Federico Bianchi presenta la partita con Pontedera
SIENA. Dopo lo sfortunato esordio stagionale della scorsa settimana contro Valdisieve, la Virtus è pronta ad aprire le porte del PalaCorsoni per la prima partita casalinga. Sabato 13 alle ore 21.15 affronterà la Juve Pontedera, anch’essa reduce da una sconfitta casalinga alla prima giornata contro Agliana.
I ragazzi di coach Tozzi avranno l’occasione di sbloccare la classifica grazie anche al pubblico virtussino che come sempre darà una spinta in più alla squadra. Ecco le parole del capitano Federico Bianchi sulla prossima partita:
Federico, dopo la sconfitta all’esordio della scorsa settimana, cosa ti aspetti dalla prossima partita?
«L’esordio è stato complesso, sia perché ci mancavano dei giocatori importanti, sia perché comunque anche gli under dovevano prendere un po’ confidenza con la categoria. Di sicuro dopo la partita di sabato scorso bisognerà mettere in campo un atteggiamento diverso, un’intensità diversa e dovremo adeguarsi alla “tonnara” che è la C Gold, un campionato difficile dove ogni squadra può mettere qualunque altra in difficoltà, e sperare di essere noi questa volta a fare la partita e mettere in difficoltà gli altri con l’intensità fisica e con i nostri mezzi tecnici e tattici».
Quali sono le caratteristiche principali della Juve Pontedera?
«La squadra ha cambiato diversi giocatori negli ultimi anni, l’ultima volta che li abbiamo affrontati erano una squadra molto giovane. Hanno aggiunto i due fratelli Lazzeri che giocavano a Carrara, che sono due lunghi molto esperti, uomini di categoria, quindi sotto canestro hanno consistenza, e sugli esterni hanno Meucci, che è anch’egli un ottimo giocatore di categoria».
Come ti aspetti l’ambiente per la prima partita casalinga?
«Spero che l’ambiente sia carico, perché nonostante tutto l’ossatura della squadra è stata in gran parte mantenuta, e si può sicuramente fare bene e divertirsi molto, soprattutto se riusciremo ad ingranare la marcia e a trovare la quadratura a livello di alchimia tra di noi. Il campionato è difficile, non sempre, anzi, quasi mai, troveremo situazioni semplici, ma spero che sia i tifosi che la squadra riescano a creare un ambiente in cui si senta la partecipazione ed il calore, visto che si ha la possibilità di fare bene e divertirsi tutti insieme».