Battuta nuovamente Quarrata con una partita praticamente perfetta
DANY QUARRATA-OSTONE SIENA 65-76
DANY QUARRATA: Biagi 18, Toppo 11, Vannoni 8, Vettori 10, Guerrini 4, Tesi 7, Catalano 4, Bargiacchi, Cannone 3, Bonetti, Bracali ne. All. Valerio
VISMEDERI COSTONE SIENA: Benincasa 7, Chiti G. 6, Bruttini 25, Catoni, Tognazzi 19, Ceccatelli 10, Angeli 9, Panichi, Curti, Carpitella, Aiello, Chiti L. ne. All. Braccagni
ARBITRI: Piram e Marabotto
Parziali: 14-22, 30-37, 45-63
SIENA. Il Costone non si ferma. Nona vittoria consecutiva, ma soprattutto passaggio alle semifinali dei play-off senza ricorrere alla bella. I ragazzi di Francesco Braccagni infatti, disputando una gara ai limiti della perfezione, superano per la 3^ volta consecutiva in appena 2 settimane il Dany Basket Quarrata e attendono adesso l’esito di gara-3 tra Fucecchio e Livorno che sono sull’1-1.
Una gara quasi perfetta dicevamo, dove l’approccio iniziale è stata determinante per la vittoria, con i padroni di casa costretti a rincorrere i senesi sin dalle prime battute di gioco. Con capitan Bruttini efficace come sempre dal perimetro e con Tognazzi sempre pronto a far mal con le sue penetrazioni, ma questa volta anche dall’arco (3/7), il Costone, sostenuto da molti tifosi al seguito, mette subito le cose in chiaro. Chiti questa volta deve vedersela con Toppo che ritorna in campo dopo una lunga assenza, ma il lungo di Fucecchio, pur rappresentando un pericolo nel pitturato, non fa esplodere tutta la sua potenzialità. Le cose un po’ si complicano quando gli arbitri, troppo severi per la circostanza, fischiano il 4° fallo a Chiti e subito dopo un tecnico (?), allora tocca ad Angeli fare il mastino nei confronti del colored; il lungo atipico del Costone se la caverà benissimo risultando tra i migliori della partita. In doppia cifra anche Ceccatelli, molti falli su di lui. Benincasa ha retto il confronto alla sua maniera, con grande determinazione, così come Catoni e Panichi. Sul +18 alla 3^ sirena, le cose sembrano ormai aggiustate, ma coach Braccagni preferisce attendere la certezza prima di dare l’ooportunità agli under Curti, Carpitella e Aiello di partecipare alla festa finale, che si conclude con tutti i giocatori ad abbracciare i tifosi in tribuna.