Il play della Mens Sana continua nella riabiilitazione dopo l'infortunio di novembre
SIENA. Il conto alla rovescia di Alessandro Cappelletti per il ritorno sul parquet è ormai agli sgoccioli. Un countdown lungo e tribolato, da quel terribile 20 Novembre 2016. Il grave infortunio (lesione del crociato destro anteriore e collaterale mediale e rottura del menisco esterno) che ha interrotto sul più bello la stagione del play mensanino ora, però, è definitivamente alle spalle. Il recupero di Cappelletti, classe 1995 e prodotto del settore giovanile della Mens Sana Basket, si avvia alla conclusione e il numero 10 biancoverde è carico in vista della nuova stagione.
Intanto, come va dopo l’operazione e la fase di recupero?
«La riabilitazione sta procedendo in maniera ottima. Le ultime visite e gli ultimi test hanno confermato quello che pensavamo, ovvero che il ginocchio sta rispondendo veramente bene. Il percorso che ho intrapreso mi porterà a ricominciare con il gruppo, ed è quello che volevamo»
Coach Griccioli potrà contare dunque sulla tua voglia di riscatto?
«Assolutamente sì, perché per come era iniziata la scorsa stagione è rimasto un po’ di amaro in bocca. Sicuramente ai nastri di partenza non eravamo tra le squadre favorite però abbiamo dimostrato per metà girone di andata di essere ostici da affrontare. Gli infortuni poi non ci hanno permesso di poter continuare a “sognare” e quindi abbiamo una grande voglia di riscatto per quest’anno. A livello personale, ovviamente, ancora di più»
La tua storia sportiva è legata a doppio filo con Siena. Cos’è per te la Mens Sana Basket?
«Una seconda pelle, perché sono cresciuto nel settore giovanile in un momento importante di Siena e in questa città da ragazzino sono diventato uomo. Siena e la Mens Sana mi hanno insegnato tanto anche da un punto di vista umano, oltre che sportivo. Rappresentare la città scendendo in campo ogni domenica è un’emozione che si può capire solo vivendola»
12.5 punti di media con il 55% da due e 13.86 di valutazione nelle sette partite della scorsa stagione prima dell’infortunio. Ora che stagione ti aspetti? Il tuo obiettivo a livello personale?
«Voglio che sia una stagione di riscatto cercando comunque di non affrettare i tempi perché nel momento in cui rientri da un infortunio così grave non è facile all’inizio. Però tramite i miei compagni spero di poter dare un apporto importante come stavo facendo l’anno scorso»
L’obiettivo di squadra?
«Con il roster ancora incompleto è difficile dirlo, sicuramente cercheremo di fare qualcosa di bello tutti insieme per riportare tanta gente al Palasport. Noi “superstiti” dell’anno passato, e io in primis, cercheremo di far capire fin da subito a chi giocherà con la maglia della Mens Sana che questo non è un ambiente come gli altri ma un ambiente speciale. Giocare per la Mens Sana non è come giocare con qualsiasi altra squadra: è un privilegio»
Uno sguardo al girone Ovest di serie A2: come ti sembra?
«A livello tecnico forse è leggermente inferiore rispetto a quello Est, dove ci sono piazze storiche e molto attrezzate economicamente. Però l’ultima parola spetta sempre al campo e quindi staremo a vedere»
La partita che attendi di più?
«Non ce n’è una in particolare. Ogni match sarà uno stimolo per fare sempre meglio e per riscattarmi da una stagione che era partita bene e che purtroppo non è finita altrettanto bene a causa dell’infortunio.
Cosa ti senti di dire ai tifosi della Soundreef Mens Sana?
«Solo di continuare a darci il supporto che ci hanno sempre garantito. Di sicuro venderemo cara la pelle. Posso assicurare a tutti che lotteremo per questi colori e dimostreremo il nostro attaccamento alla maglia».