SIENA.Dopo una domenica passata a osservare gli avversari per il rinvio al 7 dicembre del match casalingo con Latina, la Mens Sana si appresta a scendere di nuovo sul parquet. Domenica 3 dicembre alle ore 18:00 i biancoverdi saranno di scena al PalaFacchetti di Treviglio contro la Remer, nel match valido per la 10ª giornata di andata del campionato di serie A2 girone Ovest. Capitan Saccaggi e compagni andranno a caccia del primo colpo esterno di questa stagione contro la squadra bergamasca che in classifica ha gli stessi punti (6) della Mens Sana ma una partita in più.
In casa la Remer ha ottenuto in questo primo scorcio di stagione appena due punti, frutto dell’unica vittoria con Napoli. In precedenza tra le mura amiche erano arrivate le sconfitte con Tortona, Casale e Legnano. A presentare il match di domenica è il coach biancoverde Matteo Mecacci.
Che Treviglio ti aspetti dopo il pesante ko sul parquet della Leonis Eurobasket Roma?
«Mi aspetto una squadra motivata e sicuramente vogliosa di riscatto, che proverà a metterci in difficoltà in tutti i modi. Alla fine ha perso sul campo di una squadra temibile come l’Eurobasket che in questo momento sta rendendo meno rispetto al suo potenziale ma resta tra le più forti. Non dimentichiamoci inoltre che Treviglio, pur essendo una squadra giovane e che a volte per questo può aver peccato di esperienza, nelle ultime quattro giornate ha vinto due partite importanti e sarà affamata di punti».
I punti di forza della Remer?
«Da diversi anni portano avanti un progetto tecnico con Vertemati e cercano di valorizzare i giovani mettendo loro a fianco dei veterani. Mi riferisco in particolare a Marino e Rossi, ma anche a Pecchia e Cesana che sono stati confermati dalla scorsa stagione. A questi si sono affiancati altri giocatori di talento come Mezzanotte, promosso in quintetto e letteralmente esploso nelle ultime partite, e Palumbo ex Stella Azzurra che ha grandi potenzialità. È una squadra che fa dell’aggressività e del ritmo offensivo la principale arma grazie anche a lunghi atletici ma allo stesso tempo sono pericolosi da fuori con Marino e Voskuil, che è stato per anni tra i migliori tiratori di questa categoria, oltre a Cesana e Carnovali che sono giocatori assolutamente da marcare sul perimetro».
Cosa dovrà fare la Mens Sana per centrare la prima vittoria esterna della stagione?
«La squadra dovrà prima di tutto presentarsi con una faccia diversa da quella mostrata contro Cagliari e giocare con la consapevolezza dei propri mezzi. Senza presunzione, perché la classifica in questo momento dice che siamo tutto meno che una squadra che sta facendo un buon campionato. Abbiamo gli stessi punti e la stessa posizione in classifica di Treviglio, che affrontiamo in trasferta, quindi servirà umiltà. Domenica dovremo avere l’atteggiamento di una squadra disposta a sbucciarsi le ginocchia e i gomiti lottando su ogni pallone e giocare la nostra pallacanestro senza pensare di vivere solo sul nostro talento ma con una prova difensiva adeguata, altrimenti in trasferta sarà sempre difficile vincere. È chiaro che per fare questo mi aspetto una reazione di tutti fin dall’inizio perché non possiamo permetterci di far prendere fiducia a Treviglio sul proprio campo. Dobbiamo presentarci decisi e determinati, con un atteggiamento diverso, poi alla sirena finale guarderemo il risultato».
Il rinvio del match con Latina e lo stop di domenica scorsa è stato positivo per la squadra, che ha potuto lavorare più intensamente in palestra, o ha fatto perdere un po’ il ritmo partita?
«Abbiamo sicuramente voglia di tornare in campo dopo due settimane di allenamenti duri. È chiaro che in linea generale i giocatori hanno sempre come obiettivo la partita della domenica ma su questi aspetti non c’è mai una sola verità. Per una squadra come la nostra che da cinque settimane sta provando a giocare in maniera diversa il lavoro in palestra non può fare altro che bene. Avevamo necessità di spostare il match con Latina per la convocazione di Simonovic in Nazionale e per recuperare Casella, che ci è mancato nelle rotazioni, e dunque non giocare sotto questo profilo può essere stato di aiuto. Quando si affronta un momento difficile della stagione l’importante comunque è non deprimersi: abbiamo passato 15 giorni a leccarci le ferite cercando di colmare le nostre lacune: ora è il momento di dimostrare sul campo che siamo determinati a invertire la rotta».
Da domenica la Mens Sana scenderà in campo tre volte in sette giorni: come si affronta al meglio questo mini tour de force?
« Delle prossime tre partite di campionato una sola sarà in casa e le due trasferte a Treviglio e Reggio Calabria saranno difficili non solo tecnicamente ma anche per la logistica con lunghi viaggi che ci aspettano in pochi giorni. Abbiamo impostato con il preparatore una tabella di marcia per far crescere ulteriormente la squadra dal punto di vista fisico e dopo un lavoro intenso con le doppie sedute della settimana scorsa in questi giorni abbiamo svolto sessioni proprio in base ai prossimi impegni ravvicinati. Vedere la squadra “stressata” nel senso positivo del termine, con tre partite importanti in pochi giorni e contro squadre che giocano in maniera diversa, è anche un aspetto stimolante sotto il profilo tecnico naturalmente a patto che ci sia una risposta sul campo».