SIENA.Con un filotto da cinque vittorie nelle ultime cinque uscite, il Costone si è rilanciata nelle parti alte della classifica: al momento i gialloverdi stazionano al secondo posto, alle spalle dell’imbattuta Mens Sana. Sono queste le premesse con cui ci si avvicina al derby di C Silver, in programma domenica alle 18.
“Noi andremo in campo con le nostre forze e daremo tutto quello che abbiamo”, esordisce così il coach gialloverde, David Fattorini, nel presentare la sfida ai concittadini. L’allenatore costoniano nelle ultime ore ha dovuto registrare anche gli infortuni di Angeli e Silveira. Infortuni che vanno ad aggiungersi al lungodegente Juliatto, a un Ceccarelli ancora non al top e a Niccolò Mencarelli che è ancora alle prese con qualche problema. Nonostante tutto, Fattorini non vuole sentire parlare di alibi: “Noi siamo tranquilli e consapevoli della bontà del nostro progetto. A riprova di ciò ci sono le prestazioni dei nostri giovani che ci hanno portato fin qui quando sono stati chiamati in causa. Purtroppo, abbiamo avuto una serie di infortuni che fin da settembre ci ha impedito di lavorare a pieno regime. Detto ciò, dobbiamo essere consapevoli che gli infortuni capitano, sarebbe meglio se capitassero un po’ di meno, ma sono cose che fanno parte dello sport e di un percorso”.
Parlando della partita di domenica, Fattorini dice: “Considerando le loro e le nostre caratteristiche, mi aspetto una partita fisica e al tempo stesso molto tattica. Dal canto nostro, dovremo stare molto attenti al fattore ambientale: giocheremo in un palazzetto storico, con un’ambiente particolare e col pubblico delle grandi occasioni. Tutte cose che possono avere un effetto importante. Noi dovremo essere bravi a isolarci. La consapevolezza che dobbiamo avere – aggiunge l’allenatore – è che ad affrontarsi sono due squadre di C silver, pur con progetti tecnici molto diversi”.
Il direttore generale del Costone, Andrea Naldini, nell’avvicinarsi al derby, ha voluto parlare dell’importanza del gruppo: “La cosa che mi riempie di soddisfazione è vedere i ragazzi che, nonostante tutto, entrano in palestra con un entusiasmo unico. È raro vedere ragazzi che hanno questo attaccamento alla maglia – conclude Naldini – e questo non può che rendere orgoglioso qualsiasi dirigente. Per il resto, sono convinto che ci saremo e diremo la nostra fino alla fine”.