La sconfitta interna di Brindisi lancia la Mens Sana al primo posto
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BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Green M., Fernandez, Green C. 20, Devecchi 2, Diener T. 7, Johnson 2, Sacchetti 3, Diener D. 10, Vanuzzo 4, Tessitori, Thomas 12. All. Sacchetti
MONTEPASCHI SIENA: Viggiano 7, Hunter ne, Cournooh 10, Rochestie 7, Carter 15, Ress 7, Cappelletti ne, Ortner 2, Nelson 6, Udom, Green 8. All. Crespi
di Umberto De Santis
Venerdì sera è scomparso il direttore generale della Dinamo Giovanni Cherchi e si inizia dal doveroso minuto di silenzio. Josh Carter comincia con la tripla di Siena, la risposta di Sassari è abbastanza lenta ma vale il 5-3 col talento di caleb green. Ma la Montepaschi orfana di Hackett e questa sera anche di Hunter alle prese con problemi fisici, non si scoraggia davanti al blasone sardo: Erick Green e David Cournooh menano le danze e al 5’ sta 7-11. Ortner e Ress allungano ancora 7-15, Thomas ha la risposta pronta ma la difesa dei toscani è arcigna (sei palle perse per Sassari nel primo quarto). Entra Rochestie ma Siena mantiene precisione e abbrivio, Travis Diener va in lunetta e segna gli ultimi punti del quarto, 14-19.
Sassari alza l’intensità con Sacchetti e Vanuzzo per il pareggio 19-19; Rochestie non è fortunato nelle entrate e i cugini Diener firmano il sorpasso 24.22. Si riaccende Carter con le triple, nonostante l’efficacia in attacco di Caleb Green la Montepaschi torna in vantaggio con Nelson 27-32, il talento di Drake Diener serve per accorciare, ma il tiro allo scadere di Ress è una tripla mortale 29-35.
Terzo periodo complesso e povero di punti; la Montepaschi non trova più strada in attacco e regge con la difesa a oltranza, anche se punita da troppi fischi arbitrali (19, c0n soli 9 per i sardi) mentre Sassari, nonostante percentuali di tiro disastrose, recupera e passa avanti con Travis Diener 38-37 e sembra fuggire nel finale 42-37, ma il minibreak senese firmato Rochestie e Viggiano vale il 42-41 per i padroni di casa.
Ancora 44-44 dopo due minuti dell’ultimo quarto con Devecchi e al tripla di Carter; manca il guizzo vincente nella Dinamo Sassari, che avrebbe il talento per piegare i giovanotti senesi che non sentono alcuna difficoltà psicologica ma solo quella dei chilogrammi in campo. Drake Diener e Caleb Green con le triple tentano di scavare un solco 50-46 e si tocca il massimo vantaggio interno 54-48 con Thomas. Ma il minibreak della Mens Sana orchestrata da Cournooh e Erick Green, complice il bonus esaurito del Banco Sardegna, è uno 0-6 che a due minuti dalla fine comincia una nuova partita. Segna Thomas, poi i due esterni senesi confezionano un altro 0-6 (56-60) che lascia solo secondi alla Dinamo per non predere un treno che alla vigilia della gara sembrava sbuffare trionfale per la Sardegna. Va a canestro, con fatica Caleb Green, sulla rimessa si manda ancora Cournooh a tirare i liberi. Il giovanotto va in lunetta senza apparentemente subire la pressione del momento e, ripetendo quanto fatto pochi secondi prima, fa il 2/2 che consegna la gara a Siena con 9 secondi scarsi da giocare. Dal timeout di Sacchetti si esce con il tiro sbagliato di Marques Green, il rimbalzo di Caleb che poi va a segno. Un secondo ancora: rimessa della Montepaschi da fondo su Cournooh e sirena della fine. Incredibile, è successo tutto in questi mesi di disastro nella città toscana, ma il riusltato è ancora Mens Sana prima in classifica, e da sola: non è cambiato nulla nel basket italiano?