirigenti) per il reato di “frode sportiva e abuso d’ufficio”, quando nei giorni scorsi si è saputo che sui (nuovi o vecchi?) verbali comparirebbero anche 3 arbitri importanti di serie A.
Sebbene il filone, che potremmo chiamare “raccomandopoli”, sia ipotizzato ininfluente sotto il profilo penale, il Procuratore Federale del basket ha ricevuto una segnalazione in tal senso. Ritenuta chiusa l’inchiesta con 34 condanne su oltre 100 interrogatori in tre mesi di lavoro, Roberto Alabiso avrebbe adesso nelle sue mani gli atti contenti anche queste inedite intercettazioni che farebbero supporre, come scritto dalla Gazzetta dello Sport il 4 gennaio, non ancora del tutto chiusa l’inchiesta assunta dal pm di Reggio Calabria Maria Luisa Miranda fin dal 2007. E su denuncia partita da un arbitro-poliziotto scontento del sistema di valutazione ai fini dei meccanismi di promozione.
Questo capitolo sarebbe importante in quanto riguarda per la prima volta anche la A1 e non il sottobosco, e si sa che la pm reggina avrebbe interrogato direttamente almeno uno dei tre arbitri oggetto del nuovo capitolo.
Sull’argomento smentite e silenzi, anche da parte di Enrico Sabetta, il presidente dell’Aiap succeduto recentemente al presidente del CIA Enrico Tola – a proposito, su Sky Tv ha ringraziato per lo “splendido lavoro” sia il pm reggino che il procuratore del basket… -, il quale non ha stranamente dato comunicazione dei lavori della riunione straordinaria annunciata sul sito dell’associazione per sabato 2 gennaio a Napoli, dove all’ordine del giorno figurava lo scottante argomento “Inchiesta Reggio Calabria”. Sembra che la riunione mancasse del numero legale di almeno 5 componenti, e quindi si sarebbe conclusa con una discussione interna.
Due dei 3 arbitri intercettati erano in campo domenica scorsa, ma nessuno arbitrerebbe invece nel prossimo turno, leggendo le designazioni che vengono fatte il martedì per le gare del week end.
E' scattata una dovuta cautela da parte degli organismi competenti, per un rispetto di tutti e gli stessi soggetti tirati in ballo come persone, o si tratta di un problema dovuto alle influenze stagionali?
SIENA. Arbitropoli sembrava aver definito i contorni di un malaffare con l’avviso di garanzia inviato a 41 personaggi del mondo arbitrale per la B e la C (arbitri, commissari e dirigenti) per il reato di “frode sportiva e abuso d’ufficio”, quando nei giorni scorsi si è saputo che sui (nuovi o vecchi?) verbali comparirebbero anche 3 arbitri importanti di serie A.
Sebbene il filone, che potremmo chiamare “raccomandopoli”, sia ipotizzato ininfluente sotto il profilo penale, il Procuratore Federale del basket ha ricevuto una segnalazione in tal senso. Ritenuta chiusa l’inchiesta con 34 condanne su oltre 100 interrogatori in tre mesi di lavoro, Roberto Alabiso avrebbe adesso nelle sue mani gli atti contenti anche queste inedite intercettazioni che farebbero supporre, come scritto dalla Gazzetta dello Sport il 4 gennaio, non ancora del tutto chiusa l’inchiesta assunta dal pm di Reggio Calabria Maria Luisa Miranda fin dal 2007. E su denuncia partita da un arbitro-poliziotto scontento del sistema di valutazione ai fini dei meccanismi di promozione.
Questo capitolo sarebbe importante in quanto riguarda per la prima volta anche la A1 e non il sottobosco, e si sa che la pm reggina avrebbe interrogato direttamente almeno uno dei tre arbitri oggetto del nuovo capitolo.
Sull’argomento smentite e silenzi, anche da parte di Enrico Sabetta, il presidente dell’Aiap succeduto recentemente al presidente del CIA Enrico Tola – a proposito, su Sky Tv ha ringraziato per lo “splendido lavoro” sia il pm reggino che il procuratore del basket… -, il quale non ha stranamente dato comunicazione dei lavori della riunione straordinaria annunciata sul sito dell’associazione per sabato 2 gennaio a Napoli, dove all’ordine del giorno figurava lo scottante argomento “Inchiesta Reggio Calabria”. Sembra che la riunione mancasse del numero legale di almeno 5 componenti, e quindi si sarebbe conclusa con una discussione interna.
Due dei 3 arbitri intercettati erano in campo domenica scorsa, ma nessuno arbitrerebbe invece nel prossimo turno, leggendo le designazioni che vengono fatte il martedì per le gare del week end.
E' scattata una dovuta cautela da parte degli organismi competenti, per un rispetto di tutti e gli stessi soggetti tirati in ballo come persone, o si tratta di un problema dovuto alle influenze stagionali?