CHIUSI. L’Umana San Giobbe espugna il PalaFerraris di Casale Monferrato e, con la contemporanea sconfitta di Orzinuovi ad Agrigento si garantisce la fase salvezza. Un risultato importante, una vera impresa, e tutto tranne che scontato. I Bulls, in rimonta da mesi hanno allungato il passo, raggiungendo il primo gran premio della montagna, per usare termini ciclistici, davanti alla diretta concorrente. Il giro non è però finito: dal 5 maggio partirà la rincorsa al gruppo di testa. A parlarne, in conferenza stampa post partita, il capo allenatore biancorosso Giovanni Bassi.
“I pensieri vanno a Casale Monferrato che va rispettata. Ha giocato la partita mettendo tutto quello che avevano in campo. Un’annata complicata per noi e per loro, ma questo non toglie che abbiano messo sempre tanto orgoglio. il secondo pensiero è per Orzinuovi che è stata un’avversaria tosta tutto l’anno, li abbiamo inseguiti dalla prima giornata e abbiamo messo la testa avanti solo all’ultima. Penso meritassero di salvarsi. Retrocedere con venti punti non è giusto. Per quanto riguarda noi siamo stati incredibili. Una rincorsa durata dalla prima giornata che ci permette ancora di sperare. Arriviamo al girone salvezza con un punteggio che ci permette di provarci, ma questi sono ragazzi che erano sotto di otto punti a poche giornate dalla fine nei confronti di un avversario che sembrava ormai andato e lo hanno recuperato. Torniamo in palestra, ci rimbocchiamo le maniche e vediamo di fare un’altra impresa. Io credo che per le condizioni in cui eravamo quest’anno e per tante cose che poi dirò all’ultima conferenza stampa, il raggiungimento della fase salvezza equivale alla vittoria di un campionato”.
I giocatori hanno saputo andare oltre i limiti anche dal punto di vista psicologico perché Casale non ha veramente mai mollato la presa nonostante i vari parziali subiti.
“Le squadre che hanno orgoglio ci provano fino in fondo. Lo dimostra il fatto che hanno segnato ottantotto punti a noi che siamo tra le migliori difese del campionato. E noi ne abbiamo dovuti segnare novantanove per vincerla. Non ci appartengono molto queste partite, ma è più merito loro che demerito nostro. Siamo stati bravi a mantenere la freddezza, la lucidità e la solidità per arrivare in fondo”.
Menzione speciale per te che contro Casale Monferrato hai tagliato le 150 panchine in biancorosso.
“Un bel regalo, non lo sapevo. Sarebbe stato un peccato finire in un altro modo. Dentro queste centocinquanta giornate ho messo tutto quello che avevo e sempre la San Giobbe al primo posto. Mai nessun altro in questi quattro anni”.