di Enrico Campana
SIENA. Colpo di scena a Treviso: è in arrivo Jasmin Repesa e torna dietro le quinte Frank Vitucci nonostante la Benetton si sia qualificata per le Top 16 di Eurocup.
Ma c’è un problema di gioco e di rapporti con Daniel Hackett che il club ha pensato di risolvere con una maximulta (sembra 20 mila euro) dopo uno sfogo al termine di una gara del play italiano che da quel momento non ha segnato che una manciata di punti. Quindi, o lui o Vitucci, e alla fine si è optato per una soluzione che forse era già nell’aria prima della stagione, perché Repesa ha lavorato con l’attuale vicepresidente operativo della Benetton nella Fortitudo Bologna nella prima fase della carriera italiana del serbo divenuto croato dopo in conflitto civile.
Ad un certo punto Repesa, da me definito il grande ginnasiarca slavo, pane e fondamentali, 46 anni, dopo gli Europei era prima scelta della nazionale azzurra per l’incarico full-time, come desiderava Gianni Petrucci (con le sue buone ragioni) prima di puntare sul part time con Pianigiani. Piombato nel cono d’ombra dopo aver rilanciato la Croazia agli europei, con un 6° posto che ha voluto dire la qualificazione per i mondiali di fine agosto in Turchia e aver scelto un manager italiano, Repesa torna in pista per la sua terza esperienza italiana.
Quattro finali, uno scudetto, una finale di Coppa dei Campioni persa con la Fortitudo fra il 2002 e il 2006, quindi il passaggio a Roma, due stagioni alla guida dela Lottomatica con le Top 16 di Eurolega e una semifinale scudetto e una finale persa con Siena, le dimissioni a dicembre (gli subentra Gentile) e quindi il ritorno in Croazia dove ha vinto 3 titoli e 2 coppe col Cibona, che ha allenato poi nuovamente per un breve periodo oltre a un’esperienza con Spalato. Ha allenato anche per 3 anni, dal ’97 al 2000 in Turchia portando il Tofas Bursa a due titoli nazionali. E quindi ha vinto lo scudetto nei tre paesi dove ha allenato, e disputato (e perso) molte finali.
Ex giocatore e capitano di colleghi come Zoran Savis e Teoman Alibegovic, figura di grande professionalità, che merita rispetto anche per il metodo di lavoro e l’etica, ha raggiunto importanti risultati nella fase del ritiro dei grandi campioni croati col 6° posto agli europei in Polonia e quello di pechino 2008. A Treviso ha la fortuna di ritrovare alcuni suoi giocatori, quali il capitano Nicevic e il play-guardia Davor Kus.
Nell’ultima giornata d’andata la Benetton Basket è condannata a vincere a Milano (sabato sera ore 20.00 in anticipo-Sky) contro l'Armani Jeans per andare alle Final Eight.
Domenica c’è lo spareggio Teramo-Montegranaro a pari punti (14) con la Benetton, che per mantenere le sue chanches dovrà assolutamente battere Milano a domicilio. Ma il risultato potrebbe anche non bastare, perchè c'è un caso di parità a quota 1 6 tra Treviso, Teramo, Biella (che gioca a Ferrara) e Avellino (che gioca in casa con Cremona) che estrometterebbe, proprio per la classifica avulsa, proprio la Benetton.
SIENA. Colpo di scena a Treviso: è in arrivo Jasmin Repesa e torna dietro le quinte Frank Vitucci nonostante la Benetton si sia qualificata per le Top 16 di Eurocup.
Ma c’è un problema di gioco e di rapporti con Daniel Hackett che il club ha pensato di risolvere con una maximulta (sembra 20 mila euro) dopo uno sfogo al termine di una gara del play italiano che da quel momento non ha segnato che una manciata di punti. Quindi, o lui o Vitucci, e alla fine si è optato per una soluzione che forse era già nell’aria prima della stagione, perché Repesa ha lavorato con l’attuale vicepresidente operativo della Benetton nella Fortitudo Bologna nella prima fase della carriera italiana del serbo divenuto croato dopo in conflitto civile.
Ad un certo punto Repesa, da me definito il grande ginnasiarca slavo, pane e fondamentali, 46 anni, dopo gli Europei era prima scelta della nazionale azzurra per l’incarico full-time, come desiderava Gianni Petrucci (con le sue buone ragioni) prima di puntare sul part time con Pianigiani. Piombato nel cono d’ombra dopo aver rilanciato la Croazia agli europei, con un 6° posto che ha voluto dire la qualificazione per i mondiali di fine agosto in Turchia e aver scelto un manager italiano, Repesa torna in pista per la sua terza esperienza italiana.
Quattro finali, uno scudetto, una finale di Coppa dei Campioni persa con la Fortitudo fra il 2002 e il 2006, quindi il passaggio a Roma, due stagioni alla guida dela Lottomatica con le Top 16 di Eurolega e una semifinale scudetto e una finale persa con Siena, le dimissioni a dicembre (gli subentra Gentile) e quindi il ritorno in Croazia dove ha vinto 3 titoli e 2 coppe col Cibona, che ha allenato poi nuovamente per un breve periodo oltre a un’esperienza con Spalato. Ha allenato anche per 3 anni, dal ’97 al 2000 in Turchia portando il Tofas Bursa a due titoli nazionali. E quindi ha vinto lo scudetto nei tre paesi dove ha allenato, e disputato (e perso) molte finali.
Ex giocatore e capitano di colleghi come Zoran Savis e Teoman Alibegovic, figura di grande professionalità, che merita rispetto anche per il metodo di lavoro e l’etica, ha raggiunto importanti risultati nella fase del ritiro dei grandi campioni croati col 6° posto agli europei in Polonia e quello di pechino 2008. A Treviso ha la fortuna di ritrovare alcuni suoi giocatori, quali il capitano Nicevic e il play-guardia Davor Kus.
Nell’ultima giornata d’andata la Benetton Basket è condannata a vincere a Milano (sabato sera ore 20.00 in anticipo-Sky) contro l'Armani Jeans per andare alle Final Eight.
Domenica c’è lo spareggio Teramo-Montegranaro a pari punti (14) con la Benetton, che per mantenere le sue chanches dovrà assolutamente battere Milano a domicilio. Ma il risultato potrebbe anche non bastare, perchè c'è un caso di parità a quota 1 6 tra Treviso, Teramo, Biella (che gioca a Ferrara) e Avellino (che gioca in casa con Cremona) che estrometterebbe, proprio per la classifica avulsa, proprio la Benetton.