di Umberto De Santis
SIENA. La storia cestistica di un giocatore dal fisico incredibile, passato da Siena per un biennio di grande esaltazione con l’allora Montepaschi Mens Sana, non vuole vedere la parola fine, ora che veleggia per i 41 anni.
Dopo otto stagioni consecutive a Brescia, lunghissimo epilogo di una carriera che, da Indiana State nella NCAA a 23 anni, lo ha portato prima in Polonia e poi in Italia attraverso Teramo, Virtus Bologna, Montepaschi Siena e Olimpia Milano, David Moss ha appeso al chiodo le scarpette del professionismo e, dopo aver cercato una squadra per divertirsi nelle minors, è approdato alla maglia azzurra grazie alla partecipazione al Campionato europeo FIMBA, che è cominciato a Pesaro sabato 22 giugno. Un campionato con oltre 3000 atleti in rappresentanza di molti stati europei, divisi in categorie man mano che l’età avanza – abbiamo anche una squadra azzurra nella Over 75 – che giocano solo per la passione purissima per la pallacanestro, e dove atleti famosi vanno in campo gomito a gomito con coetanei, che sono rimasti semisconosciuti al grande pubblico, ma fra di sé amici da una vita.
Esordio quindi con la maglia della Italia Over 40 contro la nazionale della Gran Bretagna per 105-40 (qui il link della giornata), con una prestazione solida in difesa e senza strafare di David. La passione e le qualità fisiche sono ancora intatte anche se la carta d’identità non mente mai (è nato a Chicago il 9 settembre 1983) e si manifesta di tanto in tanto nei playground bresciani della zona di San Faustino.
La pallacanestro per David è un presente che continua: dopo aver giocato con Alessandro Magro, assistent coach alla Montepaschi di un certo Luca Banchi, che poi lo ha diretto nei due anni dell’Olimpia Milano con le F4 mancate per un canestro, è arrivato a Brescia, dove Magro lo ha poi raggiunto da coach. Nell’ultima stagione, Moss è diventato, dopo 300 partite ufficiali, a sua volta assistente e proseguirà nel ruolo anche con il nuovo allenatore della Germani Brescia Peppe Poeta.
Photo credit: Savino Paolella