SIENA. La gara più difficile nel momento peggiore. La Sovrana Pulizie è chiamata ad una prova di carattere ed orgoglio domani pomeriggio alle 18 sul parquet del Valdisieve (collegamenti su Radio Siena nel corso della radiocronaca della Mens-Sana). I rossoblu di coach Ricci affronteranno infatti una squadra in fiducia che sta attraversando un ottimo momento di forma, come dimostra la vittoria della settimana scorsa contro Certaldo. La Virtus, invece, arriva a questo match con un fardello piuttosto pesante da portare, non tanto per la doppia sconfitta in campionato e Coppa Italia contro 2 corazzate come Firenze e Ortona, ma soprattutto per la situazione squalifiche-infortuni che priverà coach Ricci di Lenardon (respinto il ricorso contro le 2 giornate di squalifica), Imbrò e Cessel, oltre alla condizione fisica precaria di Fatucchi e Zeneli. L’assistant-coach rossoblu Maurizio Tozzi ci presenta la gara.
Maurizio, dopo la parentesi di coppa torna il campionato con una partita molto importante sul difficile parquet del Valdisieve…
«L’impegno di domani è senz’altro tosto, contro una squadra che ha trovato il suo assetto e sa giocare bene insieme. Hanno una buona distribuzione di gioco e responsabilità e sono riusciti a piazzare una serie positiva da metà girone che dimostra un’evoluzione importante. E’ per noi una verifica difficile ma stimolante».
Le pesanti assenze di Lenardon e Imbró quanto complicano le cose?
«Non serve dirlo. Il valore dei due giocatori e cosa hanno prodotto fino ad oggi è li a dimostrarlo.
Dobbiamo solo sentirci maggiormente responsabilizzati a trovare soluzioni tecniche e tattiche ugualmente efficaci».
Questo è certamente il momento più difficile della stagione a livello di infortuni, squalifiche ecc. Pensi che tali difficoltà possano incidere un po anche a livello mentale?
«Sabato scorso abbiamo risposto bene all’infortunio di Imbrò. Con Firenze abbiamo fatto una partita alla pari, bravi loro ad avere azzeccato un paio di situazioni in più, ma abbiamo trovato risorse importanti da altri e la potevamo anche vincere, e questo è un bel segnale. Il dopo gara lascia strascichi di rammarico, ma questo non ci deve far perdere l’energia positiva che il gruppo ha sempre avuto. Siamo chiamati ad interpretare e reagire alle difficoltà. Questo fa parte della cultura sportiva che deve infondere determinazione e concentrazione per sfide e competizioni nuove anche se difficili».
La forza del gruppo è stata fin dall’inizio il valore aggiunto di questa Virtus. Credi che in questo momento particolare si debba ricorrere ancora di più proprio a tale risorsa?
«Certo, senza però il rischio di sovradimensionare il concetto e fare solo della filosofia. Ricordiamoci che domenica andremo su un campo di pallacanestro a fare basket, dobbiamo lavorare su questo e raggiungere la migliore qualità possibile».
Gli obiettivi stagionali sono ancora tutti alla portata. Cosa c’è da fare per riprendere lo strepitoso cammino interrotto una settimana fa?
«Lavorare sulle cose che ancora non sappiamo fare bene senza perdere la fiducia, restando consapevoli dei meriti che abbiamo avuto per arrivare fino a qui».