Al Palaperucatti arriva Carrara, ancora a zero punti in classifica
SIENA. Dimenticare al più presto il ko di Firenze e tornare nella top-4. È questo il doppio obiettivo della Virtus che domani sera (7 novembre) alle ore 21 (aggiornamenti in diretta su Radio Siena e Siena Tv) torna sul parquet per affrontare l’Audax Carrara. Al PalaPerucatti arriva una squadra, quella di coach Buffa, ancora a secco di punti e reduce da un avvio di campionato da dimenticare. I gialloblù vengono da una sconfitta interna contro Castelfiorentino in cui hanno chiuso con un pesante -28. Vietato, però, sottovalutare questa sfida perché anche la Virtus è reduce da uno schiaffo piuttosto sonoro (-24 dal Pino Dragons) che ha fatto perdere ai rossoblù il primato in classifica. Ma, complice il doppio incrocio tra Olimpia Legnaia e Lucca e tra Castelfiorentino e Valdisieve, superare l’Audax significherebbe tornare subito nel quartetto di testa. A presentare il match tra la Sovrana Pulizie e Carrara è il vice-coach rossoblù Edoardo Ceccarelli.
Edoardo, quali insidie nasconde una gara che, classifica alla mano, sembra presentarsi come una sfida senza storia?
«Carrara ha zero punti, ha perso tutte le partite, ma è una squadra che ci può mettere in difficoltà perché sa giocare a pallacanestro. È una formazione giovane e rinnovata in tutti i suoi elementi tranne Valenti. Sarà una gara non facile soprattutto perché abbiamo perso qualche certezza dopo il ko con Firenze».
Come si reagisce dopo una battuta d’arresto come quella di sabato scorso?
«Siamo tornati in palestra e siamo ripartiti da quelle che sono le nostre idee, dalle nostre scelte in attacco e in difesa senza stravolgere niente e senza impazzire. Dobbiamo essere coscienti che il problema di Firenze, seppur grosso, è stato mentale e di ambientamento alla partita. Ma noi siamo un’altra squadra rispetto a quella che è scesa sul parquet sabato scorso e dobbiamo dimostrarlo».
Che cosa è mancato a livello tecnico?
«Ci è mancato il fatto di essere pronti a trovare una squadra così aggressiva: erano più duri e atletici rispetto a noi. Noi non siamo stati pronti a reagire a livello di scelte d’attacco e di circolazione della palla. Abbiamo tirato troppo da fuori e invece dovevamo muovere di più la palla e attaccare meglio gli spazi che ci concedevano. In difesa invece è mancata l’energia che abbiamo messo in altre partite, dovevamo essere più aggressivi sul portatore».