VISMEDERI COSTONE: Benincasa 10, Tognazzi 10, Bruttini 27, Chiti G., Angeli 10, Ceccatelli 2, Chiti L. 5, Catoni, Ricci 3, Mini ne, Panichi ne, Carpitella ne. All. Braccagni
SESA USE EMPOLI: Falaschi 16, Calducci 7, Malventi 14, Ghizzani 15, Mugnaini 1, Galligani 13, Van der Wardt 2, Berti 3, Landi 2, Calugi 2, Susini, Mistretta ne. All. Carmignani
ARBITRI: Sposito e Rinaldi
Parziali: 12-20, 32-40, 50-5
SIENA. Il Costone deve ancora una volta rimandare la vittoria di fronte al proprio pubblico. Questa volta è la Sesa Empoli a vestire i panni da corsara al PalOrlandi, iniziando con il piglio giusto una sfida avvincente, molto spigolosa e combattuta. Forse sta nel giusto approccio alla gara da parte dei ragazzi di Carmignani il segreto della seconda vittoria consecutiva dei biancorossi, che già nella 1^ frazione martellano a ripetizione la retina costoniana, con percentuali al tiro considerevoli. Dalla parte opposta il solo Bruttini (27 per lui alla fine) è in grado di rispondere alla veemenza degli ospiti che operano una difesa aggressiva che lascia pochi spazi ai gialloverdi, costretti al -8 al 1° parziale. La 2^ frazione inizia con Siena più decisa (19-22 al 12′), ma Empoli da sotto è assai incisiva grazie al pivot Falaschi e a un Malventi onnipresente (doppia-doppia per lui), mentre dal perimetro gli esterni empolesi continuano a fare molto male.
Alla pausa lunga sono ancora 8 i punti di vantaggio per Empoli che inizia a dare qualche segnale di cedimento a inizio 3^ frazione, quando il contropiede costoniano risulta ficcante con i vari Benincasa, Tognazzi e Angeli, mentre Bruttini prosegue a macinare canestri. E’ un buon momento per il Costone che si rifà sotto sensibilmente (41-43 al 23 ); Braccagni ordina una 2-3, ma prima Balducci (tripla) e poi Malventi scardinano da fuori la zona senese, ridando luce al proprio vantaggio (48-55 al 28′). Nell’ultima frazione il Costone riesce nell’impresa di operare il sorpasso con un parziale di 8-0 (58-58 al 34′), per poi portarsi avanti di 4 al 37′ (65-61), ma troppe palle perse e tiri liberi sprecati sono fatali, così come le fiondate di Gallicani e Empoli riallunga senza farsi più riprendere.