SIENA. L’attesa è stata di quelle tipiche dei bambini, che non vedono l’ora di scartare i regali, poi quando l’Album delle figurine del Costone edizione 2014/2015, su disegno di Maruska Pradelli Rossi, è stato svelato, ecco che l’euforia è salita al massimo livello e i punti di consegna del materiale (album più figurine) sono stati letteralmente presi d’assalto. Il PalaOrlandi ha vissuto così, a distanza di 3 anni dalla prima uscita, una serata intensa e divertente, protagonisti assoluti i bambini del Minibasket che a decine, in due turni, hanno invaso l’atrio dell’impianto sportivo di Montarioso, assieme a genitori e nonni. Una volta consegnati album e figurine, è iniziata frenetica l’attività volta a scoprire se all’interno di qualche pacchetto ci fosse la propria figurina o quella dell’amico del cuore. Non sono mancate durante la presentazione, attimi davvero divertenti, con qualche bambino che ha scambiato mons. Orlandi, raffigurato nel dipinto che si trova nell’atrio del Palazzetto con un pallone di basket in mano, per Michael Jordan. Non potevano mancare i ringraziamenti per chi ha seguito anche in questa circostanza la pubblicazione dell’Album e delle figurine (ben 384 dove sono fotografati tecnici, dirigenti, giocatori e giocatrici delle due società maschile e femminile, dalla prima squadra, fino ai pulcini del Minibasket), un lavoro assiduo che ha seguito fin dall’inizio il dirigente Roberto Nepi, coadiuvato da Laura Corbini. Da alcuni giorni gli uffici del PalaOrlandi si sono trasformati in un vero e proprio laboratorio tipografico, con una squadra sempre attiva formata da tanti dirigenti del Costone che nel tempo libero del dopolavoro, si dedicano al taglio e al confezionamento delle bustine figurine che verranno distribuite a partire da oggi negli uffici della segreteria.
La grande sfida di chi finirà prima l’album è già iniziata: via dunque al classico “celo-celo-manca”, che ha fatto crescere tante generazioni passate e che contribuirà, almeno per qualche attimo, ad allontanare i piccoli collezionisti dai tanto temuti, ma non vietati, videogiochi.