Fuori l'Olimpia di Pianigiani e le V nere di Ramagli
di Umberto De Santis
FIRENZE. Seconda giornata di quarti di finale e seconda giornata di sorprese: l’Olimpia Milano del senese Simone Pianigiani, al completo con l’imbarazzo della scelta su chi mandare in tribuna per turnover, si fa sorprendere dalla rimaneggiata Cantù del viareggino Marco Sodini, mentre la gara della sera vede la Brescia del livornese Andrea Diana prevalere sulla Virtus Bologna del concittadino Ramagli, che perde Alessandro Gentile per infortunio. Oggi le semifinali: alle 18 Cremona-Torino e alle 20:45 Brescia-Cantù.
Milano-Cantù. La grande presenza di tifosi canturini al Mandela Forum fa da cornice alla vittoria indiscutibile ed imbarazzante (per la dirigenza milanese di un Giorgio Armani contestato pure lui a fine gara dai fan) della Red October sull’EA7 di Simone Pianigiani. La scelta di correre dietro, con anche quattro piccoli in campo alla velocità di esecuzione di Smith e Chappell si rivela fallimentare: con un Charles Thomas (che diserterà per problemi al piede il finale di gara) superlativo Cantù scappa subito via con un vantaggio rimasto costante di circa venti punti. L’ex mensanino David Cournooh, chiamato a tanti minuti per l’assenza del play titolare Culpepper, giganteggia nonostante sia stato male la notte precedente. Finisce 87-105.
Brescia-Virtus Bologna. La Virtus è già rimaneggiata per l’assenza di Aradori e nel corso della gara perde anche Alessandro Gentile. Gli uomini dell’ex Mens Sana coach Alessandro Ramagli tentano di rimanere attaccati alla partita, ma la Leonessa Brescia è in serata e conferma quanto di buono sta facendo vedere dall’inizio del campionato. Finisce 97-83 con gran spolvero per le guardie Vitali e Moore e il gran contributo dell’ex Montepaschi David Moss.