Il tecnico torna in rossoblu dopo 12 anni
SIENA. Mentre la prima squadra si gode la vittoria nel derby e prepara la prossima difficile gara interna contro Castelfiorentino, arriva un annuncio importante per il settore giovanile rossoblù. Dopo 12 anni di assenza torna alla casa madre Andrea Zanotti, coach senese nato cestisticamente in Piazzetta Don Perucatti. L’allenatore istriciaiolo svolgerà un lavoro di perfezionamento tecnico con 3 gruppi giovanili, esordienti e Under 13.
Andrea, dopo molti anni torni nella società dove sei cresciuto. Quali sono le tue sensazioni?
«E’ un grande piacere tornare dopo 12 anni nella società in cui sono nato come allenatore e dove mantenevo solo ricordi felici. A maggior ragione sono contento perché vado a svolgere un tipo di lavoro in cui credo molto. Si tratta per me di un’annata atipica dove non allenerò una squadra in prima persona, ma dove seguirò invece ben 90 ragazzi, 30 alla Virtus e 60 a Poggibonsi, altra società con la quale collaborerò. Devo dirti che vestire nuovamente una maglia rossoblù durante la presentazione è stata una grandissima emozione».
Spiegaci meglio il tipo di lavoro che andrai a svolgere…
«Sarà un lavoro di perfezionamento tecnico, con 3 formazioni giovanili, Esordienti e Under 13. Farò degli allenamenti in cui allenerò solo la tecnica individuale, i vecchi fondamentali. Si tratta di un tipo di lavoro molto specifico, che mira al miglioramento della tecnica individuale dei singoli giocatori».
Da dove viene l’idea di questo nuovo ruolo?
«Ho iniziato per la prima volta 12 anni fa a Poggibonsi, dopo aver lasciato la Virtus. In Valdelsa assunsi il ruolo di responsabile del settore giovanile e già avevo in mente questo tipo di lavoro, probabilmente per l’esperienza maturata con allenatori che del miglioramento tecnico facevano un loro credo, come per esempio Marco Collini. Oggi sono ancor più convinto di quello che faccio, visto che molto spesso vediamo degli ottimi atleti, ma un po’ carenti tecnicamente. Lo scorso anno, sempre a Poggibonsi, ho ripreso questo incarico ed il riscontro più bello che potessi avere è stata la richiesta di molti ragazzi di potersi allenare singolarmente anche nei mesi estivi».
Adesso intraprenderai questa esperienza anche alla Virtus, società da sempre più che attenta alla formazione dei ragazzi, come dimostrano tutti i giocatori formatisi in Piazzetta Don Perucatti…
«Assolutamente si. Sapere che nonostante il ridimensionamento la Virtus continua ad investire su un allenatore che lavora sul miglioramento tecnico individuale è una gran bella notizia. Il settore giovanile è sempre stato il fiore all’occhiello della Virtus ed anche in un momento come questo in cui non ci sono più le possibilità per investire risorse per prendere dei ragazzi da fuori, la società dimostra di voler proseguire la sua tradizione, lavorando sui propri ragazzi. Il mio pensiero sposa in pieno la filosofia del professor Finetti, storico allenatore rossoblù. Se ci sono i soldi da investire per prendere qualcuno da fuori ben venga, ma in primis dobbiamo essere bravi ad allenare i nostri ragazzi per farli migliorare e portarli al loro massimo. La Virtus lo ha sempre fatto, è rimasta per molto tempo una mosca bianca e adesso vuole continuare a fare questo tipo di lavoro. Per me è un grande onore tornare in rossoblù e ringrazio Carlo Piperno per la stima e la fiducia che mi ha dimostrato».