L'Armani domina in lungo e in largo, bene solo Christmas e Hackett
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – MENS SANA SIENA 103-79 (25-22, 48-38, 77-55)
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Giachetti, Hairston 20, Fotsis 5, Chiotti, Bourousis 14, Melli 7, Mensah Bonsu 13, Bremer 13, Gentile 16, Green 6, Radosevic 2, Basile 7. All: Sergio Scariolo
MENS SANA SIENA: Brown 13, Eze 7, Carraretto 1, Rasic, Kangur 2, Sanikidze, Ress 2, Ortner 8, Lechthaler, Hackett 9, Christmas 30, Moss 7. All: Luca Banchi
di Umberto De Santis
MILANO. L’Armani rifila una pesante lezione alla Montepaschi Siena, che va al di la dei meriti della squadra di Scariolo, capace di aggredire e imporre la propria fisicità sotto canestro e il proprio ritmo, specialmente in transizione. Ovvero trarre il massimo vantaggio là dove è più carente l’avversaria. E quando i falli fermano Gentile (il 4° commesso al 25’) ecco che Hairston mette 13 punti in fila: e chi fa canestro ha sempre ragione. E Langford sta in tribuna … Della Mens Sana sconcerta il fatto che il migliore in campo sia l’ultimo arrivato Christmas e che quando il tiro da tre latita (8/30, ma partendo dal 3/22 prima delle 5 triple dell’ultimo quarto) può scendere la notte fonda in pochi minuti sulle possibilità di vittoria della squadra di Banchi. Concentrazione e voglia di vincere che sono venute meno? Ci sono 48 ore di tempo per resettare tutto e ricominciare da capo questa serie di playoff.
L’EA7 parte con grande determinazione, grazie a Marques Green su cui Bobby Brown stenta a prendere le misure. Mens Sana imprecisa al tiro, che soffre anche Bourousis e Gentile sotto canestro. Milano allunga 16-6 al 4’ e Banchi alza il ritmo con Hackett. Si fa vedere anche Christmas per la tripla del 23-17 all’8’ che replica poco dopo e con Kangur ricuce le distanze 25-22. Ress chiude meglio l’area a Mensah Bonsu e Siena mantiene il contatto 29-26 al 12’. La differenza però salta subito evidente con Gentile, Bremer e gli assist (9) di green che innescano il pick’n’roll con Bourousis. Milano torna +11 al 16’ con la schiacciata di Hairston (41-40), soffre un poco la zona di Banchi ma sul 41-35 riallunga per il vantaggio in doppia cifra che difende fino al riposo.
E l’inerzia è in mano ai lombardi: in apertura Gentile mette tripla + libero per il fallo di Moss. Un presagio, evidentemente: al 25’ è già 62-46, e l’EA7 sembra non soffrire la panchina forzata dai falli anche per Marques Green. Minuti per Basile e Giachetti fino al +25 (77-52) del 29’ con la tripla dell’ex Hairston. Solo l’energia di Hackett permette ai senesi un’ultima reazione, mentre Banchi manda in campo il giubilato Rasic, segno che la gara volge già al termine. Devono passare solo gli ultimi dieci minuti e l’applicazione dei mensanini è lodevole comunque, con un Christmas da 17 punti nel periodo, mentre i padroni di casa ricevono la standing ovation del proprio pubblico che d’incanto sembra aver dimenticato crisi e contestazioni recenti alla conduzione tecnica della squadra. 48 ore per ritrovare un filo logico in difesa dove la sufficienza di Brown non è più tollerabile, il divario ai rimbalzi devastante (40/24), e in attacco dove la palla deve girare più velocemente alla ricerca del tiro giusto.
L’altro quarto in campo stasera ha visto Cimberio Varese vs. Umana Venezia 92-74 (Green 25, Dunston 16; Szewczyk 14, Clark 13) in un match dominato da Mike Green (7 assist), bravo a innescare Polonara e Dunston. L’Umana rimane in partita per tutto il primo tempo, addirittura al 14’ è avanti di tre (24-27) con Rosselli e Marconato, ma subisce il ritorno della Cimberio che chiuso l’intervallo sul 45-40 trova la fuga nel terzo periodo dopo il quarto fallo di Diawara (23’) chiudendo agevolmente 73-59, resistendo all’ultimo ritorno dei veneziani (77-70 al 35’) e dilagando nel finale con il trio Polonara, Dunston e Green.